Sciopero dei metallurgici a Cadice: la nostra forza è lottare come classe operaia
Aprile 1939: fine della guerra di Spagna e prologo della seconda Guerra Mondiale
Ottanta anni fa si poneva fine a uno dei fatti più importanti del 20° secolo: la guerra di Spagna. Questo avvenimento, di grande rilevanza, fu al centro della situazione mondiale nel decennio del 1930. E fu al centro dell’attualità politica internazionale per molti anni. Costituì una prova decisiva per tutte le tendenze politiche che si consideravano proletarie e rivoluzionarie. Per esempio, fu in Spagna che si poté vedere lo stalinismo in azione, per la prima volta fuori dall’URSS, nel suo ruolo di carnefice del proletariato.
Scontri in Catalogna: il passato reazionario è nella democrazia e nella nazione, il futuro appartiene al proletariato
Pubblichiamo qui di seguito la traduzione di un volantino realizzato dai compagni della nostra sezione in Spagna che è stato diffuso in tutto il paese dopo gli scontri e la repressione in Catalogna seguiti al referendum del 1° ottobre organizzato dagli indipendentisti. Si tratta della riaffermazione dell'internazionalismo proletario di fronte a una situazione che costituisce una ulteriore dimostrazione dell'attuale sprofondamento del sistema capitalista in un processo di decomposizione sociale che ha effetti pericolosi per la classe operaia e l'umanità tutta.
IL GROVIGLIO DELLA QUESTIONE CATALANA È UNA SPIA DELL’AGGRAVARSI DELLA DECOMPOSIZIONE CAPITALISTA
L’escalation dell’indipendentismo catalano lungo l’iter e le difficoltà riscontrate dal governo del Partito Popolare, e più in generale dall’intero apparato statale nell’affrontare il problema in una cornice di accordi e negoziazioni, configurano una crisi politica rilevante per la borghesia in Spagna, oltre a fungere da catalizzatore nell’opera di rottura dell'“Accordo del 1978” (le regole del gioco che lo Stato si era dato a partire dalla transizione democratica del 1975) che già risultava fortemente indebolito dalla crisi del bipartitismo (PP-PSOE), e dallo sforzo di garantire un’alterna
Dichiarazione di lavoratori di Alicante (Spagna) sullo sciopero generale
Il peggior attacco alle nostre condizioni di vita (finora): Dove stiamo andando? Come possiamo rispondere?
Nel 1984 il governo socialista del PSOE varò la prima Riforma del Lavoro, tre mesi fa l’attuale governo conservatore del PP mette in atto la peggiore Riforma del Lavoro … fino ad oggi. Nel 1985 il governo PSOE fece la prima Riforma delle pensioni, nel 2011 c’è stata un’altra riforma, a quando la prossima? Sono più di 30 anni che le nostre condizioni di vita sono gradualmente peggiorate, ma dal 2010 il degrado ha preso un ritmo vertiginoso e con le nuove misure del governo PP raggiunge livelli che comunque rimangono piccoli di fronti ai nuovi attacchi in arrivo.
Spagna: come possiamo rispondere agli attacchi mentre l’economia affonda?
La classe operaia in Spagna sta affrontando delle misure di austerità particolarmente dure in un contesto di profonda crisi economica, il che sta aumentando la tensione sociale. Le lotte che hanno avuto luogo nel 2011 in risposta alla crisi sono state, in molti casi, elemento di ispirazione per altri movimenti. Nel caso del movimento 15-M, questo è stato influenzato dalla primavera araba e, a sua volta, ha ispirato lo sviluppo delle lotte in Grecia e negli Stati Uniti, per esempio. L’anniversario del 15-M ha coinciso con l’inizio dello sciopero degli 8000 minatori nel nord della Spagna contro un importante ritiro di aiuti pubblici al settore che, oltre che portare alla chiusura dell’industria mineraria, metterebbe a rischio 40.000 posti di lavoro dell’indotto, in un paese che ha già il 24% di disoccupazione di cui la metà al di sotto di 25 anni. Questo articolo mira a contribuire al dibattito su quali lezioni possiamo trarre, dopo un anno, dal movimento del 15-M e sullo sciopero dei minatori.
Forza minatori di Spagna e di tutto il mondo!
Di fronte all’ondata repressiva a Valencia (Spagna)
Di fronte a tali atti, vogliamo esprimere la nostra solidarietà con tutti gli imprigionati, il nostro sostegno a tutte le manifestazioni di solidarietà che ci sono state, come pure all’atteggiamento degli abitanti della zona di Zapadores