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Terrorismo

Briciole di pane

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La barbarie capitalista è scatenata! Una sola uscita: la lotta di classe!

Il sanguinoso attentato al municipio di Mosca del 22 marzo, il freddo cinismo di Putin in Ucraina, l'estremismo criminale del governo Netanyahu che massacra in massa e affama i civili ... tutto ciò conferma che il sistema capitalista è in fallimento, che la società borghese è effettivamente risucchiata in un vortice di distruzione e caos generalizzato. E questo processo non può che accelerare, come ci anticipa la spaventosa disintegrazione del Medio Oriente, dove il rischio di uno scontro catastrofico diretto tra due potenze regionali, Israele e Iran, è immenso.

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I frutti amari della “guerra al terrorismo”

In occasione del 20° “anniversario” degli attentati dell’11 settembre a New York, vogliamo ricordare ai nostri lettori il nostro articolo principale sul tema, A New York e dovunque nel mondo il capitalismo semina la morte, pubblicato su Rivoluzione Internazionale n. 122[1]. L’articolo denuncia il massacro di migliaia di civili, soprattutto proletari, come un atto di guerra imperialista, ma allo stesso tempo denuncia le lacrime ipocrite versate dalla classe dominante.

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Tensioni Imperialiste: il terrorismo conduce gli operai nelle braccia dello Stato

Nel settembre del 1867, un gruppo di Feniani (nazionalisti irlandesi), membri dell’Irish Republican Brotherhood (Fratellanza repubblicana irlandese), fece saltare il muro della prigione di Clerkenwell a Londra per cercare di liberare un membro dell’organizzazione.

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Polemica col PCI: L’ISIS, un avatar decomposto della lotta di liberazione nazionale!

Nel numero n.519 (marzo-aprile-maggio2016), Le Prolétaire, organo di stampa del Partito Comunista Internazionale (PCI) fa una critica del nostro articolo: Attentati a Parigi, abbasso il terrorismo! Abbasso la guerra! Abbasso il capitalismo![1]

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Attentati in Francia, Germania Stati Uniti... Il Capitalismo porta con sé il terrore come le nuvole portano tempesta

Giugno e luglio 2016 rimarranno nella nostra memoria come mesi sanguinosi, per aver fatto precipitare l’Occidente nella paura. Il 12 giugno, 49 persone sono state uccise in un locale gay a Orlando, in Florida. Il giorno successivo, il 13, un poliziotto e la sua ragazza sono stati assassinati nei pressi di Parigi da un uomo che aveva promesso fedeltà allo Stato Islamico (ISIS, Daesh). Il 14 luglio un uomo si lancia alla guida di un camion in mezzo alla folla a Nizza, uccidendo 84 persone, tra cui diversi bambini e causando più di 330 feriti. L'attentato viene rivendicato dall'ISIS.

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Attentati a Parigi: abbasso il terrorismo! abbasso la guerra! abbasso il capitalismo!

Una volontà di fare il massimo di morti. Una carneficina. Venerdì 13 novembre Parigi e la sua periferia sono state il teatro macabro di atti sanguinari commessi da un pugno di terroristi imbottiti di esplosivi e armi da guerra. Il loro bersaglio? Tutti i "pervertiti" dallo "stile di vita occidentale"[1], e in modo particolare i giovani[2].

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Dietro la bomba di Brindisi c’è tutta la barbarie di questo sistema in agonia

La bomba alla scuola di Brindisi rappresenta un nuovo esempio della barbarie in cui sta sprofondando questa società: una ragazza di sedici anni uccisa mentre entra a scuola, altre cinque ferite, senza nessun motivo apparente. A due settimane dallo scoppio restano ancora in piedi tutte le ipotesi avanzate dagli investigatori: il gesto di un folle che avesse qualche motivo di rancore verso la scuola, la mafia per lanciare un qualche messaggio allo Stato, uno scontro interno alle diverse fazioni mafiose, il terrorismo politico; a queste ipotesi ne aggiungiamo una noi: l’intervento di quelle forze cosiddette “oscure”, che negli anni ’70 hanno dato luogo a una serie di stragi che sono passate sotto il termine di “strategia della tensione”; il clima sociale che stiamo vivendo, anche se non mostra le stesse mobilitazioni di massa, può ben lasciar pensare a una riedizione di quella strategia
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Gaza: la solidarietà con le vittime della guerra, è la lotta di classe contro tutti gli sfruttatori

Pubblichiamo qui di seguito la traduzione della presa di posizione sui massacri in Medio Oriente e nella striscia di Gaza apparsa sul nostro sito Internet in inglese il 31/12/2008. In seguito gli avvenimenti sono evoluti nello stesso senso della nostra denuncia: uso sistematico di un terrore brutale contro la popolazione bombardata da terra, da mare e dal cielo e entrata delle truppe israeliane a Gaza dalla sera del 3 gennaio.
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Massacro di Mumbai: le tensioni crescenti tra India e Pakistan alimentano le atrocità terroristiche

Il terribile attacco alla gente di Mumbai, all’ospedale, al caffè e all’hotel, al centro ebraico e a chi per caso attendeva in una stazione ferroviaria, è stato subito sottolineato nel mondo come “l’11 settembre dell’India”.

Da quando gli Usa hanno usato le atrocità dell’11 settembre per giustificare la propria barbarie militare in Afghanistan e Iraq, questo paragone ha un preciso significato: contiene la minaccia implicita che lo status di vittima dell’India sarà usato per giustificare una maggiore pressione, o per rinnovare il conflitto, contro il Pakistan.

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Recrudescenza di attentati nel mondo. La follia omicida del capitalismo

L’estate che si è appena chiusa da qualche giorno ha segnato un’accelerazione incredibile del processo di degradazione del sistema sociale, politico ed economico in cui viviamo. In particolare lo sviluppo della barbarie ha fatto passi da gigante attraverso i vari attentati che hanno insanguinato le strade e le piazze di tanti paesi come Afghanistan, Iraq, Pakistan, Turchia, Cina, India, Algeria, Libano … con
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