Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario

Il BIPR è stato fondato nel 1979 dopo lo scioglimento (che i suoi membri hanno architettato) delle Conferenze della Sinistra Comunista, nelle quali anche la CCI ha giocato un ruolo importante. Dei suoi due gruppi fondatori, uno (Battaglia Comunista) proviene dalla scissione del 1952 del Parito Comunista Internazionalista. Il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario, originalmente costituito nel 1984 dalla Communist Workers Organisation (in GB) e dal Partito Comunista Internazionalista (Battaglia Comunista) in Italia: questa organizzazione ha la sua origine in una scissione, avvenuta nel 1952, del Partito Comunista Internazionalista fondato in Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale).

La verità è rivoluzionaria. Per una storia veritiera della Sinistra comunista (Corrispondenza con la TCI)

Lo scorso dicembre, la CCI ha scritto alla TCI chiedendo di pubblicare la correzione di gravi falsificazioni sulla nostra organizzazione presenti sul sito web della TCI all’interno di un articolo intitolato “Sul quarantacinquesimo anniversario della fondazione della CWO[1]”.

La CCI non avrebbe richiesto tali rettifiche a un gruppo borghese. Non ci aspettiamo altro che bugie da quella parte, e denunciamo semplicemente tali calunnie come il marchio della classe nemica.

Cinquant'anni fa, maggio 68: La difficile evoluzione dell'ambiente politico proletario (parte 2)

Nella prima parte di quest’articolo abbiamo esaminato alcuni degli sviluppi più importanti dell'ambiente proletario internazionale dopo gli eventi del 68 maggio in Francia. Abbiamo notato che, mentre la rinascita della lotta di classe ha dato un impulso significativo alla rinascita del movimento politico proletario, e quindi al raggruppamento delle sue forze, questa dinamica ha cominciato ad incontrare difficoltà all'inizio degli anni '80. Riprendiamo la storia da questo punto.

Replica al BIPR: LA NATURA DELLA GUERRA IMPERIALISTA

Il BIPR ha risposto, nella International Communist Review n.l3, al nostro articolo di polemica "La concezione del BIPR sulla decadenza del capitalismo", apparso sul n.79 della nostra Revue Internationale.

Nella misura in cui questa risposta espone chiaramente le tesi del BIPR, essa costituisce un contributo al necessario dibattito che deve esistere fra le organizzazioni della Sinistra Comunista, che hanno una responsabilità decisiva nella costruzione del partito comunista del proletariato.

Il dibattito fra il BIPR e la CCI si situa all’interno del quadro della Sinistra Comunista:

·         non é un dibattito accademico e astratto, ma una polemica militante, il cui scopo é di arrivare a stabilire posizioni chiare, libere da ogni ambiguità o concessione all'ideologia dominante, in particolare sulle questioni della natura della guerra imperialista e delle condizioni fondamentali per la rivoluzione comunista;

·         é un dibattito fra sostenitori dell'analisi della decadenza del capitalismo: dall'inizio del secolo il sistema é entrato in una crisi permanente che minaccia sempre di più la sopravvivenza stessa dell'umanità e del pianeta.

All'interno di questo quadro comune di posizioni, la risposta del BIPR insiste sulla sua visione della guerra imperialista come mezzo di svalorizzazione del capitale e per la ripresa del ciclo di accumulazione, giustificando la sua posizione su una spiegazione della crisi storica del capitalismo basata sulla caduta tendenziale del saggio del profitto. La nostra risposta verterà pertanto su questi due punti fondamentali

Dibattito: all'origine della CCI e del BIPR, II parte. La formazione del Partito Comunista Internazionalista

Per i comunisti lo studio della storia del movimento operaio e delle sue organizzazioni non corrisponde affatto ad una curiosità di tipo accademico. E' al contrario un mezzo indispensabile per permettere loro di fondare su solide basi il loro programma, di orientarsi nella situazione presente e stabilire in modo chiaro le prospettive per l'avvenire. In particolare, l'esame delle esperienze passate della classe operaia deve permettere di verificare la validità delle posizioni che sono state allora difese dalle organizzazioni politiche e tirarne le lezioni. I rivoluzionari di un'epoca non si pongono come giudici dei loro antenati. Ma devono essere in grado di mettere in evidenza le posizioni giuste come gli errori delle organizzazioni del passato, e devono saper riconoscere il momento in cui una posizione corretta in un certo contesto storico diviene caduca quando le condizioni storiche cambiano. In mancanza di ciò, incontrano grandi difficoltà ad assumere le loro responsabilità, condannati a ripetere gli errori del passato oppure a mantenere una posizione anacronistica.

Dibattito con il BIPR: il metodo marxista e l'appello della CCI sulla guerra nella ex Jugoslavia

Dopo qualche segno di riconoscimento e di dibattito tra i gruppi della Sinistra Comunista nel corso di questi ultimi anni, compresa una riunione pubblica in comune sulla Rivoluzione russa tra il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario (BIPR) e la CCI in Gran Bretagna, la guerra nei Balcani ingaggiata dalla Nato, rappresentava un test per valutare la capacità di questi gruppi ad assumere una difesa comune dell’internazionalismo proletario quanto più larga e più forte possibile. Malauguratamente i gruppi hanno rifiutato un appello della CCI per una dichiarazione comune contro la carneficine imperialista nella ex-Jugoslavia. Abbiamo già fatto un primo bilancio delle reazioni seguite a questo appello nella nostra Revue Internationale n. 97.

In questo articolo risponderemo brevemente all’idea avanzata dal BIPR secondo la quale il metodo politico della CCI, supposto essere “idealista”, giustificava un tale rifiuto.

Dibattito con il BIPR: la visione marxista e quella opportunista nella politica di costruzione del partito

Negli ultimi mesi sono apparsi sulla stampa del BIPR articoli riguardanti la necessità del raggruppamento tra forze rivoluzionarie in vista della costruzione del partito comunista mondiale del futuro. Uno di questi, I rivoluzionari, gli internazionalisti di fronte alle prospettive di guerra e alla condizione del proletariato, è un documento maturato in seguito alla guerra in Kosovo dell’anno scorso.

Lettera di un compagno al BIPR

Questa lettera è stata scritta da un nostro simpatizzante al BIPR, in seguito alla lettura dei vari documenti prodotti dalla CCI, dal BIPR, dalla FICCI e dal “Circulo”. La CCI sostiene questa presa di posizione del compagno non tanto perché esprime un accordo con il metodo della CCI, ma soprattutto perché esprime in maniera attiva una difesa dei principi di comportamento all’interno della classe operaia e, facendo appello alla tradizione ed alla serietà politica del BIPR, esprime una difesa di questa stessa organizzazione.

Ai compagni del BIPR.

Gli avvenimenti delle periferie francesi mettono a dura prova la vocazione del BIPR ad essere “partito”

Gli scontri che sono scoppiati in Francia tra la fine di ottobre e per tutta una buona metà del mese di novembre scorso sono stati senza dubbio, indipendentemente dal giudizio che si possa dare su di loro, un evento di primo piano sullo scenario mondiale. La nostra organizzazione ha già preso posizione tramite un volantino del 9/11/2005 e un articolo del 17/11 mettendo in evidenza come:

Polemica col BIPR: una politica opportunista di raggruppamento che porta solo ad insuccessi

Nel precedente articolo di questa serie ("Il Nucleo Comunista Internacional, uno sforzo di presa di coscienza del proletariato in Argentina", Révue Internationale n.120) abbiamo descritto la traiettoria di un piccolo nucleo di elementi rivoluzionari in Argentina raggruppati nel "Nucleo Comunista Internacional" (NCI).

 

Corrispondenza Apertura al confronto politico e fermezza nella difesa dei principi di classe

La lettera del compagno del gruppo "La Scintilla" che pubblichiamo qui di seguito pone al centro un problema che sempre più spesso ci viene posto da molti compagni, e cioè la lotta contro la dispersione delle energie rivoluzionarie, sulla base di un confronto serio e approfondito. Nella risposta, che abbiamo indirizzato a tutti i compagni del gruppo, oltre a sostenere pienamente la necessità di un lavoro su questo piano e più in generale per la costruzione del futuro partito (facendo riferimento alla politica che la CCI ha da sempre condotto su questo piano), ci è sembrato importante chiarire come le nostre recenti prese di posizioni sull’atteggiamento e le posizioni assunte dal BIPR (tutte pubblicate sul nostro sito web), a cui il compagno fa riferimento, siano coerenti ed assolutamente necessarie per un reale lavoro verso la costruzione del partito, che non può prescindere dalla lotta contro l’opportunismo e contro comportamenti propri della classe dominante e dunque inaccettabili all’interno del movimento operaio. L’"asprezza" dei testi a cui evidentemente il compagno fa riferimento, non è quindi dovuta alla volontà di "voler rimarcare a tutti i costi la più minima differenza", pratica che come giustamente pensa il compagno va rigettata, ma alla necessità di difendere i metodi ed i principi proletari senza i quali nessun futuro partito rivoluzionario sarà possibile e dunque nessuna rivoluzione proletaria potrà essere vittoriosa.

Lettera della CCI al BIPR

Parigi, 1 ottobre 2004

Compagni

In primo luogo, salutiamo la tenuta di una riunione pubblica del Bipr a Parigi, il 2 ottobre, così come abbiamo salutato qualche mese fa le riunioni pubbliche della vostra organizzazione a Berlino. Non si tratta da parte nostra, come sapete, di un atteggiamento di circostanza: da molti anni, soprattutto in occasione di avvenimenti importanti della situazione mondiale, vi abbiamo fatto proposte affinché possano esprimersi nel modo più esteso possibile le posizioni della vostra organizzazione, offrendovi la nostra ospitalità nelle città dove abbiamo delle sezioni. È per lo stesso motivo che, dopo aver saputo della tenuta della vostra riunione pubblica, abbiamo informato i nostri simpatizzanti.
Su questo soggetto, vogliamo fare una serie di osservazioni:

Riunione Pubblica del BIPR a Parigi (I parte)

Il BIPR preso in ostaggio da teppisti
Sabato 2 ottobre si è tenuta a Parigi una riunione pubblica del BIPR(1) sul tema "Perché la guerra in Iraq?". La CCI ha salutato questa iniziativa del BIPR, proprio come aveva salutato la tenuta delle sue riunioni pubbliche a Berlino di cui abbiamo pubblicato il resoconto nella nostra stampa (vedi Révue Internationale n°349 e 350). Tuttavia questa riunione del BIPR a Parigi presentava una singolarità rispetto a quelle che si sono tenute in Germania: è stata decisa ed organizzata su suggerimento e con il sostegno politico e materiale di un gruppo parassitario che si è auto-proclamato "Frazione Interna della CCI" (FICCI) che ne ha fatto una clamorosa pubblicità.

Presentazione della Dichiarazione del Nucleo Comunista Internacional (NCI) del 27 ottobre 2004

Pubblichiamo qui di seguito una Dichiarazione del “Nucleo Comunista Internacional” (NCI) d’Argentina nella quale questo prende posizione sulle tre dichiarazioni del “Circulo de Comunistas Internacionalistas” che costituiscono un violento attacco contro la CCI (). Come si può leggere in questo testo “Il NCI dichiara solennemente che il contenuto di queste dichiarazioni (del “Circulo”) è una sequela di menzogne e di calunnie vergognose lanciate contro la CCI”. Nella misura in cui questo “Circulo” si presenta sul suo sito web come il “continuatore del NCI”, andiamo a vedere brevemente quale legame esiste realmente tra l’uno e l’altro.

Quale legame tra il “Circulo” e il NCI?

Riunione pubblica del BIPR a Parigi. Il vuoto politico e l'assenza di metodo del BIPR

Nella prima parte di questo articolo dedicato alla riunione pubblica del BIPR (Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario) che si è tenuta a Parigi il 2 ottobre sul tema "Perché la guerra in Iraq?", e che i nostri lettori possono consultare sul nostro sito Internet, abbiamo messo in evidenza come la politica di raggruppamento senza principio del BIPR ha portato questa organizzazione della Sinistra comunista a lasciarsi prendere in ostaggio da un gruppo parassitario (auto-proclamatosi "Frazione Interna della CCI") (). In questa seconda parte dell’articolo, rendiamo conto del dibattito che si è svolto sulla questione della guerra in Iraq.

Un dibattito tra rivoluzionari a Berlino: le cause della guerra imperialista

Nel numero scorso del giornale abbiamo pubblicato un articolo di bilancio della prima riunione che il BIPR (Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario) ha tenuto a Berlino all’inizio di quest’anno che aveva come tema la situazione della lotta di classe. Come già annunciato, pubblichiamo qui un articolo sulla seconda riunione del BIPR, alla quale ha partecipato la CCI, tenutasi sempre a Berlino a metà maggio dove è stato affrontato il tema della guerra imperialista. Se abbiamo ritenuto necessario dare un tale spazio per raccogliere i vari elementi scambiati tra la nostra organizzazione ed il BIPR nel corso di questa discussione, è per l’importanza che questi hanno e per l’utilità che possono avere per chi è interessato a conoscere meglio ciò che unisce e ciò che distingue le due principali organizzazioni della Sinistra Comunista su di una questione di fondo come la guerra.

Riunione pubblica del BIPR a Berlino: per il dibattito aperto tra i rivoluzionari

All’inizio di quest’anno il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario (BIPR) ha iniziato una serie di riunioni pubbliche a Berlino, iniziativa che salutiamo. La prima riunione, che trattava della lotta di classe, ha avuto luogo a metà febbraio; la seconda, a metà maggio, aveva come tema le cause della guerra imperialista. In questo articolo parleremo della prima delle due riunioni, mentre nel prossimo numero ci sarà un articolo sul dibattito sviluppato nella seconda riunione.

Rivolte “popolari” in Argentina: Solo l'affermazione del proletariato sul suo terreno di classe può fare arretrare la borgh

Gli avvenimenti che si sono svolti in Argentina da dicembre 2001 a febbraio 2002 hanno suscitato un grande interesse tra gli elementi politicizzati del mondo intero. Discussioni e riflessioni hanno avuto luogo un po’ dovunque tra gli operai combattivi sul posto di lavoro. Certi gruppi trotzkisti hanno parlato finanche di “inizio della rivoluzione”.

Nel campo della Sinistra comunista, il BIPR ha dedicato numerosi articoli a questi avvenimenti e ha affermato, in una dichiarazione che: “In Argentina, i danni dovuti alla crisi economica hanno messo in moto un proletariato forte e determinato sul terreno della lotta e dell'auto-organizzazione, proprio ad esprimere una rottura di classe” (1)


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