Costruzione dell'organizzazione rivoluzionaria. Tesi sul parassitismo
1. Lungo tutta la sua storia, il movimento operaio ha dovuto fare fronte alla penetrazione nei suoi ranghi di ideologie provenienti sia dalla classe dominante che dalla piccola borghesia. Questa penetrazione si è manifestata all'interno delle organizzazioni operaie sotto svariate forme. Fra le più frequenti si possono citare in particolare:
- il settarismo
- l'individualismo
- l'opportunismo
- l'avventurismo-putschismo.
2. Il settarismo è una manifestazione tipica di una visione piccolo borghese dell'organizzazione. E' collegabile allo stato d'animo del piccolo bottegaio, de "l'artigiano padrone a casa sua" e si esprime nella tendenza a fare predominare gli interessi e le concezioni proprie dell'organizzazione sugli interessi del movimento nel suo insieme. Nella visione settaria, l'organizzazione è "sola al mondo" e manifesta un disprezzo sovrano per tutte le altre organizzazioni appartenenti al campo del proletariato, viste come "concorrenti", per non dire "nemiche". Preferisce rifugiarsi in uno "splendido isolamento", facendo finta che le altre non esistano, oppure si ostina a sottolineare quello che la divide dalle altre, senza tener conto di quanto la unisce alle altre.
Dibattito: all'origine della CCI e del BIPR, II parte. La formazione del Partito Comunista Internazionalista
Per i comunisti lo studio della storia del movimento operaio e delle sue organizzazioni non corrisponde affatto ad una curiosità di tipo accademico. E' al contrario un mezzo indispensabile per permettere loro di fondare su solide basi il loro programma, di orientarsi nella situazione presente e stabilire in modo chiaro le prospettive per l'avvenire. In particolare, l'esame delle esperienze passate della classe operaia deve permettere di verificare la validità delle posizioni che sono state allora difese dalle organizzazioni politiche e tirarne le lezioni. I rivoluzionari di un'epoca non si pongono come giudici dei loro antenati. Ma devono essere in grado di mettere in evidenza le posizioni giuste come gli errori delle organizzazioni del passato, e devono saper riconoscere il momento in cui una posizione corretta in un certo contesto storico diviene caduca quando le condizioni storiche cambiano. In mancanza di ciò, incontrano grandi difficoltà ad assumere le loro responsabilità, condannati a ripetere gli errori del passato oppure a mantenere una posizione anacronistica.
Dibattito con il BIPR: la visione marxista e quella opportunista nella politica di costruzione del partito
Negli ultimi mesi sono apparsi sulla stampa del BIPR articoli riguardanti la necessità del raggruppamento tra forze rivoluzionarie in vista della costruzione del partito comunista mondiale del futuro. Uno di questi, I rivoluzionari, gli internazionalisti di fronte alle prospettive di guerra e alla condizione del proletariato, è un documento maturato in seguito alla guerra in Kosovo dell’anno scorso.
Introduzione ai testi di Bilan
La visione del partito nella concezione di Cervetto e di Lotta Comunista (III)
Nei primi due articoli, apparsi sui numeri 142 e 143 del nostro giornale, abbiamo visto come, al di là di un richiamo formale a Lenin sulla questione del partito, l’impostazione teorica e la pratica politica di Cervetto e di Lotta Comunista (LC) corrispondono ad una concezione ed a un metodo propri della visione borghese. In questo articolo vedremo come questa visione borghese non derivi da una carente comprensione degli insegnamenti di Lenin, ma da un vero e proprio stravolgimento di questi ed in particolare del Che fare?, fino ad arrivare a posizioni, ma soprattutto ad una pratica politica che non sono mai state né di Lenin, né delle varie espressioni di quella Sinistra Comunista che LC pretende di incarnare.
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Omaggio alla nostra compagna Clara
La nostra compagna Clara è deceduta all'ospedale Tenon, a Parigi, sabato 15 aprile 2006 all'età di 88 anni.
Clara era nata l’8 ottobre 1917 a Parigi. Sua madre, Rebecca era di origine russa. Era venuta in Francia perché, nella sua città di origine, Simféropol, in Crimea, non poteva, in quanto ebraica, intraprendere studi di medicina, come era suo desiderio. Finalmente, a Parigi, ha potuto diventare infermiera. Prima ancora di venire in Francia, era una militante del movimento operaio poiché aveva partecipato alla fondazione della sezione del partito socialdemocratico di Simféropol.
Polemica col BIPR: una politica opportunista di raggruppamento che porta solo ad insuccessi
La visione del partito nella concezione di Cervetto e di Lotta Comunista
1. Perché ritornare ad una critica delle posizioni di Cervetto?
Da qualche tempo molti compagni ci scrivono per chiederci cosa pensiamo di Lotta Comunista (LC), quali sono le nostre critiche o ancora come mai la consideriamo un gruppo controrivoluzionario visto che questa “si richiama alla Sinistra Comunista”, “difende le posizioni di Lenin” e “mostra un rigore politico non indifferente”. Si tratta in genere o di compagni simpatizzanti di Lotta Comunista che, pur criticandone degli aspetti, considerano tuttavia questo gruppo come un punto di riferimento o ancora di suoi ex militanti che, pur essendo usciti da LC con divergenze anche importanti sia sul piano organizzativo che di analisi, continuano a fare riferimento alle posizioni storiche di LC, cioè a quelle del suo fondatore, Arrigo Cervetto.