Nel
momento in cui in molti paesi i media, giorno dopo giorno, titolano sul “terremoto”
dello “scandalo DSK” (Dominique Strauss-Kahn - direttore del FMI), un vero e
proprio terremoto scuote l’Europa: quello del vasto movimento sociale in Spagna
che si è cristallizza dal 15 maggio con l’occupazione, giorno e notte, della
piazza Puerta del Sol a Madrid da una marea umana composta essenzialmente da
giovani, indignati per la disoccupazione, le misure di austerità del governo
Zapatero, i politici corrotti. Questo movimento sociale si è diffuso a macchia
d’olio nelle città di tutto il paese attraverso i social network (Facebook,
Twitter ...): Barcellona, Valencia, Granada, Siviglia, Malaga, Leon ... Ma le
informazioni non hanno attraversato la barriera dei Pirenei. In Italia, in
Francia ed altrove, solo i social network e alcuni media alternativi hanno
ampiamente pubblicizzato le immagini e i video di ciò che è successo in Spagna.
Se i media borghesi hanno fatto un tale black-out su questi avvenimenti, preferendo
intossicarci con la “soap americana” sul caso DSK (o in Italia con quella di
Berlusconi, le elezioni ed il referendum) è proprio perché questo movimento
costituisce una tappa molto importante nello sviluppo delle lotte sociali e
delle lotte della classe operaia mondiale di fronte al vicolo cieco del
capitalismo.