Spagna 1936

Aprile 1939: fine della guerra di Spagna e prologo della seconda Guerra Mondiale

Ottanta anni fa si poneva fine a uno dei fatti più importanti del 20° secolo: la guerra di Spagna. Questo avvenimento, di grande rilevanza, fu al centro della situazione mondiale nel decennio del 1930. E fu al centro dell’attualità politica internazionale per molti anni. Costituì una prova decisiva per tutte le tendenze politiche che si consideravano proletarie e rivoluzionarie. Per esempio, fu in Spagna che si poté vedere lo stalinismo in azione, per la prima volta fuori dall’URSS, nel suo ruolo di carnefice del proletariato.

Gli anarchici e la guerra, (II parte): La partecipazione degli anarchici alla Seconda Guerra mondiale

Alla vigilia della Seconda Guerra mondiale, dopo la sconfitta dell’ondata rivoluzionaria degli anni venti e con la rivoluzione russa agonizzante a causa del suo isolamento e dell’attacco mortale portato dalla borghesia mondiale e dallo stalinismo, la controrivoluzione e lo schiacciamento del proletariato mondiale trionfano. In questo contesto l’anarchismo conosce un passo fatidico nella sua evoluzione.

Piombo, mitraglia, prigione: così risponde il Fronte popolare agli operai di Barcellona che osano resistere all'attacco capit.

Il 4 maggio 2007 e i giorni seguenti si commemora il 70° anniversario dei tragici avvenimenti del maggio 1937 in cui il governo della Repubblica – con la complicità diretta dei dirigenti della CNT e del POUM (1) – hanno massacrato gli operai di Barcellona che si erano sollevati, esasperati da uno sfruttamento brutale accresciuto dallo “sforzo” di guerra. Noi pensiamo che un grande dibattito sia oggi indispensabile per tirare le lezioni di questi avvenimenti e per fornire dei contributi; riproduciamo qui di seguito l’articolo d’intervento che i nostri predecessori, la Sinistra Comunista d’Italia e del Belgio, avevano pubblicato in questa occasione nella rivista Bilan (1933-1938). Noi speriamo così di suscitare un dibattito sincero e aperto che vada fino al fondo delle cose, che permetta alle generazioni attuali della classe operaia di tutti i paesi che non hanno vissuto questa tragedia di rafforzarsi nella loro lotta contro un capitalismo ogni volta più barbaro e inumano.

L'annientamento del proletariato spagnolo (Bilan n° 12, ottobre 1934)

Esistono due criteri per la comprensione degli avvenimenti: due opposte piattaforme sulle quali si effettua la concentrazione della classe operaia. Solo così potremo analizzare le ultime ecatombi nelle quali sono periti migliaia di proletari della penisola iberica, fucilati,

A proposito di Expectativas fallidas - Spana 1934-39. I comunisti dei consigli di fronte alla guerra di Spagna

In quest'articolo faremo una presentazione critica del libro Expectativas fallidas - Espaòa 1934-39 (Aspettative Fallite - Spagna 1934-39), apparso in Spagna nell'autunno '99. Il libro riunisce diverse prese di posizione della corrente comunista dei consigli sulla guerra di Spagna; si tratta di testi di Mattick, Korsch e Wagner, assieme ad un'introduzione di Cajo Brendel, uno dei membri ancora viventi di quella corrente.

Massacro di lavoratori in Spagna (Bilan n°2, dicembre 1933)

Le vittime operaie, cadute nella lotta in Spagna, non appartengono a nessuna scuola particolare. Esse non possono offrire materia di speculazione per o contro gli anarchici. Il proletariato di tutti i paesi onorerà i morti di Spagna aiutando il proletariato iberico a forgiarsi lo strumento indispensabile per la sua vittoria, il suo partito di classe, par dare il via all’insurrezione proletaria.

Introduzione ai testi di Bilan

Ripubblicando i testi di Bilan sulla guerra di Spagna non intendiamo fare opera di storici. Il nostro obiettivo e tutt’altro. Se la storia dell’umanità è sempre la storia delle lotte di classi, le lotte di ieri non si presentano al proletariato come un passato fisso, morto, ma come momenti sempre viventi della sua lotta storica per la trasformazione rivoluzionaria della società, della sua lotta sempre presente. La comprensione delle sue lotte di ieri costituisce per il proletariato, sola classe rivoluzionaria nella società capitalista, uno sforzo necessario e incessante per conoscere sempre più a fondo il contenuto e i mezzi della lotte che conduce, per superare le sue debolezze e i suoi errori, per evitarne le deviazioni, per forgiare la sua coscienza e le sue armi per le future battaglie e la vittoria finale.

1936, Fronti Popolari in Francia ed in Spagna: come la borghesia mobilitò la classe operaia per la guerra

70 anni fa, nel maggio 1936, esplodeva in Francia un'immensa ondata di scioperi operai spontanei contro l'aggravamento dello sfruttamento provocato dalla crisi economica e dallo sviluppo dell'economia di guerra. Nel luglio dello stesso anno, in Spagna, di fronte al sollevamento militare di Franco la classe operaia scendeva immediatamente in sciopero generale e prendeva le armi per rispondere all'attacco. Numerosi rivoluzionari, fino ai più celebri, come Trotsky, credettero di vedere in questi avvenimenti l'inizio di una nuova ondata rivoluzionaria internazionale. In realtà, a causa di un'analisi superficiale delle forze in campo, si lasciarono indurre in errore dall'adesione entusiasta degli operai e dalla "radicalità" di certi discorsi. Sulla base di un'analisi lucida del rapporto di forze a livello internazionale, la Sinistra Comunista d'Italia, nella sua rivista Bilan, comprese che i Fronti popolari, lungi dall'essere espressione di uno sviluppo del movimento rivoluzionario, esprimevano proprio il contrario:

Spagna 1936. La sinistra del capitale sottomette il proletariato allo Stato borghese

Nel numero di giugno del nostro giornale in Francia (1) l’articolo “60 anni fa il Fronte Popolare irreggimentava gli operai per la guerra imperialista”, ricordava come il “Fronte popolare” in Francia, contrariamente alle attuali campagne ideologiche della borghesia che ne fanno n periodo di “conquiste della classe operaia”, costituì un momento della preparazione della guerra imperialista mondiale con l’arruolamento del proletariato dietro la difesa dello Stato capitalista in nome dell’antifascismo. In questo articolo affrontiamo, con la guerra di Spagna, l’ultima tappa di questo imbrigliamento del proletariato internazionale, realizzato da tutte le frazioni della sinistra borghese e dei sindacati sotto la bandiera mistificatrice della lotta “antifascista”.

 

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