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Convocazione di una AG per il 27 novembre
Noi lavoratori dell’AFEMA siamo scesi in lotta per difendere le nostre condizioni di vita e per dei servizi gratuiti e di qualità.
Sappiamo che questa situazione è un problema generale di tutta la classe operaia che vede come giorno dopo giorno le sue condizioni di vita vengono attaccate e peggiorate.
Per noi l’unica soluzione sta nell’unire ed estendere le nostre lotte per farne un’unica lotta.
Per questo convochiamo un’assemblea generale di lavoratori.
Per l’assemblea proponiamo questi punti (pur restando aperti ad ogni vostra proposta):
- presentazione e messa in comune delle situazioni particolari di ogni impresa e/o compagno;
- analisi della situazione generale;
- proposta di azioni congiunte e solidali;
- permanenza dell’assemblea in quanto spazio di incontro tra lavoratori;
- ecc.
Vi aspettiamo tutti giovedì 27 novembre alle 18.30 al Centro Loyola
Questa assemblea è aperta, vi invitiamo ad estendere l’invio a partecipare ad altri lavoratori e compagni.
Piattaforma dei lavoratori dei servizi socio-sanitari
Nota: benché questo invito sia trasmesso a diverse organizzazioni politiche e sindacali, la nostra intenzione è unitaria, concepiamo la classe operaia come un tutt’uno che deve agire insieme in funzione dei bisogni. Perciò pensiamo che questo non è il luogo per un confronto tra organizzazioni o per l’esposizione di programmi particolari.
Volantino distribuito dai lavoratori
Le amministrazioni attaccano i diritti degli utenti e dei lavoratori della sanità mentale
Gli utenti (i malati mentali ed i loro famigliari) ed i lavoratori dell’AFEMA vivono anch’essi la crisi. A causa della disastrosa gestione della sanità mentale da parte delle amministrazioni pubbliche per degli anni, la nostra situazione è oggi difficile.
Come altre associazioni, l’AFEMA è una ONG che gestisce servizi e centri con sovvenzioni pubbliche. Si tratta di servizi destinati a persone con handicap. Le amministrazioni non hanno mai pagato molto, lo hanno fatto tardi e male, ma oggi la situazione è diventata scandalosa.
I ritardi nei pagamenti e l’assenza di sovvenzioni rischiano di far scomparire le risorse, già scarse, assegnate a queste persone e mettono i lavoratori a rischio di perdere il posto di lavoro. Già abbiamo spesso difficoltà ad avere regolarmente il salario con tutti i problemi che ciò comporta,
Abbiamo quindi deciso di mobilitarci.
Non pensiamo che questa lotta sia esclusivamente nostra. La nostra situazione è il prodotto della situazione di crisi e di bancarotta generale a livello internazionale, così come della cattiva gestione delle amministrazioni pubbliche in particolare, e fa parte dell’attacco generale contro le condizioni di vita dei lavoratori e della popolazione in generale.
Per questo pensiamo che la nostra lotta è quella di tutti:
- a causa del rischio di scomparsa dei servizi sociali sanitari necessari alla popolazione;
- a causa degli attacchi a ripetizione contro le condizioni di vita dei lavoratori.
Testo del manifesto scritto dai lavoratori
Gli utenti senza risorse, i lavoratori senza salari!
Gli utenti ed i lavoratori dell’AFEMA in lotta per un servizio gratuito e di qualità!
Le Amministrazioni non pagano più e trascurano i servizi sanitari.
Gli utenti e le loro famiglie rischiano di ritrovarsi senza fondi di sostegno.
Noi, i lavoratori, non abbiamo più il salario e rischiamo di perdere il lavoro.
Per un servizio gratuito e di qualità per le persone malate di mente.
Per i diritti dei lavoratori e degli utenti della sanità mentale.
Sostenete la mobilitazione!
Mercoledì 19 alle 19.00:
Riunione informativa aperta ai membri, ai famigliari, agli amici, ai lavoratori, ai professionisti … sala del Centro Loyola.
Venerdì 21 alle 11.00:
Manifestazione di protesta di fronte al palazzo del PROP de la Ramba (Alicante).
Venerdì 28:
Manifestazione a Valencia (da confermare)
Associazione delle famiglie e dei malati mentali di Alicante
Piattaforma dei lavoratori dei servizi sociali sanitari
Commenti di Acción Proletaria, sezione della CCI in Spagna
Siamo tutti coscienti di quello che ci sta “piombando addosso”: la crisi si accelera ed i licenziamenti, la disoccupazione, la riduzione dei salari, ecc. si moltiplicano, dimostrando che il capitalismo ed i suoi differenti governi, quale ne sia il colore, hanno una sola risposta di fronte alla crisi: lo scatenamento di attacchi contro le condizioni di vita della classe operaia e di tutta la popolazione lavoratrice.
L’inquietudine si diffonde, la spinta a battersi e la presa di coscienza si sviluppano in un numero crescente di settori della classe operaia. Ciò non si concretizza ancora in una lotta di massa o in movimenti generalizzati. In parte perché i lavoratori non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di forza, in parte perché la borghesia, attraverso il suo apparato sindacale e politico, occupa tutto il terreno e riesce a deviare, dividere e disorganizzare ogni possibile risposta dei lavoratori.
E’ in questo contesto che è scoppiata la lotta dei lavoratori socio-sanitari dell’AFEMA (Alicante) che, quale che sia l’evoluzione della sua dinamica, costituisce già ora un esempio per la lotta di altri lavoratori per i seguenti motivi:
- I compagni si sono uniti in maniera solidale alle famiglie colpite dal mancato pagamento ed altre dubbie manovre del governo autonomo. Non hanno lottato ciascuno per proprio conto, chiusi nel ristretto quadro del corporativismo, ma hanno saputo riconoscere il loro interesse comune e si sono uniti nella stessa lotta.
- I compagni non concepiscono la loro lotta come un affare particolare e specifico del “proprio settore”, ma la considerano come parte integrante della lotta generale di tutti i lavoratori. La crisi si abbatte su noi tutti senza distinzione. Nessun lavoratore se ne sente al sicuro. La crisi è generale, anche la lotta degli operai deve essere generale.
- I compagni si sono organizzati in assemblee generali aperte a chi vuole contribuirvi e apportarvi i propri problemi. Hanno recuperato una pratica delle lotte operaie del passato ma anche delle lotte più recenti come quella di Vigo nel 2006, quando i lavoratori metallurgici presero nelle proprie mani la lotta ed organizzarono immediatamente assemblee generali aperte agli altri lavoratori ed a tutta la popolazione1.
- Ancora più importante, hanno deciso di organizzare un’assemblea generale aperta a tutti per discutere dei problemi di tutti e vedere come poter reagire assieme. Questo esempio può ispirare i lavoratori di Barcellona vittime in questo momento di 400 piani di ristrutturazione (e che hanno indetto una manifestazione per il 29 novembre).
Bisogna lottare per un’assemblea generale comune, anche se questa proposta dovrà scontrarsi con la reazione di questi falsi amici dei lavoratori che sono tutti i sindacati.
1. Leggi l’articolo “Sciopero della metallurgia a Vigo in Spagna: un passo avanti nella lotta proletaria”, Rivoluzione internazionale n.145 sul nostro sito.