Manovra finanziaria: un salasso da capogiro che servirà solo a peggiorare la situazione
Da anni ormai
c’eravamo abituati a temere il momento del varo della legge di bilancio dello
Stato (“La finanziaria”), perché da anni ormai queste finanziarie significano
sacrifici per i lavoratori, ma quello che sta succedendo da luglio è una novità
assoluta: sotto i colpi della tempesta finanziaria internazionale le manovre
economiche ormai vengono varate a ripetizione, e tutte hanno sempre lo stesso
carattere di dissanguamento dei lavoratori. Tra luglio e settembre sono state
varate due manovre finanziarie che si proiettano al 2014, anno in cui viene
promesso il pareggio di bilancio, e che superano i 60 miliardi di euro
Ma quali sono le alternative che ci propongono le sinistre per risolvere la questione del debito?
La maggioranza ha tirato un sospiro di sollievo dopo il voto di fiducia dato alla nuova manovra per aver allentato finalmente la pressione dei mercati, della UE e del presidente Napolitano. Ma sembrerebbe che anche l’opposizione parlamentare, nonostante le polemiche di facciata, abbia tratto vantaggio dal passaggio secco di questa manovra.
Elezioni e Referendum: passata l’orgia elettorale i lavoratori dovranno fare i conti con i problemi di sempre
Con i referendum del 12 e 13 giugno si conclude quest’altra orgia della “democrazia” su cui è stata
accentrata l’attenzione degli italiani negli ultimi mesi. Ora tutti a discutere
su chi ha vinto e chi ha perso. Ma cambia davvero qualcosa per le condizioni di
vita dei lavoratori se a vincere è stata una parte invece dell’altra? Noi
pensiamo di no, e cercheremo ancora una volta di argomentarlo, anche se
analizzare il risultato delle elezioni è comunque utile per capire cosa sta
accadendo all’interno della borghesia italiana.
Referendum, elezioni, democrazia: ovvero quanto vale il mio voto?
Il 15 e il 16 maggio 2011 si
svolgeranno le elezioni amministrative per l’elezione di sindaci e
presidenti
di provincia di numerose amministrazioni locali, tra cui Milano, Napoli,
Torino
e Bologna. Mentre il 12-13 giugno si voterà per i tre referendum
abrogativi su
acqua pubblica, energia nucleare, legittimo impedimento.