Il peggior attacco alle nostre condizioni di vita (finora): Dove stiamo andando? Come possiamo rispondere?
Nel 1984 il governo socialista del PSOE varò la prima Riforma del Lavoro, tre mesi fa l’attuale governo conservatore del PP mette in atto la peggiore Riforma del Lavoro … fino ad oggi. Nel 1985 il governo PSOE fece la prima Riforma delle pensioni, nel 2011 c’è stata un’altra riforma, a quando la prossima? Sono più di 30 anni che le nostre condizioni di vita sono gradualmente peggiorate, ma dal 2010 il degrado ha preso un ritmo vertiginoso e con le nuove misure del governo PP raggiunge livelli che comunque rimangono piccoli di fronti ai nuovi attacchi in arrivo.
Spagna: come possiamo rispondere agli attacchi mentre l’economia affonda?
La classe operaia in Spagna sta affrontando delle misure di austerità particolarmente dure in un contesto di profonda crisi economica, il che sta aumentando la tensione sociale. Le lotte che hanno avuto luogo nel 2011 in risposta alla crisi sono state, in molti casi, elemento di ispirazione per altri movimenti. Nel caso del movimento 15-M, questo è stato influenzato dalla primavera araba e, a sua volta, ha ispirato lo sviluppo delle lotte in Grecia e negli Stati Uniti, per esempio. L’anniversario del 15-M ha coinciso con l’inizio dello sciopero degli 8000 minatori nel nord della Spagna contro un importante ritiro di aiuti pubblici al settore che, oltre che portare alla chiusura dell’industria mineraria, metterebbe a rischio 40.000 posti di lavoro dell’indotto, in un paese che ha già il 24% di disoccupazione di cui la metà al di sotto di 25 anni. Questo articolo mira a contribuire al dibattito su quali lezioni possiamo trarre, dopo un anno, dal movimento del 15-M e sullo sciopero dei minatori.
Forza minatori di Spagna e di tutto il mondo!
Magazzini del “Gigante” di Basiano: lo Stato innalza il livello dello scontro
La mattina dell’11 giugno un plotone di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa ha attaccato un picchetto di lavoratori delle cooperative, in servizio presso il magazzino logistico del supermercato Gigante, in sciopero contro i licenziamenti. Il picchetto serviva a non far entrare altri lavoratori venuti dall’esterno per lavorare al loro posto.
Perché il terrore in Perù? Sendero Luminoso e la lotta della classe operaia internazionale
Giornata di manifestazione in India: sciopero generale o parata sindacale?
Volantino internazionale di bilancio sui movimenti sociali del 2011: dall’indignazione alla speranza!
Pubblichiamo qui un volantino internazionale, che la CCI sta diffondendo ovunque è presente, dove si fa un primo bilancio dei movimenti degli Indignati e degli “Occupy” che si sono sviluppati nel 2011, per contribuire al dibattito sul loro significato e la loro importanza. I due eventi più significativi del 2011 sono stati la crisi globale del capitalismo ed i movimenti sociali in Tunisia, in Egitto, in Spagna, in Grecia, in Israele, in Cile, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna …
L’indignazione ha preso una dimensione internazionale
Le conseguenze della crisi capitalista sono estremamente dure per l’immensa maggioranza della popolazione mondiale: deterioramento delle condizioni di vita, disoccupazione che si prolunga per anni, precarietà che rende impossibile la benché minima esigenza vitale di stabilità, situazioni estreme di povertà e di fame …
Milioni di persone si rendono conto con preoccupazione del fatto che ogni possibilità di “una vita stabile e normale”, di “un futuro per i loro figli” diventa irraggiungibile. Questo ha provocato un’indignazione profonda, ha portato a rompere la passività, a scendere nelle strade e nelle piazze, a porsi delle domande sulle cause di una crisi che, nella sua fase attuale, dura già da oltre cinque anni.
L’indignazione è montata ancora di più per l’arroganza, la voracità e l’indifferenza rispetto alle sofferenze della maggioranza della popolazione di banchieri, politici e altri rappresentanti della classe capitalista. Ma anche a causa dell’incompetenza dei governi di fronte ai gravi problemi della società: le misure che questi prendono non fanno che aumentare la miseria e la disoccupazione senza darvi la minima soluzione.
Il movimento d’indignazione si è esteso a livello internazionale. È nato in Spagna dove il governo socialista aveva realizzato uno dei primi e più duri piani d’austerità; in Grecia, diventata il simbolo della crisi economica mondiale attraverso l’indebitamento; negli Stati Uniti, tempio del capitalismo mondiale; in Egitto ed in Israele paesi situati in uno dei peggiori e più acuti fronti del conflitto imperialista, quello del Medio Oriente.
La coscienza che si tratta di un movimento globale inizia a svilupparsi, nonostante il peso distruttivo del nazionalismo (presenza di bandiere nazionali nelle manifestazioni in Grecia, in Egitto e negli Stati Uniti). In Spagna, la solidarietà con i lavoratori in Grecia si è espressa al grido di “Atene resisti, Madrid si solleva!”. Gli scioperanti di Oakland (California, novembre 2011) proclamavano la loro “solidarietà con i movimenti di occupazione a livello mondiale”. In Egitto è stata approvata una Dichiarazione del Cairo di sostegno al movimento negli Stati Uniti. In Israele, gli Indignati hanno gridato “Netanyahu, Mubarak, El Assad, sono la stessa cosa” ed hanno preso contatto con i lavoratori palestinesi.
Oggi, il punto culminante di questi movimenti è dietro di noi, anche se si vedono apparire nuove lotte (Spagna, Grecia, Messico). E allora molta gente si chiede: a cosa è servita tutta quest’ondata d’indignazione? Abbiamo guadagnato qualcosa? CONTINUA: leggi tutto cliccando sul titolo.
Di fronte all’ondata repressiva a Valencia (Spagna)
Di fronte a tali atti, vogliamo esprimere la nostra solidarietà con tutti gli imprigionati, il nostro sostegno a tutte le manifestazioni di solidarietà che ci sono state, come pure all’atteggiamento degli abitanti della zona di Zapadores
Perché ci considerano loro nemici?
Traduciamo qui un articolo pubblicato in Accion Proletaria, organo di stampa della CCI in Spagna, a proposito di alcune dichiarazioni fatte da un capo della polizia sulla repressione degli studenti liceali ed universitari a Valencia nel febbraio scorso. Queste dichiarazioni sono effettivamente molto chiarificatrici …