Trionfo di Trump negli Stati Uniti:
Un passo da gigante nella decomposizione del capitalismo!
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Trionfo di Trump negli Stati Uniti:
Un passo da gigante nella decomposizione del capitalismo!
Riunione pubblica internazionale della CCI:
La sinistra del capitale non può salvare un sistema moribondo
Alla fine di luglio, abbiamo tenuto una Riunione pubblica online per discutere il tema: “Elezioni in America, Gran Bretagna e Francia: la sinistra del capitale non può salvare questo sistema moribondo”.
La classe operaia non deve scegliere fra Trump e Harris, tra i Repubblicani e i Democratici. Quale che sia il vincitore, per la classe operaia non ci saranno che attacchi brutali contro le sue condizioni di vita causati dalla crisi economica e dall’economia di guerra. Quale che sia il vincitore, i lavoratori saranno confrontati alla necessità di difendersi in quanto classe contro questi attacchi.
Scioperi negli Stati Uniti, in Canada, in Italia...
Da tre anni la classe operaia si batte contro l'austerità!
In Ucraina e in Medio Oriente, le tensioni mortali si sono intensificate quest'estate in un’escalation distruttiva il cui esito non potrebbe essere più chiaro: nessuno dei belligeranti otterrà un vantaggio da queste guerre.
Un'escalation di guerra senza fine
Appello alla Sinistra Comunista
Appello della Sinistra Comunista alla classe operaia contro la campagna internazionale di mobilitazione per la democrazia borghese
Per la lotta implacabile della classe operaia contro la dittatura della classe capitalista.
Contro l'inganno della democrazia borghese e le sue false scelte!
A pochi giorni dall'attentato a Donald Trump che è costato la vita a un suo sostenitore, è ancora troppo presto per determinare l’esatto movente dell’attentatore e le ragioni del fallimento del servizio di sicurezza dell’ex-Presidente. L’attacco, tuttavia, ha sconvolto la campagna elettorale consentendo al campo repubblicano di fare un altro passo verso la vittoria.
La Corrente Comunista Internazionale organizza una permanenza on line per sabato 31 agosto alle ore 15
Le permanenze sono dei momenti di dibattito aperti a tutti quelli che vogliono incontrare e discutere con la CCI. Noi invitiamo caldamente tutti i nostri lettori e tutti i nostri simpatizzanti a partecipare per continuare la riflessione sulla situazione storica e confrontare i punti di vista. I compagni sono anche invitati a comunicarci le questioni che amerebbero affrontare.
Tra il 20 e il 26 maggio si è svolta a Praga una “settimana di azione” sul tema: “Insieme contro le guerre capitaliste e la pace capitalista” che ha riunito gruppi e individui provenienti da diversi paesi, tra cui Russia, Ucraina, Bulgaria, Serbia, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera, Spagna, Italia, Gran Bretagna, Argentina...
La violenza organizzata che scuote il Medio Oriente ha suscitato profonda indignazione in tutto il mondo. In primo luogo a causa dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, che ha provocato 1.200 morti e 2.700 feriti tra i cittadini israeliani e, in secondo luogo, a causa dell’incessante e massiccio massacro della popolazione residente nella Striscia di Gaza, perpetrato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
"La guerra è un omicidio metodico, organizzato, gigantesco. Tuttavia, per ottenere un omicidio sistematico in uomini normalmente costituiti, è necessario prima produrre un'intossicazione appropriata. Questo è sempre stato il metodo abituale dei belligeranti. La bestialità dei pensieri e dei sentimenti deve corrispondere alla bestialità della pratica, deve prepararla e accompagnarla."(Rosa Luxemburg, La crisi della socialdemocrazia, 1915).
I governi fanno piovere tagli al bilancio e attacchi ai lavoratori, ai disoccupati, alle prestazioni sociali minime, ai pensionati, ecc. I licenziamenti di massa sono in aumento. Sia nel settore pubblico che in quello privato, le risorse mancano ovunque. I servizi pubblici stanno fallendo completamente. Le carenze di medicinali e persino di generi alimentari sono diventate comuni. Milioni di famiglie, anche tra quelle abbastanza "fortunate" da avere un lavoro stabile, non riescono più ad arrivare a fine mese.
Dall’inizio dell’anno gli agricoltori si sono mobilitati contro il calo dei loro profitti. Partito dalla Germania in seguito alla eliminazione dei sussidi sul diesel agricolo, il movimento interessa ora Francia, Belgio, Paesi Bassi, Italia e sta iniziando a diffondersi in tutta Europa. Gli agricoltori si ribellano contro le tasse e le norme ambientali.
“Basta!” “Quando è troppo è troppo!” Lo stesso sentimento di rivolta, di rabbia e di esasperazione si diffonde fra le file dei proletari, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, passando per la Francia e i paesi scandinavi.
Gli attacchi alle nostre condizioni di vita e di lavoro, l’atteggiamento brutale, arrogante e cinico dei governi e dei padroni privati non hanno fatto altro che rafforzare la combattività e la determinazione a lottare.
La Tendenza Comunista Internazionalista (TCI) ha recentemente pubblicato una dichiarazione sulla propria esperienza con i comitati No War But the Class War (NWBCW), lanciati all’inizio della guerra in Ucraina[1]. Come loro affermano, “Non c'è niente di meglio di una guerra imperialista per rivelare la reale base di classe di uno scenario politico, e l'invasione dell'Ucraina lo ha certamente fatto”, spiegando che gli stalinisti e i trotskisti hanno dimostrato ancora una volta di appartenere al campo del capitale.
Il nostro compagno Miguel è mancato. Nato nel 1944, già dalla sua prima gioventù si ribellò contro questa società di barbarie e sfruttamento che è il capitalismo. Capì la necessità di una nuova società, ma allo stesso tempo quello che succedeva in URSS, presentata come “Patria del socialismo”, gli provocava molti dubbi su questo preteso “comunismo”. All’epoca andavano di moda altre “alternative”. Una era la Jugoslavia di Tito, un paese “non allineato”[1] che si presentava come un socialismo “autogestionario”.
Il 7 ottobre, sotto una pioggia di razzi, un’orda di islamisti ha seminato il terrore nelle comunità israeliane che circondano la Striscia di Gaza. In nome della “giusta vendetta” contro “i crimini dell'occupazione”, in nome dei “musulmani di tutto il mondo” contro il “regime sionista”, Hamas e i suoi alleati hanno lanciato migliaia di “combattenti” fanatici a commettere le peggiori atrocità su civili indifesi, donne, anziani e perfino bambini.
A differenza dell’estrema sinistra del capitale e degli elementi esaltati della piccola borghesia che vedono lo spettro della rivoluzione sociale dietro “tutto ciò che si muove”, i rivoluzionari, per realizzare un intervento lucido, devono dotarsi di una bussola, di un metodo che ha insegnato loro il marxismo, attingendo alle esperienze della storia del movimento operaio di quasi due secoli.
Dopo più di 30 anni di silenzio quasi completo, i lavoratori in Gran Bretagna sono tornati a lottare dall'estate del 2022 seguiti da quelli di altri paesi dell'Europa occidentale, manifestando così una rottura, un cambiamento nelle dinamiche della classe operaia su scala internazionale. Ciò dimostra che il proletariato non è stato sconfitto come classe storica e che sta ricominciando ad avanzare per lottare contro la miseria che si sviluppa ogni giorno di più, contro le condizioni disumane in cui sopravvivono tutti gli sfruttati del mondo.
La Corrente Comunista Internazionale organizza un incontro online martedì 12 settembre dalle ore 17.00.
Gli scioperi generati da un'immensa rabbia in Gran Bretagna lo scorso giugno, dopo decenni di attacchi subiti e di difficoltà a rispondervi, hanno segnato un netto cambiamento di mentalità nella classe operaia: “Quando è troppo è troppo!”. Le grandi manifestazioni contro la riforma delle pensioni in Francia, il moltiplicarsi di scioperi e manifestazioni in tutto il mondo confermano la realtà di una vera rottura: i proletari si rifiutano di subire nuovi attacchi senza reagire!
Più di un anno di spaventose carneficine: centinaia di migliaia di soldati massacrati da entrambe le parti; più di un anno di bombardamenti ed esecuzioni indiscriminate, con l'uccisione di decine di migliaia di civili; più di un anno di distruzione sistematica che ha trasformato il Paese in un gigantesco campo di rovine, mentre gli sfollati sono milioni; più di un anno di ingenti bilanci affondati in questo massacro da entrambe le parti (la Russia sta ora impegnando circa il 50% del suo bilancio statale nella guerra, mentre l'ipotetica ricostruzione dell'Ucraina in rovina richiederebbe più
Uno dei primi segni di risveglio della classe operaia dopo il tradimento delle sue organizzazioni e il primo anno di massacri nella guerra imperialista del 1914-18 fu la conferenza tenutasi a Zimmerwald, in Svizzera, nel settembre del 1915, che riunì un piccolo numero di internazionalisti provenienti da diversi paesi. La conferenza fu un forum in cui vennero presentate molte opinioni diverse sulla guerra, la maggior parte delle quali tendeva al pacifismo, mentre solo una minoranza di sinistra difendeva un'opposizione apertamente rivoluzionaria alla guerra.
In Europa, negli Stati Uniti e quasi ovunque nel mondo, i gruppi populisti o quelli più tradizionali di estrema destra stanno riscontrando successi elettorali che dieci anni fa sembravano ancora inconcepibili. Ciò si è espresso chiaramente durante le elezioni europee del giugno 2024: il Raggruppamento Nazionale (RN) in Francia, Alternative für Deutschland (AfD – Alternativa per la Germania) o Fratelli d'Italia (Fdl – Fratelli d'Italia) hanno ottenuto consensi impressionanti.
"Dobbiamo dire che quando è troppo è troppo! Non solo noi, ma tutta la classe operaia di questo paese deve dire, a un certo punto, che quando è troppo è troppo! (Littlejohn, responsabile della manutenzione nei settori specializzati dello stabilimento Ford di Buffalo, negli Stati Uniti).
"Dobbiamo dire che quando è troppo è troppo! Non solo noi, ma tutta la classe operaia di questo paese deve dire, a un certo punto, che quando è troppo è troppo! (Littlejohn, responsabile della manutenzione nei settori specializzati dello stabilimento Ford di Buffalo, negli Stati Uniti).
Nel Regno Unito da giugno riecheggia di sciopero in sciopero il grido “Quando è troppo è troppo!”
Questo movimento di massa, soprannominato “Estate della rabbia”, è diventato l’autunno della rabbia e poi l’Inverno della rabbia.
Questa ondata di scioperi nel Regno Unito è un simbolo della combattività dei lavoratori che si sta sviluppando in tutto il mondo:
Abbasso i massacri, nessun sostegno a nessun campo imperialista!
Nessuna illusione pacifista
Internazionalismo proletario!
L’attuale bagno di sangue imperialista in Medio Oriente è solo l’ultimo di oltre un secolo di guerra quasi permanente che ha caratterizzato il capitalismo mondiale dal 1914.
I massacri di milioni di civili inermi, i genocidi, la riduzione in macerie di città e persino di interi paesi, non hanno portato a nulla se non alla promessa di ulteriori e peggiori atrocità.
Dopo due anni di conflitto in Ucraina sullo sfondo della rivalità sino-americana e con il rischio di estensione della guerra in Medio Oriente, cresce il timore di un nuovo conflitto globale. Le condizioni sono mature per un tale conflitto? Stiamo assistendo alla formazione di nuovi blocchi imperialisti? Il proletariato è pronto a lasciarsi trascinare in un conflitto mondiale su vasta scala?
Alluvioni a Valencia. Il capitalismo è una catastrofe assicurata.
È con profonda tristezza che informiamo i nostri sostenitori e lettori della scomparsa, all’età di 74 anni, del nostro compagno Enrique. La sua morte inaspettata ha posto fine a più di 50 anni di dedizione e contributo alla lotta del proletariato mondiale. I suoi compagni e amici hanno naturalmente subito uno shock molto doloroso. Per la nostra organizzazione, per tutta la tradizione e il presente della Sinistra Comunista, questa è una perdita considerevole che dovremo affrontare tutti insieme.
Il 5 agosto 2024, decine di studenti hanno applaudito sul tetto della residenza del primo ministro fuggitivo del Bangladesh, Sheikh Hasina. Stavano celebrando la vittoria della lotta che è durata cinque settimane, è costata la vita a 439 persone e ha finito per rovesciare il governo in carica. Ma che tipo di "vittoria" è veramente? È stata una vittoria del proletariato o della borghesia?
Qui a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto, si svolgeranno i Giochi Olimpici, a cui seguiranno dal 28 agosto all'8 settembre i Giochi Paraolimpici e, a quanto pare, non sotto i migliori auspici. In un contesto di guerre in Europa e di forti tensioni geopolitiche, di crisi economiche e di incertezze politiche, le folle non hanno alcun motivo per entusiasmarsi.
Qui a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto, si svolgeranno i Giochi Olimpici, a cui seguiranno dal 28 agosto all'8 settembre i Giochi Paraolimpici e, a quanto pare, non sotto i migliori auspici. In un contesto di guerre in Europa e di forti tensioni geopolitiche, di crisi economiche e di incertezze politiche, le folle non hanno alcun motivo per entusiasmarsi.
Il sanguinoso attentato al municipio di Mosca del 22 marzo, il freddo cinismo di Putin in Ucraina, l'estremismo criminale del governo Netanyahu che massacra in massa e affama i civili ... tutto ciò conferma che il sistema capitalista è in fallimento, che la società borghese è effettivamente risucchiata in un vortice di distruzione e caos generalizzato. E questo processo non può che accelerare, come ci anticipa la spaventosa disintegrazione del Medio Oriente, dove il rischio di uno scontro catastrofico diretto tra due potenze regionali, Israele e Iran, è immenso.
Il 27 gennaio, la CCI ha tenuto una Riunione pubblica a Madrid, in presenza e online, sul contributo di Bilan alla lotta per il partito mondiale del proletariato. Non si è trattato di un appello ad una vuota discussione, perché abbiamo potuto constatare che nell'ambiente politico c'è un interesse per Bilan già precedentemente espresso per due volte a Madrid.
Perché organizziamo una riunione pubblica su “Bilan”?
Non passa giorno che non si senta parlare di un femminicidio, se non di molestie sessuali contro le donne.
Negli ultimi decenni è diventato chiaro che il capitalismo rappresenta una grave minaccia per le condizioni naturali che costituiscono la base dell’esistenza umana. Le principali frazioni della classe dominante sono ora costrette a riconoscere la gravità della crisi ambientale e anche il suo legame con altre espressioni di una società capitalista in declino, in particolare la corsa sfrenata al militarismo e alla guerra[1].
Dopo il barbaro scatenamento del conflitto in Ucraina e il suo degrado in una terribile guerra di posizione, i massacri in Israele e Gaza e le minacce di conflagrazione in Medio Oriente attraverso un conflitto diretto tra Israele e Iran, le tensioni intorno a Taiwan, gli appetiti incontrollabili delle nazioni portano i politici borghesi a fingere di "scoprire" che il vecchio mondo capitalista è un sinistro campo in cui regna il tutti contro tutti.
Dall’estate del 2022, l’intervento dei rivoluzionari nelle lotte della classe operaia è diventato una prospettiva sempre più concreta perché, dopo tre o quattro decenni di profondo declino della combattività e della coscienza di classe, il proletariato ha finalmente sollevato di nuovo la testa. La ripresa delle lotte, iniziata con “l’estate del malcontento” in Gran Bretagna, è stata seguita da scioperi, manifestazioni e varie proteste operaie in numerosi altri paesi, compresi gli Stati Uniti[1].
Di fronte al crescente pericolo che l’opportunismo rappresenta in seno al campo proletario, la CCI è intervenuta diverse volte nella sua stampa[1] e ha organizzato diverse discussioni con i suoi contatti e simpatizzanti stretti. Se questa lotta può sembrare, a prima vista, episodica o secondaria, la storia del movimento operaio, a partire dalla lotta determinata di Marx ed Engels (già definita “polemiche da comari” all’epoca), ha ampiamente dimostrato che non è così.
Oggi la barbarie della guerra infuria nella Striscia di Gaza e continua in Ucraina. Continua anche la crisi ecologica, con nuovi record quest'anno in termini di consumo di combustibili fossili, nonostante tutti i discorsi di tutti gli Stati. Questi sono tutti sintomi e l'ennesima illustrazione della dinamica mortale in cui il capitalismo sta affondando la società e minacciando la vita di tutta l'umanità!
Dal 2020 si sono susseguiti colpi di Stato nell’Africa occidentale e centrale, dalla Guinea al Gabon passando per il Mali, il Burkina Faso e il Niger. Per non parlare dei “colpi di Stato costituzionali” avvenuti anche in Costa d’Avorio e in Ciad.
Una regione ancora più instabile
Il nostro compagno Antonio ci ha lasciato questa primavera, alla vigilia del 25° Congresso internazionale della CCI. Antonio era uno dei vecchi militanti fondatori di Révolution Internationale (RI, sezione della CCI in Francia) ancora presenti nell’organizzazione. Il congresso gli ha tributato un primo omaggio, sottolineando in particolare “il suo coraggio e la sua modestia”, caratteristica tanto della sua vita personale che di militante.
L’influenza del Maggio ’68 e della Sinistra Comunista
Nella Russia degli zar, come nell'Europa occidentale nel Medioevo, tutto poteva spesso iniziare col dilagare di feroci dicerie: gli ebrei hanno sacrificato uno dei nostri figli nei loro rituali diabolici. Sinistri gruppi politici, come i Centoneri, incitavano gli strati più miserabili della popolazione ad attaccare un altro strato povero - gli ebrei dei ghetti - per stuprare, saccheggiare e uccidere. La polizia ufficiale di solito stava a guardare e non faceva nulla. Questo era il pogrom.
La spaventosa offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza ha mietuto decine di migliaia di vittime in un furioso profluvio di barbarie in pochi mesi. Civili innocenti, bambini e anziani muoiono a migliaia, schiacciati dalle bombe o colpiti a freddo dai soldati israeliani. All’orrore dei proiettili bisogna aggiungere anche le vittime della fame, della sete, delle malattie, dei traumi... La Striscia di Gaza è una fossa comune a cielo aperto, un’enorme rovina che simboleggia tutto ciò che il Capitalismo ha da offrire all’Umanità. Quello che sta accadendo a Gaza è una mostruosità!
Nella prima parte di questo articolo abbiamo sottolineato le ragioni per cui il proletariato è la classe rivoluzionaria all'interno della società capitalista. Abbiamo visto anche perché è l'unica forza capace, attraverso la realizzazione di una nuova società libera dallo sfruttamento e capace di soddisfare pienamente i bisogni umani, di risolvere le contraddizioni insolubili che minano il mondo attuale.
da Révue Internationale n° 73, febbraio 2006
L'ascesa del populismo è un prodotto diretto della decomposizione del capitalismo e ha creato profonde divisioni all'interno della classe dirigente. Negli Stati Uniti, il Partito Democratico sembra paralizzato nei suoi sforzi per impedire a Trump di tornare alla presidenza, un risultato che accelererebbe lo scivolamento nel caos sia negli Stati Uniti che a livello internazionale.