“Orrore”, “massacri”, “terrorismo”, “terrore”, “crimini di guerra”, “catastrofe umanitaria”, “genocidio”, ... le parole sulle prime pagine della stampa internazionale la dicono lunga sulla portata della barbarie a Gaza.
Volantino internazionale
Massacri e guerre in Israele, Gaza, Ucraina, Azerbaigian... Il capitalismo semina morte! Come possiamo fermarlo?
Scioperi e manifestazioni negli Stati Uniti, Spagna, Grecia, Francia... Come possiamo sviluppare e unire le nostre lotte?
"Dobbiamo dire che quando è troppo è troppo! Non solo noi, ma tutta la classe operaia di questo paese deve dire, a un certo punto, che quando è troppo è troppo! (Littlejohn, responsabile della manutenzione nei settori specializzati dello stabilimento Ford di Buffalo, negli Stati Uniti).
Guerra Israele/Palestina 2023
Appello della Sinistra Comunista
Abbasso i massacri, nessun sostegno a nessun campo imperialista!
Nessuna illusione pacifista
Internazionalismo proletario!
L’attuale bagno di sangue imperialista in Medio Oriente è solo l’ultimo di oltre un secolo di guerra quasi permanente che ha caratterizzato il capitalismo mondiale dal 1914.
I massacri di milioni di civili inermi, i genocidi, la riduzione in macerie di città e persino di interi paesi, non hanno portato a nulla se non alla promessa di ulteriori e peggiori atrocità.
La TCI e l’iniziativa dei comitati No War But the Class War: un bluff opportunista che indebolisce la sinistra comunista
La Tendenza Comunista Internazionalista (TCI) ha recentemente pubblicato una dichiarazione sulla propria esperienza con i comitati No War But the Class War (NWBCW), lanciati all’inizio della guerra in Ucraina[1]. Come loro affermano, “Non c'è niente di meglio di una guerra imperialista per rivelare la reale base di classe di uno scenario politico, e l'invasione dell'Ucraina lo ha certamente fatto”, spiegando che gli stalinisti e i trotskisti hanno dimostrato ancora una volta di appartenere al campo del capitale.
Bilancio dell'intervento della CCI nelle lotte operaie in tutto il mondo
A differenza dell’estrema sinistra del capitale e degli elementi esaltati della piccola borghesia che vedono lo spettro della rivoluzione sociale dietro “tutto ciò che si muove”, i rivoluzionari, per realizzare un intervento lucido, devono dotarsi di una bussola, di un metodo che ha insegnato loro il marxismo, attingendo alle esperienze della storia del movimento operaio di quasi due secoli.
Scioperi negli Stati Uniti: conferma del ritorno internazionale del proletariato
Dopo più di 30 anni di silenzio quasi completo, i lavoratori in Gran Bretagna sono tornati a lottare dall'estate del 2022 seguiti da quelli di altri paesi dell'Europa occidentale, manifestando così una rottura, un cambiamento nelle dinamiche della classe operaia su scala internazionale. Ciò dimostra che il proletariato non è stato sconfitto come classe storica e che sta ricominciando ad avanzare per lottare contro la miseria che si sviluppa ogni giorno di più, contro le condizioni disumane in cui sopravvivono tutti gli sfruttati del mondo.
Riunione Pubblica della CCI online il 12 settembre 2023
La Corrente Comunista Internazionale organizza un incontro online martedì 12 settembre dalle ore 17.00.
Di fronte alla crisi e all'austerità la classe operaia alza la testa in tutto il mondo!
Gli scioperi generati da un'immensa rabbia in Gran Bretagna lo scorso giugno, dopo decenni di attacchi subiti e di difficoltà a rispondervi, hanno segnato un netto cambiamento di mentalità nella classe operaia: “Quando è troppo è troppo!”. Le grandi manifestazioni contro la riforma delle pensioni in Francia, il moltiplicarsi di scioperi e manifestazioni in tutto il mondo confermano la realtà di una vera rottura: i proletari si rifiutano di subire nuovi attacchi senza reagire!
La guerra in Ucraina alimenta la barbarie e il caos in tutto il mondo
Più di un anno di spaventose carneficine: centinaia di migliaia di soldati massacrati da entrambe le parti; più di un anno di bombardamenti ed esecuzioni indiscriminate, con l'uccisione di decine di migliaia di civili; più di un anno di distruzione sistematica che ha trasformato il Paese in un gigantesco campo di rovine, mentre gli sfollati sono milioni; più di un anno di ingenti bilanci affondati in questo massacro da entrambe le parti (la Russia sta ora impegnando circa il 50% del suo bilancio statale nella guerra, mentre l'ipotetica ricostruzione dell'Ucraina in rovina richiederebbe più
Di fronte all'accelerazione della barbarie capitalista, una sola risposta: la lotta di classe!
Da tre anni assistiamo contemporaneamente all’aggravarsi delle varie crisi e catastrofi che stanno accelerando lo sfacelo della società capitalista: guerra, crisi economica, crisi ecologica, pandemia... Si intravede più seriamente e concretamente che mai la minaccia dell'annientamento della specie umana.
Riunione Pubblica on line
Di fronte all’aggravarsi della decomposizione capitalista, solo la lotta di classe offre una prospettiva all’umanità
Dopo la guerra in Ucraina, questo nuovo conflitto in Medio Oriente conferma una volta di più che la guerra gioca un ruolo centrale in quello che abbiamo chiamato “l’effetto vortice”, cioè l’interazione accelerata di tutte le espressioni della decomposizione capitalista, minacciando sempre più la sopravvivenza stessa dell’umanità. Diventa vitale per i rivoluzionari mettere avanti una posizione internazionalista chiara contro tutti gli scontri imperialisti che si propagano attraverso il mondo.
Di fronte all’aggravarsi della decomposizione capitalista, solo la lotta di classe offre una prospettiva all’umanità
Dopo la guerra in Ucraina, questo nuovo conflitto in Medio Oriente conferma una volta di più che la guerra gioca un ruolo centrale in quello che abbiamo chiamato “l’effetto vortice”, cioè l’interazione accelerata di tutte le espressioni della decomposizione capitalista, minacciando sempre più la sopravvivenza stessa dell’umanità. Diventa vitale per i rivoluzionari mettere avanti una posizione internazionalista chiara contro tutti gli scontri imperialisti che si propagano attraverso il mondo.
Parassitismo politico
Il parassitismo politico non è un mito e il GISC ne è una pericolosa espressione
Recentemente, dopo un intervento di nostri militanti a una riunione del comitato NWBCW[1] a Parigi, presieduta fianco a fianco da un membro del GISC e da un membro della TCI, il GISC ha affermato che questo nostro intervento dimostrerebbe che non crediamo a una sola parola della nostra analisi sul "parassitismo" del GISC[2].
3° Manifesto della CCI
Il capitalismo porta alla distruzione dell’umanità... Solo la rivoluzione proletaria mondiale può porvi fine
130 anni fa, mentre si intensificavano le tensioni tra le potenze capitalistiche in Europa, Friedrich Engels pose il dilemma dell’umanità: comunismo o barbarie. Questa alternativa prese forma con la Prima Guerra Mondiale, che scoppiò nel 1914 e causò 20 milioni di morti, 20 milioni di invalidi e, nel caos della guerra, la pandemia di influenza spagnola che uccise oltre 50 milioni di persone.
Volantino sulle lotte in Francia
12a manifestazione contro la riforma delle pensioni: come abbiamo vinto nel 2006?
Oggi siamo di nuovo in piazza per la XII giornata di manifestazioni contro la riforma delle pensioni. Ogni volta siamo in milioni a rivoltarci contro questo attacco, a rifiutare la degradazione continua delle nostre condizioni di vita e di lavoro, a sostenerci reciprocamente, a lottare insieme.
Lavoratori, disoccupati, studenti e pensionati, possiamo essere fieri di questa lotta collettiva, di questa lotta per la dignità, di questa solidarietà che ci unisce.
Scioperi, manifestazioni, articolo 49.3… E ora?
“Non è un 49.3 che ci piegherà!”
Scioperi nelle raffinerie francesi e altrove... La solidarietà nella lotta è la forza della nostra classe!
Dal 27 settembre, sempre più lavoratori dei gruppi petroliferi TotalEnergies ed Esso-ExxonMobil sono in lotta. Mentre andiamo in stampa, sette raffinerie su otto sono bloccate. La loro richiesta principale è chiara: per far fronte all'impennata dei prezzi, chiedono un aumento di stipendio del 10%.
Volantino internazionale
Come sviluppare un movimento di massa, unito e solidale?
Nel Regno Unito da giugno riecheggia di sciopero in sciopero il grido “Quando è troppo è troppo!”
Questo movimento di massa, soprannominato “Estate della rabbia”, è diventato l’autunno della rabbia e poi l’Inverno della rabbia.
Questa ondata di scioperi nel Regno Unito è un simbolo della combattività dei lavoratori che si sta sviluppando in tutto il mondo:
Un’estate di rabbia in Gran Bretagna: la classe dominante chiede altri sacrifici, la risposta della classe operaia è la lotta!
“Quando è troppo è troppo”. Questo grido è risuonato da uno sciopero all'altro nelle ultime settimane nel Regno Unito. Questo movimento di massa, soprannominato “L'estate del malcontento”, in riferimento a “L’inverno del malcontento” del 1979, ha coinvolto ogni giorno i lavoratori di un numero sempre maggiore di settori: le ferrovie, la metropolitana di Londra, la British Telecom, le Poste, i portuali di Felixstowe (un porto chiave nel sud-est della Gran Bretagna), i lavoratori della nettezza urbana e gli autisti di autobus in varie parti del Paese, i lavoratori di Amazon, ecc.
Francia: movimento contro la "riforma" delle pensioni
Essere numerosi non basta, dobbiamo anche prendere in mano le nostre lotte
Volantino distribuito dalla CCI in occasione delle recenti manifestazioni di massa in Francia
Gli anni 20 del 21° secolo
L’accelerazione della decomposizione capitalista pone apertamente la questione della distruzione dell’umanità
La guerra in Ucraina non è un fulmine a ciel sereno.
Italia
Il governo Meloni: una ulteriore espressione delle crescenti difficoltà della borghesia italiana
La caduta del governo Draghi
Internationalist Voice sulle proteste in Iran
L'emancipazione delle donne è possibile solo in una società comunista
Introduzione CCI
Conflitti imperialisti
L'imperialismo americano, un fattore primario del caos capitalista
Mentre le truppe russe si precipitavano in Ucraina, il presidente Biden, nel suo discorso del 24 febbraio, ha affermato che “Putin ha commesso un attacco i principi stessi che proteggono la pace mondiale”. Il mondo si troverebbe così di fronte alla fatalità di una nuova tragedia di guerra a causa della follia di un solo uomo. Questa propaganda, che presenta l’Ucraina e gli “occidentali” come vittime che lavorano solo per la “pace” di fronte alla barbarie dell’unico orco in Russia, è una menzogna.
Internazionalisti e la guerra in Ucraina
Sulla storia dei gruppi “No War but the Class War”
In risposta alla guerra assassina in Ucraina, la CCI ha ripetutamente sottolineato la necessità di una risposta comune da parte dell'espressione più coerente dell'internazionalismo proletario - la Sinistra comunista - al fine di creare un chiaro polo di riferimento per tutti coloro che cercano di opporsi alla guerra imperialista su basi di classe.
Corrispondenza sulla Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra comunista sulla guerra in Ucraina
Introduzione della CCI
Pubblichiamo qui di seguito uno scambio di lettere principalmente tra gruppi della Sinistra comunista, dalla proposta iniziale alla stesura, alla finalizzazione e alla pubblicazione della Dichiarazione congiunta.
Attualizzazione del testo di orientamento del 1990
Militarismo e decomposizione (maggio 2022)
La CCI ha adottato le tesi su “La decomposizione, fase ultima della decadenza del capitalismo” (Rivista Internazionale n. 14), nel maggio del 1990, qualche mese dopo il crollo del blocco dell’est che avrebbe preceduto la disgregazione dell’Unione Sovietica.
25° Congresso Internazionale della CCI
Rivoluzione internazionale o distruzione dell'umanità: la responsabilità cruciale delle organizzazioni rivoluzionarie
La scorsa primavera la CCI ha tenuto il suo 25° Congresso internazionale. Vera e propria assemblea generale, il Congresso è un momento privilegiato nella vita della nostra organizzazione; è la massima espressione del carattere centralizzato e internazionale della CCI. Il Congresso permette a tutta la nostra organizzazione, nel suo insieme, di discutere, chiarire e orientarsi. È il nostro organo sovrano. In quanto tale, i suoi compiti sono
Rapporto sulla decomposizione (attualizzazione delle Tesi sulla decomposizione)
La CCI ha adottato nel maggio 1990 delle tesi intitolate "La decomposizione, fase ultima della decadenza capitalista", che presentavano la nostra analisi globale della situazione mondiale durante e dopo il crollo del blocco imperialista dell'Est, fine 1989. L'idea centrale di queste tesi, come ne indica il titolo, era che la decadenza del modo di produzione capitalista, iniziata con la prima guerra mondiale, era entrata in una nuova fase della sua evoluzione, quella dominata dalla decomposizione generalizzata della società.
Rapporto sulla lotta di classe per il 25° Congresso della CCI
A partire da una terribile pandemia, gli anni ’20 del 21° secolo hanno ricordato concretamente l’unica alternativa esistente: rivoluzione proletaria o distruzione dell’umanità.
Rapporto sulla crisi economica, gennaio 2023
La risoluzione adottata dal 24° Congresso CCI (2021, Rivista Internazionale n.36) ha fornito un quadro adeguato per orientare l’organizzazione sul piano dell’evoluzione della crisi economica.
Risoluzione sulla situazione internazionale, maggio 2023
1. Preambolo
Rapporto sulle tensioni imperialiste, maggio 2023
Avere un'analisi precisa della situazione storica e delle prospettive che ne derivano è una delle principali responsabilità delle organizzazioni rivoluzionarie, per fornire un quadro solido al loro intervento nella classe e per proporre alla classe orientamenti precisi per comprendere le dinamiche del capitalismo o le azioni e le manovre della borghesia.
lotta di classe
La lotta è davanti a noi
La lotta è davanti a noi!
Dalle nostre riunioni pubbliche
Perché la CCI parla di “rottura” nella dinamica della lotta di classe?
Lo scorso maggio, la CCI ha organizzato incontri pubblici in vari paesi sul tema: “Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Messico, Cina... Andare oltre il 1968”. L'obiettivo era quello di comprendere meglio il significato politico, globale e storico di queste lotte, le prospettive che esse offrono, ma anche le principali debolezze che la classe operaia dovrà superare per assumere le dimensioni economiche e politiche della sua lotta.
Omaggio al nostro compagno Antonio
Il nostro compagno Antonio ci ha lasciato questa primavera, alla vigilia del 25° Congresso internazionale della CCI. Antonio era uno dei vecchi militanti fondatori di Révolution Internationale (RI, sezione della CCI in Francia) ancora presenti nell’organizzazione. Il congresso gli ha tributato un primo omaggio, sottolineando in particolare “il suo coraggio e la sua modestia”, caratteristica tanto della sua vita personale che di militante.
L’influenza del Maggio ’68 e della Sinistra Comunista
Bollettino di discussione di Gruppi della Sinistra Comunista, Primavera 2023
Nel bel mezzo del massacro della Prima Guerra Mondiale, molto prima che grandi masse di lavoratori si riunissero nelle strade per protestare contro la guerra, un piccolo ma determinato numero di internazionalisti si era riunito nel villaggio svizzero di Zimmerwald nel settembre del 1915 per difendere l'internazionalismo e per difendere l'unificazione dei lavoratori in tutto il mondo, rifiutando le illusioni pacifiste e opponendosi ai vari fronti dell'imperialismo.
Rivoluzione Internazionale n.189 secondo semestre 2022
Abbiamo pubblicato il nuovo numero di Rivoluzione Internazionale nella colonna a destra. Per motivi tecnici non appare in chiaro, ma cliccando sull'immagine si trova il sommario e si può aprire il file pdf.
Invito alla “sobrietà energetica”: lo Stato borghese fa pagare la crisi al proletariato!
Pubbichiamo qui un articolo della nostra sezione in Francia di denuncia della campagna dello Stato francese che mira a corrorresponsabilizzare i proletari rispetto alla crisi energetica, una denuncia che possiamo rivolgere alle borghesie di tutti i paesi, compresa quella italiana che attraverso i media, i dibattiti televisivi e le misure paventate mira allo stesso scopo: far pagare ai proletari i costi della crisi economica e della guerra imperialista in Ucraina.
L'economia mondiale nel vortice della decomposizione del capitalismo
Il capitalismo è sempre più soffocato da un insieme di contraddizioni che interagiscono e si rafforzano a vicenda, minacciando la società con convulsioni di una frequenza e di una portata finora sconosciute. Di fronte a queste calamità, la borghesia ha sempre avuto come principale preoccupazione il rigetto, screditandola, di ogni spiegazione che mettesse in discussione la responsabilità del sistema. Il suo scopo è nascondere alla classe operaia la causa delle guerre, del disordine globale, dei cambiamenti climatici, delle pandemie, della crisi economica mondiale...
Bilancio delle discussioni nelle assemblee pubbliche della CCI
La risposta della classe operaia all'accelerazione della barbarie
Guerra, pandemia, disastro ecologico, caos economico, carestia: nei primi anni del 2020, tutti questi prodotti di un sistema in decadenza si sono intensificati e hanno agito l'uno sull'altro, lasciando pochi dubbi sul fatto che il capitalismo stia spirando verso la distruzione. Ma in contrapposizione al senso di sventura e di disperazione che pervade la società, nel giugno 2022, il proletariato più antico del mondo ha acceso il fuoco della lotta di classe internazionale.
Volantino internazionale
Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Messico, Cina... Ovunque la stessa domanda: Come sviluppare la lotta? Come far indietreggiare i governi?
Scioperi generali e grandi manifestazioni il 7 marzo in Francia, l'8 marzo in Italia, l'11 marzo nel Regno Unito. Ovunque, la rabbia cresce e si diffonde.
Crisi economica in Gran Bretagna
La borghesia non ha altre alternative all'austerità e ad attacchi sempre più brutali
Bambini piccoli che muoiono di freddo nelle case umide, scolari che fingono di mangiare da cestini vuoti: queste sono tra le illustrazioni più parlanti della "crisi del costo della vita" che, da quando è esplosa nel 2021, sta colpendo la classe operaia. La crescita dei prezzi dei generi alimentari, l'aumento vertiginoso dei costi del gas e dell'elettricità sono una realtà concreta per milioni di lavoratori.
Parassitismo politico
Attaccare la CCI: la ragion d'essere del GIGC
Per una volta, ringraziamo il GIGC per averci dato l'occasione di ricordare cosa è veramente questo gruppo. A tal fine, riproduciamo qui di seguito (per intero, comprese le note a piè di pagina) il loro piccolo articolo che, a quanto risulta dal titolo, avrebbe dovuto segnalare la nostra impasse e le nostre contraddizioni sulla questione del parassitismo. E per i nostri lettori, rispondiamo subito dopo.
Crisi sanitaria, stagnazione economica, pressione imperialista...
La borghesia cinese in subbuglio
Mentre due anni fa molti osservatori sostenevano che la Cina fosse la grande vincitrice della crisi Covid, gli eventi recenti sottolineano che essa si trova invece a dover affrontare la persistenza della pandemia, un significativo rallentamento della crescita economica, la bolla immobiliare, maggiori ostacoli allo sviluppo della "Nuova Via della Seta", la forte pressione imperialista degli Stati Uniti: in breve, la prospettiva di grandi turbolenze.
Terremoto in Turchia e in Siria
Un disastro il cui nome è capitalismo. Solo la solidarietà di classe proletaria può salvarci!
Pubblichiamo qui una dichiarazione di alcuni compagni turchi sul terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Salutiamo la rapida risposta dei compagni a questi terribili eventi. Come si evince dalla dichiarazione, questa catastrofe "naturale" è stata resa molto più letale dalle insensibili esigenze del profitto e della concorrenza capitalista.
No war But the Class War a Parigi
Un comitato che trascina i partecipanti in un vicolo cieco
Venerdì 2 dicembre si è svolto a Parigi il primo incontro in Francia del comitato No war but the class war (NWCW).
Corrispondenza con i lettori
Tutti i sindacati sono contro la lotta della classe operaia
Un lettore che ha recentemente partecipato a un incontro pubblico online della CCI ci ha posto delle domande circa la nostra posizione sui sindacati, sulla rivoluzione russa e su altre questioni vitali. Pubblichiamo qui una parte della corrispondenza relativa alla questione dei sindacati.
Iran
La necessità dell'autonomia dei lavoratori
Le diffuse proteste in Iran possono essere state innescate dall'omicidio in carcere di una giovane donna arrestata per aver “indossato male il velo” dalla polizia morale del regime, ma esprimono un malcontento molto più profondo in tutta la popolazione iraniana, con centinaia di migliaia di persone che si sono riversate nelle strade e hanno affrontato la polizia.
Integrazione di Svezia e Finlandia nella NATO
Smascherato il mito della neutralità e del non allineamento
La rapidità con cui Svezia e Finlandia hanno aderito alla NATO è un chiaro segnale del rapido sviluppo della militarizzazione nel Nord Europa dopo l'invasione dell’Ucraina nel febbraio scorso.
Questo processo, avviato dalla Finlandia, ha portato il governo svedese a uno storico cambio di rotta, abbandonando una politica di non allineamento vecchia di oltre 200 anni, che risaliva alla fine delle guerre napoleoniche.