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Terrorismo

Briciole di pane

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La “guerra al terrorismo” dietro la legge marziale in Pakistan

In Pakistan è stata proclamata la legge marziale, punto culminante di tutti i conflitti che si sono succeduti all’interno dello Stato dall’estate scorsa. Questa misura sembra sia stata resa urgente dal timore che l’Alta Corte, il mese scorso, potesse dichiarare Musharraf ineleggibile come presidente, tanto che costui ha finito per sostituire il Capo della Giustizia con uno dei suoi uomini, cosa che aveva già tentato di fare in agosto, ma senza successo, quando fece marcia indietro sulla dichiarazione dello stato d’emergenza. Questa sospensione della Costituzione contrasta con tutta la propaganda portata avanti a proposito del “muoversi verso la democrazia e delle regole civili” e porrà Benazir Bhutto in una situazione difficile al suo ritorno da Dubai.
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Attentati in Algeria: gli scontri imperialisti generano la barbarie

Si sarebbe potuto credere all’orrore riservato al Medio Oriente, all’Iraq o alla Palestina, senza dimenticare i genocidi quotidiani dell’Africa nera o del sud del Caucaso. Ma no! La realtà del capitalismo è sempre peggio di quanto si possa immaginare. Il Maghreb è venuto a ricordarci che non bisognava dimenticarsi di lui. Anche lì, la barbarie imperversa quotidianamente. Spesso passato volontariamente sotto silenzio dai mezzi di comunicazione, la «guerra civile» in Algeria ha fatto all’incirca più di 150 mila morti durante gli anni ’90. Ma in questa primavera soleggiata, la barbara realtà del capitalismo è tornata drammaticamente in primo piano.

 

 

 

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Il terrorismo è un’arma di guerra della borghesia

Per tre settimane in luglio il mondo ha tremato di fronte ad un’ondata di attentati omicidi di una frequenza senza precedenti, da Londra a Sharm el-Sheikh e in Turchia. A questi si aggiungono le bombe che esplodono quotidianamente in Irak, in Afghanistan, nel Libano o nel Bangladesh. Gli Stai ed i loro governi vogliono farci credere che loro combattono il terrorismo e che sono capaci di proteggere le popolazioni dagli attentati. Quale menzogna!

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‘Dirigenti del mondo’, ‘terroristi internazionali’: sono tutti responsabili del massacro dei lavoratori!

Chi sono le prime vittime degli attentati terroristici nel centro di Londra il 7 luglio 2005? Come a New York nel 2001 ed a Madrid nel 2004, le bombe miravano deliberatamente agli operai, alle persone che si ammucchiano nelle metropolitane e negli autobus per andare al lavoro. Al Qaeda che rivendica la responsabilità di questi massacri, dice che ha voluto vendicare "i massacri perpetrati in Iraq dall'esercito britannico”. Ma il macello senza fine che subisce la popolazione irachena, non è colpa della classe lavoratrice della Gran Bretagna; sono le classi dominanti della Gran Bretagna, dell'America ad essere responsabili
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Massacro in Ossezia: No al terrore di Stato! No al terrorismo nazionalista! Per la solidarietà di classe!

La morte di 340 persone nella città di Beslan, nell’Ossezia del nord, la metà delle quali bambini, non può non provocare indignazione, orrore e ripulsione. Come gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, questo è un crimine di guerra le cui vittime sono, come sempre, i membri più indifesi della società civile.
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Attacchi terroristici a Madrid: un atto della guerra capitalista

Duecento morti e più di 1500 feriti, quattro treni distrutti, corpi umani così terribilmente straziati che possono essere riconosciuti solo con l’analisi del DNA- questo è il bilancio terribile dell’attacco terroristico del cosiddetto “Treno della morte” che violentemente ha scosso il mattino dell’11 marzo a Madrid.
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Il terrorismo: sempre più un’arma del terrore statale contro i lavoratori

1. La manifestazione nazionale a Roma contro la modifica dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori viene oscurata dall’agguato mortale contro il prof. Marco Biagi, consulente del governo su questioni di diritto del lavoro, avvenuto due giorni prima ad opera di una sedicente organizzazione comunista combattente;
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