Un dibattito internazionalista nella Repubblica Dominicana
Recentemente abbiamo tenuto due conferenze sul tema Socialismo e decadenza del capitalismo in due università del paese: Santiago de los Caballeros (seconda città del paese) e Santo Domingo (la capitale). Questi dibattiti sono stati possibili grazie alla volontà ed allo sforzo organizzativo di un nucleo di discussione internazionalista che ringraziamo calorosamente per il lavoro realizzato. Queste riunioni non hanno avuto niente di accademico. Come in occasione di una simile esperienza in una università del Brasile, sono state espresse delle inquietudini e delle preoccupazioni sul futuro che ci offre il capitalismo, sul modo di lottare per una nuova società che superi le contraddizioni in cui si trova immerso il sistema attuale, sulle forze sociali capaci di realizzare questo cambiamento...
Intervento della CCI in Brasile: Dibattito sulle prospettive della lotta di classe
Nel settembre scorso, la CCI ha presentato, davanti ad un uditorio di 170 studenti di un'università brasiliana, la propria analisi sulla situazione mondiale e sull’alternativa storica che si pone. I punti centrali della nostra relazione introduttiva sono stati: la guerra, la lotta di classe ed il ruolo delle elezioni. Qui di seguito facciamo un breve resoconto del dibattito sviluppatosi nella riunione.
Prima ancora vogliamo però sottolineare il modo con cui i partecipanti si sono posti rispetto alla nostra presentazione il cui contenuto non era per loro "consueto" poiché denunciava le elezioni come strumenti della borghesia e metteva in evidenza la prospettiva dello sviluppo della lotta di classe internazionale. Malgrado ciò, lungi dal provocare ostilità o scetticismo, le nostre analisi hanno suscitato al contrario un grande interesse e spesso anche un sostegno esplicito.
Da Riunione pubblica CCI: Perché l’umanità può contare solo sulla lotta della classe operaia? E come possiamo riconoscerla?
Se è vero che esistono tantissime contraddizioni e sofferenze nella società in cui viviamo, la soluzione all’insieme di queste contraddizioni non potrà venire da una serie di lotte parcellari e specifiche e/o da una iniziativa popolare, ma dalla risposta dell’unica classe che ha in mano le sorti dell’umanità, la classe operaia. E’ per questo che è della più grande importanza saper riconoscere e distinguere le lotte che si pongono da un punto di vista genuinamente di classe da quelle che viceversa, nonostante la buona fede di chi le promuove, si pongono sul piano dell’interclassismo e partono dall’accettazione dello status quo.
Volantino della CCI sulla mobilitazione degli studenti contro il Contratto di Primo Impiego (CPE)
Studenti, liceali, futuri disoccupati o futuri precari, operai al lavoro o senza lavoro
Stessa lotta contro il capitalismo!
Dall’inizio di febbraio, e malgrado la dispersione del periodo delle vacanze scolastiche, gli studenti, liceali della maggior parte delle grandi città del paese si sono mobilitati per esprimere la loro collera contro gli attacchi economici del governo e del padronato, contro il CPE (Contratto Prima Accesso al lavoro). E tutto ciò malgrado il black out dei media borghesi ed in particolare della televisione che, giorno dopo giorno, ha preferito focalizzare i suoi proiettori sulle sinistre “prodezze” della “gang dei barbari”. La collera degli studenti è legittima!
Riunione pubblica a Buenos Aires: a che sta la lotta di classe oggi?
Il 5 novembre scorso grazie al sostegno dei militanti del NCI d’Argentina, la CCI ha tenuto una riunione pubblica a Florencio Valera, periferia di Buenos Aires. Il tema era sull’evoluzione della lotta di classe a livello mondiale. Come alla precedente riunione pubblica di agosto, l’introduzione è stata volutamente breve per permettere alla discussione di svilupparsi il più possibile.
Riunione pubblica della CCI a Buenos Aires Un luogo di dibattito proletario
Pubblichiamo una sintesi della riunione pubblica che la CCI ha potuto tenere a Buenos Aires nell'agosto 2004 grazie al NCI (Nucleo di Comunisti Internazionalisti) d'Argentina di cui abbiamo pubblicato parecchi contributi nella nostra stampa. Malgrado le loro deboli forze e le condizioni estremamente difficili in cui si trovano, questi compagni si sono implicati attivamente nel dibattito per difendere le posizioni di base del campo proletario.