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Briciole di pane

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Il capitalismo minaccia l’umanità: la rivoluzione mondiale è la sola soluzione realista

La nostra organizzazione, la Corrente Comunista Internazionale, è stata fondata nel gennaio 1975, poco più di mezzo secolo fa. Da quella data, il mondo ha subito grandi sconvolgimenti e spetta a noi presentare al proletariato un bilancio di questo periodo per poter identificare le prospettive che ora si presentano all'umanità. Queste prospettive sono particolarmente desolanti.

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Contro tutte le bandiere nazionali!

Coloro che hanno preso parte alle manifestazioni contro i richiedenti asilo e i rifugiati in Gran Bretagna, nella stupida convinzione che sia colpa degli "stranieri" tutto ciò che va male, dai tagli al welfare alla messa in pericolo dei bambini, si sono presentati come veri patrioti sventolando l'Union Jack e la Croce di San Giorgio. La bandiera dell'Inghilterra, in particolare, addobba i lampioni o viene dipinta su muri e rotatorie. Il significato è chiaro: alcuni di noi hanno il diritto di vivere qui, gli stranieri e/o i "clandestini" dovrebbero andarsene.

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Corea del Sud, Serbia, Turchia… I lavoratori non devono farsi implicare in mobilitazioni per la difesa della democrazia

Dall’inizio dell’anno assistiamo, a livello internazionale, ad una recrudescenza spettacolare di manifestazioni con motivazioni spesso politiche. Questi movimenti, non visti da parecchio tempo, sono l’indubbio segno di crisi politiche, sociali, generali in diversi paesi: Corea del Sud, Turchia, Israele, Serbia e, recentemente, Stati Uniti. Dovremmo forse rallegrarci di vedere questi avvenimenti svolgersi ai quattro angoli del mondo?

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Di fronte alla militarizzazione e alle guerre opponiamo la lotta di classe!

Che siano “autoritari” o “democratici” tutti gli Stati in concorrenza fra loro e i loro dirigenti cercano dappertutto di imporre sacrifici ai proletari in nome della “indispensabile economia di guerra”.

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Lo sconvolgimento delle alleanze porta ad un inasprimento della guerra di ciascuno contro tutti

Mentre la NATO sulla homepage del suo sito web dichiara: “La NATO condanna con la massima fermezza la guerra che la Russia sta conducendo contro l’Ucraina. L’Alleanza rimane risolutamente impegnata a sostenere l’Ucraina e quindi ad aiutarla a esercitare il suo diritto fondamentale all’autodifesa”, Trump umilia e maltratta il presidente ucraino in pubblico di fronte ai media di tutto il mondo, additandolo anche come responsabile della barbarie in Ucraina, mentre rinnova i legami e avvia negoziati con la Russia di Putin.

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Che mondo dovremo affrontare?

Le immagini di Zelensky, umiliato da Trump nella Sala Ovale della Casa Bianca, deriso per la sua divisa senza cravatta, invitato a ringraziare e poi di tacere, hanno sollevato un’ondata di indignazione in tutto il mondo.

Che i rapporti tra la grande borghesia siano fatti di dominio, di schiacciamento e di intimidazione non ci sorprende. Solo, di solito, riservano la loro morale da gangster per le quinte, lontano dalle telecamere e dalle orecchie indiscrete, invece Trump ne dà spettacolo a tutti.

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Trump 2.0: un nuovo passo nel caos capitalista

Nei primi articoli scritti nei primi giorni della seconda presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti, la CCI ha già spiegato che il pericoloso caos che ha scatenato nel mondo da quando si è insediato alla Casa Bianca non è un'aberrazione individuale in un sistema altrimenti stabile, ma l'espressione del collasso del sistema capitalista nel suo complesso e della sua maggiore potenza. L'imprevedibile gangsterismo dell'amministrazione Trump riflette un ordine sociale in rovina.

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Le radici storiche della “rottura” nella dinamica della lotta di classe a partire dal 2022 (parte 2)

Il contesto di un proletariato imbattuto

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Un dibattito necessario per la chiarificazione delle posizioni e dei principi

Il 23 novembre, la Tendenza Comunista Internazionale (TCI) ha tenuto un incontro pubblico a Parigi sul tema: “Di fronte all'ascesa delle guerre e degli scontri nazionalisti, l'unica prospettiva è la lotta di classe internazionalista!”

Oltre alla TCI, hanno partecipato a questo incontro militanti del Partito Comunista Internazionale, Le Prolétaire (PCI), della Corrente Comunista Internazionale (CCI), un rappresentante del Gruppo Internazionale della Sinistra Comunista (GIGC) e diversi simpatizzanti di queste diverse organizzazioni.

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Un dibattito internazionale per comprendere la situazione mondiale e prepararsi al futuro

Il 16 novembre, la CCI ha tenuto una Riunione pubblica online sul tema "Le implicazioni mondiali delle elezioni americane".

Oltre ai militanti della CCI, hanno partecipato alla discussione diverse decine di persone provenienti da quattro continenti e da circa quindici paesi. La traduzione simultanea in inglese, spagnolo e francese ha permesso a tutti di seguire le discussioni, durate poco più di tre ore.

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