Permanenza online - Sabato 18 ottobre 2025 ore 15
La Corrente Comunista Internazionale organizza una permanenza online (in francese, spagnolo, italiano e olandese) sabato 18 ottobre 2025 alle ore 15. Queste permanenze sono luoghi di dibattito aperti a tutti coloro che desiderano incontrarsi e discutere con la CCI.
Invitiamo caldamente tutti i nostri lettori e sostenitori a partecipare per continuare la riflessione sulla situazione storica e per confrontare i punti di vista. I compagni sono anche invitati a condividere con noi le questioni che vorrebbero affrontare.
Contro tutte le bandiere nazionali!
Coloro che hanno preso parte alle manifestazioni contro i richiedenti asilo e i rifugiati in Gran Bretagna, nella stupida convinzione che sia colpa degli "stranieri" tutto ciò che va male, dai tagli al welfare alla messa in pericolo dei bambini, si sono presentati come veri patrioti sventolando l'Union Jack e la Croce di San Giorgio. La bandiera dell'Inghilterra, in particolare, addobba i lampioni o viene dipinta su muri e rotatorie. Il significato è chiaro: alcuni di noi hanno il diritto di vivere qui, gli stranieri e/o i "clandestini" dovrebbero andarsene.
Crescita della rabbia sociale in Francia: la borghesia moltiplica le trappole e le mistificazioni contro le lotte
Il governo Bayrou è caduto. Ma gli attacchi continueranno! Con il prossimo governo, che sia di destra1, di sinistra o populista, i licenziamenti, le misure di austerità e lo sfruttamento continueranno ad intensificarsi.
Guerre, disastri "naturali", crisi economica... Il capitalismo è in un vicolo cieco! Questo sistema deve essere rovesciato!
Con l'intensificarsi dei bombardamenti in Ucraina e in Russia e la nuova dissolutezza della barbarie a Potrovsk, l'infinita politica di terrore e distruzione continua a ricadere sulla popolazione civile. In Medio Oriente, l'esercito israeliano continua incessantemente i suoi bombardamenti genocidi e si imbarca in una nuova sanguinosa operazione, un vasto piano per conquistare Gaza in rovina. I territori devastati e le innumerevoli vittime testimoniano ovunque l'inasprimento dei conflitti imperialisti.
Né fascismo, né populismo, né democrazia
Pubblichiamo qui di seguito lo scambio epistolare tra la CCI e un compagno che ci ha scritto dai Paesi Bassi. Accogliamo con favore la sua lettera e soprattutto il suo approccio nell’esprimere disaccordi su una questione politica essenziale: il rapporto tra fascismo, populismo e democrazia. L'importanza di questo tema oggi risiede nel fatto che la situazione internazionale è segnata dall’ascesa del populismo, da una tendenza generalizzata ad equipararlo al fascismo degli anni '30 e dagli appelli alla difesa della democrazia che questo genera.
1905 : 120 anni fa, la classe operaia in Russia mostrava la sua natura rivoluzionaria
Per la classe operaia, una classe per cui la coscienza costituisce un’arma preziosa,[1] imparare dalla sua propria esperienza è di fondamentale importanza. Ogni volta che essa agisce sul suo proprio terreno, in massa, unita e solidale, e, soprattutto, con uno slancio rivoluzionario, essa lascia delle lezioni importanti per il futuro, delle lezioni che la classe deve assimilare e utilizzare per le sue future azioni.
Le radici storiche della “rottura” nella dinamica della lotta di classe a partire dal 2022 (parte 2)
Il contesto di un proletariato imbattuto
26° Congresso della CCI: Risoluzione sulla situazione internazionale (maggio 2025)
Preambolo della risoluzione sulla situazione internazionale
Dal 1914 al genocidio dei palestinesi a Gaza: una catena ininterrotta di massacri
Da più di un anno e mezzo stiamo assistendo alle operazioni dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. In nome del “diritto di Israele a difendersi”, Netanyahu pretende di dare la caccia ai commando assassini di Hamas nei loro tunnel e ovunque il gruppo terroristico abbia trovato rifugio, negli ospedali, nelle scuole o nei campi profughi, “per liberare”, sostiene, gli ostaggi del 7 ottobre che sono ancora vivi.
Le radici storiche della “rottura” nella dinamica della lotta di classe a partire dal 2022 (parte I)
Prima parte: la maturazione sotterranea della coscienza di classe
Scioperi negli Stati Uniti, in Canada, in Italia...Da tre anni la classe operaia si batte contro l'austerità!
Dappertutto la borghesia sta facendo piovere licenziamenti, sta moltiplicando drastici tagli alle spese sociali, comprimendo i salari sotto i colpi dell'inflazione e aumentando l'insicurezza lavorativa e lo sfruttamento. E non si vede la fine degli attacchi! La crisi del capitalismo è irreversibile e notevolmente aggravata dalle guerre e dal caos che si stanno diffondendo ovunque, come i sanguinosi conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Per finanziare i massacri, la borghesia sta costantemente aumentando le sue folli spese militari chiedendo sacrifici sempre maggiori agli sfruttati.
Il capitalismo intrappolato nella spirale delle guerre infinite
Le devastazioni di tre anni di guerra in Ucraina, come l'indicibile barbarie dei quindici mesi di conflitto israelo-palestinese che ha incendiato l'intero Medio Oriente, sono una terribile illustrazione delle guerre generate dal periodo di decomposizione del capitalismo.
Qualunque tregua o accordo per la cessazione delle ostilità che possano essere conclusi nel contesto delle future manovre imperialiste, non potranno che essere temporanei e rappresenteranno solo pause momentanee nel rafforzamento del brutale militarismo che caratterizza il modo di produzione capitalista.
Un ultimo saluto al nostro compagno Rosario
All’inizio di luglio è venuto a mancare il compagno Rosario, un convinto simpatizzante e sostenitore della CCI.
Rosario era un proletario che da giovane fu spinto all’impegno politico dalle lotte operaie che a partire dal Maggio 1968 in Francia e dall’Autunno caldo 1969 in Italia segnarono la ripresa storica della lotta di classe dopo il lungo periodo di controrivoluzione che aveva seguito la sconfitta dell’ondata rivoluzionaria degli anni 1917-1923.
La guerra in Medio Oriente: Il capitalismo è guerra, guerra al capitalismo! La CCI sostiene pienamente questa dichiarazione e fa appello affinché venga discussa e diffusa il più possibile.
Mentre le fiamme della guerra infuriavano su tutti i fronti, Trump ha lanciato la sua campagna elettorale con grande clamore, vestendo i panni di chi cerca la pace. Ha promesso di porre fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore, di risolvere il massacro di Gaza e di presentarsi come un campione della pace. Ha persino affermato di essere degno del Premio Nobel per la pace. Tuttavia, il ritorno al potere di Trump non ha portato alla fine delle guerre; al contrario, ha intensificato le tensioni militari.
Di fronte agli attacchi xenofobi di Trump contro la classe operaia e al grido di “difendere la democrazia” ... la classe operaia deve sviluppare la lotta sul proprio terreno!
Di fronte alle retate di immigrati privi di documenti e all'invio di forze militari a Los Angeles contro chi manifestava in risposta a questo nuovo “exploit” di Trump, un compagno molto vicino alla nostra organizzazione che vive negli Stati Uniti ha preso l'iniziativa di redigere un volantino che intendeva diffondere intorno a lui. La CCI ha sostenuto pienamente questa iniziativa.
Lo sconvolgimento delle alleanze porta ad un inasprimento della guerra di ciascuno contro tutti
Mentre la NATO sulla homepage del suo sito web dichiara: “La NATO condanna con la massima fermezza la guerra che la Russia sta conducendo contro l’Ucraina. L’Alleanza rimane risolutamente impegnata a sostenere l’Ucraina e quindi ad aiutarla a esercitare il suo diritto fondamentale all’autodifesa”, Trump umilia e maltratta il presidente ucraino in pubblico di fronte ai media di tutto il mondo, additandolo anche come responsabile della barbarie in Ucraina, mentre rinnova i legami e avvia negoziati con la Russia di Putin.
Né populismo, né democrazia borghese… La sola vera alternativa è lo sviluppo mondiale della lotta di classe contro tutte le frazioni della borghesia
Trump torna alla Casa Bianca quattro anni dopo la sua sconfitta elettorale contro Biden. Questa è una cocente sconfitta per la borghesia americana che arriva nonostante tutti gli sforzi impiegati dal 2020 da una parte di questa per isolare Trump e i suoi alleati, con l’impegno di Biden, del partito democratico, di una parte del partito repubblicano e di una parte dell’intellighenzia americana.
Una valanga di attacchi economici s'abbatte dappertutto sulla classe operaia
In tutto il mondo la borghesia sta facendo pagare al proletariato il costo della crisi economica del suo sistema e dello sviluppo del militarismo attraverso una valanga di attacchi contro i lavoratori. È questo insieme di attacchi che porta a un processo di impoverimento di massa che sta provocando una rabbia sempre più forte tra la popolazione, in particolare la classe operaia, una voglia di reagire e di non accettare i sacrifici richiesti.
I nuovi attacchi ai lavoratori sono irrimediabili
Ucraina, Gaza, Libano, Siria… La spirale capitalista del militarismo e del caos!
Il bilancio delle guerre in corso è terribile. In Ucraina, il numero di morti e feriti supera già il milione, con territori e città completamente rasi al suolo, come nella città di Mariupol, che è stata completamente cancellata dalla carta geografica! In Medio Oriente, con la fuga in avanti a Gaza che ha portato a un vero e proprio genocidio. Anche qui tutto è stato raso al suolo, i territori devastati rimarranno incolti per decenni. A questo vanno aggiunti gli scontri connessi e mortali, come in Libano, nel Mar Rosso, nello Yemen o, più recentemente, in Siria.
Trionfo di Trump negli Stati Uniti: Un passo da gigante nella decomposizione del capitalismo!
Trump è tornato alla Casa Bianca, coronato da una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali. Agli occhi dei suoi sostenitori, è un eroe americano invincibile che ha superato tutti gli ostacoli: le “elezioni truccate”, l’“inquisizione giudiziaria”, l’ostilità dell’“establishment” e persino... i proiettili! L’immagine di un Trump miracolato, con l’orecchio sanguinante, il pugno alzato, dopo che un colpo lo ha sfiorato, rimarrà negli annali.
Caduta del regime di Assad in Siria: Un macellaio è caduto, altri porteranno più guerre, massacri e caos!
I media oggi regalano immagini degli orrori del regime di Bashar al-Assad (come quelli della sinistra prigione di Saydnaya), mentre si rallegrano dei festeggiamenti della popolazione per la “fine dell'incubo”. Ma il sollievo dopo la fine di questo regime di terrore è solo una vana illusione.
Settimana d'Azione di Praga: risposta alla valutazione della CWO
Come abbiamo scritto nel nostro secondo articolo sulla "Settimana d'Azione di Praga"[1], diversi gruppi hanno cercato di fare il punto su quanto accaduto durante l'evento di Praga, un tentativo di riunire gli oppositori alla guerra imperialista di diversi paesi. In questo articolo esamineremo il contributo della CWO (Communist Workers Organisation)[2] (in un articolo successivo parleremo delle prospettive dopo la Settimana d'Azione di Praga).
Appello della Sinistra Comunista alla classe operaia contro la campagna internazionale di mobilitazione per la democrazia borghese
Appello alla Sinistra Comunista
Appello della Sinistra Comunista alla classe operaia contro la campagna internazionale di mobilitazione per la democrazia borghese
Per la lotta implacabile della classe operaia contro la dittatura della classe capitalista.
Contro l'inganno della democrazia borghese e le sue false scelte!
L'elezione di Trump accelererà la decomposizione del capitalismo
Sabato 25 gennaio, dalle 15.00 alle 18.00 (ora italiana)
L'elezione di Trump è un chiaro prodotto della progressiva decomposizione della società capitalista, ma sarà anche un fattore attivo nell'accelerare questo processo, portando con sé conflitti più acuti all'interno della borghesia statunitense, un'intensificazione delle tensioni imperialiste, un nuovo tuffo nella crisi economica e un'ulteriore prova dell'incapacità del capitalismo di affrontare la crisi ambientale.
“Action week” a Praga: alcune lezioni e alcune risposte alle calunnie
Uno dei primi segni di risveglio della classe operaia dopo il tradimento delle sue organizzazioni e il primo anno di massacri nella guerra imperialista del 1914-18 fu la conferenza tenutasi a Zimmerwald, in Svizzera, nel settembre del 1915, che riunì un piccolo numero di internazionalisti provenienti da diversi paesi. La conferenza fu un forum in cui vennero presentate molte opinioni diverse sulla guerra, la maggior parte delle quali tendeva al pacifismo, mentre solo una minoranza di sinistra difendeva un'opposizione apertamente rivoluzionaria alla guerra.
Alluvioni a Valencia: il capitalismo è una catastrofe assicurata
Alluvioni a Valencia. Il capitalismo è una catastrofe assicurata.