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Riunioni Pubbliche

Briciole di pane

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Rapporti delle discussioni e questioni sollevate alle riunioni pubbliche della CCI

Dopo il voto in Sicilia, cosa accadrà nei prossimi mesi? Cosa possono sperare i proletari da questa ennesima chiamata alle urne?

Pubblichiamo qui di seguito il testo dell’introduzione fatta alla nostra riunione pubblica a Napoli del 24 novembre (sullo stesso tema si terrà a Milano il 15 dicembre).

Come abbiamo scritto nell’invito a questa riunione, l’apparato politico italiano della borghesia si sta preparando alla fine della legislatura del governo Monti e alle elezioni per formare un nuovo governo. E’ importante che ci prepariamo anche noi che saremo sempre più tartassati dalla campagna politica dei diversi contendenti, ma soprattutto dal richiamo a esercitare il nostro presunto “diritto-dovere” di “decidere” sulla nostra sorte futura e su quella della “nostra nazione”

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Riunioni pubbliche : Dopo il voto in Sicilia, cosa accadrà nei prossimi mesi? Cosa possono sperare i proletari da questa ennesima chiamata alle urne?

Si avvicinano le elezioni e come di consueto si scatena la campagna elettorale. Ma questa volta il caos tra le forze politiche è veramente grande: scontri tra i partiti delle diverse coalizioni, scontri all’interno degli stessi partiti, primarie che sembrano bracci di ferro tra aspiranti capo, alleanze che si delineano e si sfaldano nel giro di poche ore, un’assoluta incapacità a mettersi d’accordo sulla nuova legge elettorale perché ognuno teme di rimetterci le penne, il tutto condito da notizie di scandali e arresti in tutte le aree politiche …

Intanto il governo Monti mostra la sua incapacità a “risollevare le sorti dell’economia italiana”, mentre continua a scaricare sulle spalle degli strati più deboli della popolazione tutto il peso della crisi. Lo stesso signor Monti gioca a fare la grande star che non vorrebbe restare al governo ma che, se proprio necessario, è disposto a “sacrificarsi” ancora una volta per il bene di tutti.

In questo scenario il partito-non partito “5 Stelle” vince le elezioni nel feudo berlusconiano in un contesto di astensione dal voto del 52%.

Cosa mostra il risultato delle votazioni in Sicilia? Qual è lo scenario che si profila per le prossime elezioni?

Ma soprattutto, le prossime elezioni ed il loro esito cambieranno qualcosa per le centinaia di migliaia di giovani senza lavoro, di precari, di lavoratori in cassa integrazione o gettati direttamente sulla strada, per i pensionati, per gli esodati, insomma per noi proletari?

Cosa è cambiato per i proletari in Francia con la cacciata dell’odiato Sarkozy e la nuova gestione di Hollande? La rielezione di Obama potrà frenare il dilagare della miseria per le famiglie americane?

La borghesia italiana si sta preparando alle elezioni e cercherà in tutti i modi di convincerci che possiamo essere noi a decidere del nostro futuro attraverso la scheda elettorale.

Prepariamoci anche noi discutendo insieme di tutto questo, cercando di capire la situazione che viviamo e quale strada percorrere per venirne fuori.

Riunioni pubbliche a:

Milano, sabato 15 dicembre ore 16.30-20.00, alla libreria Calusca, Via Conchetta 18.

Napoli, sabato 24 novembre ore 16.30-20.00, alla libreria Jamm, via San Giovanni Maggiore Pignatelli 32.

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Ilva, Alcoa, Carbosulcis … come possiamo difenderci dal collasso dell’economia?

I problemi che stanno vivendo i lavoratori di queste aziende sono gli stessi che stanno vivendo i lavoratori in altre situazioni meno note ma non per questo meno gravi e laceranti, dove migliaia di famiglie vengono gettate nella povertà.

- La chiusura delle fabbriche, la perdita di posti di lavoro, sono la conseguenza di cattiva gestione e menefreghismo dei padroni o la conseguenza di una crisi economica profonda e senza via di uscita che investe non solo l’Italia ma il mondo intero?

- Difendendo la propria azienda, rivendicandone la produttività e l’efficienza, non ci si pone in una posizione concorrenziale con altri settori proletari che caso mai vivono una situazione del tutto simile ma in un’azienda meno (o più) efficiente?

- Il diritto a una vita degna di questo nome può essere invocata subordinatamente all’efficienza della propria fabbrica o cedendo, come nel caso dell’Ilva, al ricatto di lavorare rischiando la salute propria e di un’intera popolazione pena la perdita del lavoro?

- Come possiamo difenderci? Quali armi abbiamo per costruire un rapporto di forza a favore dei lavoratori?

Discutiamone insieme alle prossime Riunioni Pubbliche della CCI che si terrànno a

Napoli, sabato 29 settembre dalle 16.30 alle 20.00, presso la libreria Jamm, via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 32

Milano, sabato 6 ottobre dalle ore 16.30 alle 20.00, presso la libreria Calusca, via Conchetta 18.

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Suicidi e sofferenze al lavoro: un crimine del capitalismo (dalle riunioni pubbliche del mese di marzo)

Il fenomeno dei suicidi sul posto di lavoro o comunque legati a questioni di lavoro si sono moltiplicati negli ultimi mesi, e non solo in Italia; anzi, in alcuni paesi e in alcune fabbriche, come la Telecom francese, il numero di lavoratori spinti al suicidio ha raggiunto un livello assolutamente inedito e clamoroso.

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Riunioni Pubbliche della CCI: Al suicidio e alla sofferenza sul posto di lavoro, una sola risposta: la solidarietà di classe

Qualche mese fa i media hanno parlato molto dei suicidi di dipendenti della France Telecom (33 in 18 mesi, quasi 2 al mese) e già due anni fa, sempre in Francia, ci sono stati vari casi alla Peugeot e alla Renault. Come abbiamo riportato nell’ultimo numero del nostro giornale anche in Italia negli ultimi mesi ci sono stati diversi casi di suicidio legati al lavoro, altri due suicidi ci sono stati appena 3 giorni fa a Pianura (Salvatore 58 anni, meccanico, dopo 15 anni di lavoro saltuario) ed a Nocera Inferiore (Ciro, 48 anni direttore del supermercato Iper Alvi di Nocera Superiore che sta per chiudere mettendo in mezzo alla strada 700 lavoratori).

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Una nuova riunione pubblica nella Repubblica dominicana: Crisi e decadenza del capitalismo

Lo scorso 25 giugno si è tenuta una riunione pubblica a Santiago, seconda città della Repubblica dominicana, organizzata dal Nucleo di discussione internazionalista della Repubblica dominicana (NDIRD). È la seconda volta che il nucleo organizza una riunione pubblica e che invita la CCI a fare la presentazione del tema che, questa volta, è stato: “Crisi e decadenza del capitalismo.
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Vita dell’organizzazione. A CHE SERVE IL NOSTRO INTERVENTO. Da una discussione sviluppatasi in una nostra riunione pubblica

In una recente riunione pubblica tenuta dalla nostra organizzazione, dedicata all’analisi delle prospettive che si aprivano per la lotta di classe dopo il gennaio scorso, una compagna che vi era intervenuta ci ha posto il quesito di quale ruolo concreto pensavamo di svolgere nella lotta di classe.
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Cos’è la classe operaia? (presentazione ad una riunione pubblica)

Perché si pone oggi questa questione?

Anzitutto, vi sono degli elementi legati all’attualità che mettono in evidenza la difficoltà a comprendere chiaramente in cosa consiste la classe operaia.

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Riunione pubblica della CCI in Perù. L’estensione del dibattito proletario nel continente americano

 

La CCI ha tenuto la sua prima riunione pubblica a Lima, in Perù, nell’ottobre scorso. E’ stato un avvenimento importante perché ha dato l’opportunità ad alcuni elementi che si avvicinano al progetto rivoluzionario di comprendere meglio le idee della Sinistra Comunista e di prendere contatto con la nostra organizzazione. In questo paese i sinceri militanti della causa proletaria hanno sopportato per decine di anni il peso terribile dello stalinismo, del maoismo (in particolare attraverso “Sendero Luminoso”), del trotzkismo, ecc. In questa regione del mondo che soffre della repressione brutale dello Stato capitalista e dell’isolamento dal resto del proletariato internazionale, era molto importante, per la classe operaia, che sorgesse una minoranza di militanti politici che cercassero di chiarirsi le idee sulla rivoluzione mondiale e sul comunismo.

 

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Dalle riunioni pubbliche della CCI. L’Emergenza rifiuti in Campania: un sintomo del degrado del capitalismo

Dopo tre mesi dallo scoppio dell’emergenza rifiuti la situazione in Campania continua ad essere critica. La città di Napoli è stata in parte ripulita, ma nella periferia esistono cumuli di rifiuti ormai in piena fermentazione da prima di Natale che continuano ad invadere le strade e le “soluzioni” del commissario De Gennaro non fanno che esasperare ancora di più la popolazione. Intanto le 7mila pseudo eco-balle sparse sul

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