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Decadenza del capitalismo

Briciole di pane

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Socialismo o barbarie!

L’esplosione della guerra il 4 agosto 1914 non fu una sorpresa per le popolazioni europee e soprattutto per gli operai. È già dall’inizio del secolo che si succedono crisi,  quelle marocchine del 1905 e 1911 e le guerre balcaniche del 1912 e 1913, per citare le più gravi. Queste crisi mettono direttamente le grandi potenze le une di fronte alle altre, lanciandosi tutte in una corsa sfrenata agli armamenti: la Germania inizia un enorme programma di costruzione navale al quale inevitabilmente deve rispondere la Gran Bretagna.

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1914: l'inizio del bagno di sangue

Immagine rimossa.Quella che iniziò nell'agosto 1914, oggi la chiamano ancora la "Grande Guerra". Tuttavia la Seconda guerra mondiale fece più del doppio delle vittime. Per non parlare delle guerre senza fine che, dal 1945, hanno provocato più morti ed ancor maggiori distruzioni.

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La catastrofe economica mondiale è inevitabile

In questi ultimi mesi si sono susseguiti, uno dopo l’altro, avvenimenti di grande portata che manifestano la gravità della situazione economica mondiale: incapacità della Grecia a far fronte ai suoi debiti; minacce analoghe per la Spagna e l’Italia; richiamo alla Francia per la sua estrema vulnerabilità di fronte ad un’eventuale cessazione di pagamento da parte della Grecia o dell’Italia; blocco alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sul rialzo del tetto del debito dello Stato; perdita per questo paese della sua “tripla A” – valutazione massima che fin qui ha caratterizzato la garanzia di rimborso del suo debito; voci sempre più persistenti sul rischio di fallimento di alcune banche, le cui smentite non ingannano nessuno, considerando le massicce soppressioni di posti di lavoro già effettuate; prima conferma di queste voci con il fallimento della banca franco-belga Dexia. Ogni volta i dirigenti di questo mondo corrono ai ripari ma le falle che sembravano aver tappato si aprono di nuovo, qualche settimana o anche qualche giorno dopo. La loro impotenza a contenere la scalata della crisi non evidenzia tanto la loro incompetenza e la loro visione a breve termine, quanto piuttosto la dinamica attuale del capitalismo verso catastrofi che non possono essere evitate: fallimenti di istituti finanziari, fallimenti di Stati, caduta in una profonda recessione mondiale.

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Rosa Luxemburg ed i limiti dell'espansione del capitalismo

L’attacco dei revisionisti contro il marxismo si è svolto attorno alla teoria dell'inevitabilità del declino del capitalismo per la quale le contraddizioni insolubili esistenti nei rapporti di produzione capitalista costituiranno un ostacolo insuperabile allo sviluppo delle forze produttive.
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Decadenza del capitalismo: l’era delle catastrofi

Anche se i rivoluzionari di oggi non condividono tutti l'analisi dell’entrata del capitalismo nella sua fase di declino con lo scoppio della prima guerra mondiale, non era così per coloro che dovettero reagire a questa Guerra e che parteciparono ai sollevamenti rivoluzionari che seguirono: come viene mostrato in questo articolo, la maggior parte dei marxisti allora condividevano questo punto di vista. Anzi, per loro la comprensione che si era entrati in un nuovo periodo storico era essenziale per rilanciare il programma comunista e le tattiche che ne derivavano.
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Sull'imperialismo

Questo articolo, pubblicato nell’autunno 1979 nel n°19 della nostra Rivista Internazionale trimestrale nelle tre lingue francese, inglese e spagnolo, appare oggi anche in lingua italiana. Si tratta di un testo per noi di grande importanza perché dà un quadro a nostro avviso ampio e profondo della questione dell’imperialismo.
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Militarismo e decomposizione

Con la rapida successione nel corso degli ultimi due anni di avvenimenti di considerevole importanza storica (crollo del blocco dell'est, guerra del Golfo), con la constatazione dell'entrata del capitalismo nella fase ultima della sua decadenza, la fase della decomposizione, è importante che i rivoluzionari facciano la maggiore chiarezza possibile sull'importanza del militarismo nelle nuove condizioni del mondo d’oggi.

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Decadenza del capitalismo: le contraddizioni mortali della società borghese

Una volta Bordiga, comunista di sinistra, definì l'insieme dell’opera di Marx “necrologia del capitale”- in altri termini, lo studio delle contraddizioni interne alle quali la società borghese non potrà sfuggire e che la condurranno alla sua fine.
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Una nuova riunione pubblica nella Repubblica dominicana: Crisi e decadenza del capitalismo

Lo scorso 25 giugno si è tenuta una riunione pubblica a Santiago, seconda città della Repubblica dominicana, organizzata dal Nucleo di discussione internazionalista della Repubblica dominicana (NDIRD). È la seconda volta che il nucleo organizza una riunione pubblica e che invita la CCI a fare la presentazione del tema che, questa volta, è stato: “Crisi e decadenza del capitalismo.
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L'impossibile unità europea

L'Europa Unita, capace di eliminare le frontiere nazionali per cui sono caduti milioni di uomini nell'ultimo secolo, è davvero a portata di mano, come suggeriscono i vari movimenti europeisti? Il trattato di Maastricht appena andato in vigore cambierà davvero qualcosa? Lo spettacolo pietoso dei paesi CEE incapaci perfino di trovare una soluzione unitaria per il caos jugoslavo (che pure è alle porte dell'Europa) la dice lunga sulla natura utopica di un simile progetto.
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