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Un compagno dal Perù ci ha inviato una presa di posizione in solidarietà con la lotta dei minatori in Spagna e la risposta contro gli attacchi del governo.
La classe operaia mondiale è in lotta permanente, questa volta i nostri fratelli minatori di Spagna hanno cominciato a dispiegare la loro forza per protestare contro il dispotismo del governo della destra borghese di Rajoy, né il PSOE “socialista” né alcun governo borghese potrà veramente trasformare le condizioni di vita che noi proletari di tutto il mondo sopportiamo; le manifestazioni, le barricate, le espressioni di indignazione di tutti i minatori di Spagna sono l’espressione vivente delle lotte operaie in aumento e che in questo caso sono contro il taglio del 63% di finanziamento a sostegno del settore industriale dello Stato che, come è noto, significa la perdita di 30 000 posti di lavoro, come d’altra parte avviene in gran parte dei settori dell’industria pesante in tutta Europa.
Nella misura in cui peggiora la disoccupazione - che secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro dovrebbe raggiungere circa 4,5 milioni di disoccupati nei prossimi 4 anni - nella misura in cui si intensificano le riforme del lavoro e delle pensioni e la liberalizzazione di settori del capitale, il proletariato mondiale sta esprimendo la sua lotta collettiva e internazionalista forgiando organi autonomi, come le assemblee generali e i comitati di lotta, mostrando così tutto il suo scetticismo sia verso la destra che verso le frazioni di sinistra del capitale.
Compagni, abbiamo bisogno di costruire una coscienza storica proletaria; il capitalismo non dà tregua, basta con le mistificazioni della socialdemocrazia. Questa – diciamolo una buona volta, non è una crisi del debito, non è una crisi finanziaria, ma è la crisi del capitalismo che è il prodotto ultimo del rapporto di sfruttamento del lavoro salariato. L’influenza del riformismo in Europa e nei paesi “arretrati” ha significato il sostegno a posizioni contrarie agli interessi della classe operaia.
La solidarietà di classe si manifesta nell’ingresso contemporaneo dei proletari nella città di Madrid, in piazza di Puerta del Sol e in altre città della Spagna e del mondo. Compagni, esprimiamo nella stessa maniera la nostra solidarietà di classe per abolire i rapporti capitale-lavoro, la produzione mercantile, la proprietà privata, il plusvalore. Il prossimo 11 luglio[1] gridiamo:
Viva le lotte del proletariato mondiale!
Per l’autorganizzazione ed i consigli di fabbrica!
Abbasso i sindacati che negoziano la nostra forza lavoro!
Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!
[1] Si fa qui riferimento alla marcia su Madrid organizzata dai minatori e che ha poi visto raccogliersi in piazza Puerta del Sol oltre 200.000 persone (www.infoaut.org/blog/conflitti-globali/item/5178-la-rabbia-dei-minatori-...).