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economia italiana

Briciole di pane

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Perdita di controllo e tentativo di recupero da parte della borghesia sulla situazione politica italiana

1. Le difficoltà della borghesia italiana di fronte alla pandemia e alla decomposizione

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Le conseguenze della crisi economica sulla classe operaia italiana

Il mondo della politica si mostra ogni giorno più litigioso. Un giorno è la plastic tax, un altro il meccanismo europeo detto salva-stati, i vari partiti politici non esitano a usare i loro contrasti per confonderci le idee e distrarci dai problemi reali che vivono i proletari. Ognuno di loro ha la pretesa di parlare a nome del “popolo” italiano, e quindi anche dei lavoratori.

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IMU e IVA: due gocce nel mare in tempesta della crisi economica

Il 27 settembre migliaia di cittadini del Bahrein, appartenenti alle classi sfruttate, sono scesi in piazza a manifestare per la democrazia. Manifestare per la democrazia? Si illudono di cambiare la loro situazione con la democrazia!

Noi viviamo in Italia e non sappiamo nulla di ciò che succede in Bahrein, a meno che non si usi internet e si cerchino notizie particolari. Ma le nostre tv non ci nascondono solo il Bahrein: ci solo le lotte degli studenti in Cile, degli insegnanti in Messico e Spagna, dei disoccupati in Brasile e chissà in quanti altri posti. Lotte di lavoratori, di proletari.

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Elezioni politiche... Se Monti è il meglio che ci potevano dare, non possiamo aspettarci più nulla! Come possiamo reagire?

E’ passato poco più di un anno dall’avvento del governo Monti e tutti ci ricordiamo il sospiro di sollievo che, anche tra i più avvertiti, si è tirato per la messa al bando di Berlusconi e di quell’accozzaglia di cialtroni che componevano il suo governo. Quel sospiro è durato fin troppo poco perché, come tutti ci ricordiamo, in nome del raddrizzamento dell’Italia e dello spread che continuava a salire, il nuovo governo Monti ha dimostrato di non essere affatto imbarazzato per il fatto che tutti lo chiamavano “governo tecnico” ed ha cominciato a sparare nel mucchio con degli attacchi che non si erano ancora visti fino a quel momento e che andavano ad aggiungersi a quelli che avevano già prodotto i vari governi precedenti, di destra e di “sinistra”

Andamento del debito pubblico italiano dal 1999 ad oggi

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1. Crisi economica

La fase attuale della crisi economica si è ormai installata nel cuore del capitalismo e sta minando alle basi quella che era stata la culla dello stesso capitalismo, l’Europa. In questo quadro l’Italia si trova in una posizione particolarmente fragile e, nonostante le misure draconiane che sono state finora prese, si registra un debito consolidato di quasi 2000 miliardi di euro, con una tendenza continua a crescere!
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Rapporto sull’Italia 2012

Questo testo costituisce il rapporto che periodicamente la nostra organizzazione produce sulla situazione dei vari paesi in cui è presente, nel caso specifico l’Italia, ed ha come obiettivo quello di creare una base di discussione, anzitutto all’interno dell’organizzazione, ma anche all’esterno tra i contatti, i lettori in genere, per favorire un più efficace orientamento dell’attività e della presenza politica all’interno della classe operaia.
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Di fronte ad un mondo di terrore e miseria, il futuro appartiene alla lotta di classe!

In Siria, nel Mali e in altri numerosi punti caldi, i civili continuano ad essere ostaggi e vittime di sanguinarie guerre imperialiste. Ovunque il terrore capitalista impone il suo ordine nel sangue e la miseria. Questa estate, mentre in Francia gli sbirri del governo socialista cacciavano brutalmente i Rom, la polizia dell’ANC in Sudafrica sparava sui minatori. Dappertutto il capitale in fallimento semina barbarie! Nessuno paese viene risparmiato dalla crisi economica che fa esplodere la disoccupazione.

 

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Monti: un governo di lacrime e sangue. Ma servirà a qualcosa?

Ormai la crisi economica non è più soltanto un argomento importante di discussione. La crisi è diventata qualcosa che si vive e si patisce ogni giorno, con i licenziamenti e la mancanza di lavoro per i giovani, con l’aumento di qualunque genere di prima necessità e la riduzione al lumicino degli ammortizzatori sociali, con un governo che sforna una legge dopo l’altra per togliere il pane di bocca a famiglie già allo stremo e con il controcanto di partiti e sindacati che fanno finta di fare opposizione per giustificare la propria esistenza ma che, alla fine, fanno passare qualunque porcheria.

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Manovra finanziaria: un salasso da capogiro che servirà solo a peggiorare la situazione

Da anni ormai c’eravamo abituati a temere il momento del varo della legge di bilancio dello Stato (“La finanziaria”), perché da anni ormai queste finanziarie significano sacrifici per i lavoratori, ma quello che sta succedendo da luglio è una novità assoluta: sotto i colpi della tempesta finanziaria internazionale le manovre economiche ormai vengono varate a ripetizione, e tutte hanno sempre lo stesso carattere di dissanguamento dei lavoratori. Tra luglio e settembre sono state varate due manovre finanziarie che si proiettano al 2014, anno in cui viene promesso il pareggio di bilancio, e che superano i 60 miliardi di euro
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Ma quali sono le alternative che ci propongono le sinistre per risolvere la questione del debito?

La maggioranza ha tirato un sospiro di sollievo dopo il voto di fiducia dato alla nuova manovra per aver allentato finalmente la pressione dei mercati, della UE e del presidente Napolitano. Ma sembrerebbe che anche l’opposizione parlamentare, nonostante le polemiche di facciata, abbia tratto vantaggio dal passaggio secco di questa manovra.

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