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Rivoluzione proletaria

Briciole di pane

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Come affrontare gli aspetti dell’economia in una società comunista?

Pubblichiamo qui di seguito un nostro contributo al dibattito che si è sviluppato sul nostro forum in lingua spagnola a proposito dei criteri che dovrebbero essere alla base dell’economia in una futura società comunista. Nella società comunista sarà necessario un calcolo economico? È evidente che l’umanità ricorrerà a metodi scientifici di pianificazione, organizzazione e distribuzione della produzione. Quali saranno questi metodi? Su quali unità di misura ci si baserà?

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Cos’é una rivoluzione?

Oggi, tutto il mondo non parla che di “rivoluzione”. I recenti sollevamenti nell’Africa del nord sono stati descritti come delle “rivoluzioni”. In Irlanda, , il leader del partito Fine Gael (letteralmente Famiglia degli irlandesi), Enda Kenny, ha proclamato una “rivoluzione democratica” perché adesso tocca a lui imporre le misure di austerità portate avanti in precedenza dai suoi predecessori, il Fianna Fail (partito repubblicano) e il Partito Verde.
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Riunioni Pubbliche della CCI: Al suicidio e alla sofferenza sul posto di lavoro, una sola risposta: la solidarietà di classe

Qualche mese fa i media hanno parlato molto dei suicidi di dipendenti della France Telecom (33 in 18 mesi, quasi 2 al mese) e già due anni fa, sempre in Francia, ci sono stati vari casi alla Peugeot e alla Renault. Come abbiamo riportato nell’ultimo numero del nostro giornale anche in Italia negli ultimi mesi ci sono stati diversi casi di suicidio legati al lavoro, altri due suicidi ci sono stati appena 3 giorni fa a Pianura (Salvatore 58 anni, meccanico, dopo 15 anni di lavoro saltuario) ed a Nocera Inferiore (Ciro, 48 anni direttore del supermercato Iper Alvi di Nocera Superiore che sta per chiudere mettendo in mezzo alla strada 700 lavoratori).

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90 anni fa, la rivoluzione proletaria in Germania mette fine alla Prima Guerra mondiale

Il 4 novembre del 1918, a Kiel, porto tedesco sul Mar del Baltico, migliaia di marinai si rivoltarono contro il comando dell'esercito che aveva ordinato loro di lanciarsi in un'altra avventura guerriera.

Era stato raggiunto un punto culminante di malcontento e di rigetto della guerra. Dopo quattro anni di uccisioni di massa, 11 milioni di morti, un numero incalcolabile di feriti, dopo l'estenuante guerra di trincea che stava causando numerosissime perdite per gli attacchi con gas nel Nord della Francia ed in Belgio, con la carestia che stava colpendo la popolazione operaia, dopo questa immonda carneficina senza fine, la classe operaia tedesca fu tanto disgustata dalla guerra da non essere più disposta a sacrificare la propria vita per gli interessi della "nazione". Tuttavia, il comando militare impose il proseguimento della guerra con una brutale repressione e decise di punire spietatamente i marinai che si erano ammutinati.

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Ottobre 1917 : la rivoluzione proletaria è necessaria e realizzabile

Nelle nostre discussioni, soprattutto con giovani elementi, sentiamo frequentemente "E’ vero che tutto va male, che vi sono sempre più miseria e guerra, che le nostre condizioni di vita degradano, che l'avvenire del pianeta è minacciato. Bisogna fare qualche cosa, ma che cosa? Una rivoluzione? Ma questa è un’utopia, è impossibile"!

Sta qua la grande differenza tra maggio 1968 ed oggi. Nel 1968, in un momento in cui la crisi aveva appena cominciato nuovamente a fare sentire i suoi colpi, l'idea di rivoluzione era dovunque presente. Oggi, la constatazione del fallimento del capitalismo è diventata generale ma esiste invece un grande scetticismo in quanto alla possibilità di cambiare il mondo. I termini di comunismo, di lotta di classe, risuonano come un sogno di un altro tempo. Anche parlare di classe operaia e di borghesia parrebbe anacronistico.

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Degenerazione della rivoluzione russa

Il secondo numero di Forward, la rivista dell'RWG, contiene una discussione internazionale tra la nostra corrente (Internacionalismo; "Difesa del carattere proletario della Rivoluzione d'Ottobre") e l'RWG. ("Gli errori d'Internacionalismo sulla Rivoluzione russa"). Nella critica al nostro articolo l'RWG solleva questioni importanti senza però dare un quadro generale che permetta la comprensione globale dell'esperienza russa.

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Difesa del carattere proletario della rivoluzione di ottobre

Introduzione al testo

Il testo che segue è stato scritto nel '65 da Internacionalismo, un diretto antenato della nostra Corrente Comunista Internazionale e oggi sezione della C.C.I. in Venezuela. Il gruppo si era costituito nel 1964 in condizioni particolarmente difficili d’illegalità e di repressione feroce. In questo paese petrolifero e “democratico” la repressione, la tortura e l’assassinio non sono mai stati tanto esercitati quanto sotto il governo del Partito d’Azione Democratico, membro della II Internazionale.

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1871: la prima rivoluzione proletaria della storia. Il comunismo: una società senza stato

Secondo l'erronea idea "popolare" il comunismo sarebbe una società in cui tutto è diretto dallo Stato. Non c'è portavoce della borghesia, dai professori universitari ai giornalisti, che non propaghi instancabilmente questa idea che è alla base dell'identificazione fra comunismo e paesi stalinisti dell'Est.
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Corrispondenza dalla Russia: la rivoluzione proletaria è all'ordine del giorno dall'inizio del 20° secolo

A dispetto della presunta morte del comunismo, che avrebbe fatto seguito al crollo dell’URSS, diversi elementi e parecchi piccoli gruppi sono emersi in Russia dopo il 1990 per rimettere in discussione l’equazione menzognera della borghesia mondiale: stalinismo = comunismo.
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L'isolamento è la morte della rivoluzione

“Il destino della rivoluzione in Russia dipendeva completamente dagli eventi internazionali. Il fatto che i Bolscevichi avessero basato la loro politica interamente sulla rivoluzione proletaria mondiale è la prova più chiara della loro lungimiranza politica, della loro fermezza di principi e dell’audace scopo della loro linea politica” (Rosa Luxemburg, La Rivoluzione Russa).

Fin dal 1914, quando la Prima Guerra Mondiale mise in chiaro che il periodo di decadenza del capitalismo era cominciato, i Bolscevichi erano all’avanguardia dei rivoluzionari, mostrando che come alternativa alla guerra mondiale c’era soltanto la rivoluzione mondiale del proletariato.

Con questo fermo orientamento internazionalista, Lenin e i Bolscevichi vedevano nella rivoluzione russa “…solo il primo passo della rivoluzione proletaria che sarebbe inevitabilmente sorta come conseguenza alla guerra”. Per il proletariato russo, la sorte della rivoluzione dipendeva in primo luogo dalle insurrezioni operaie negli altri paesi, e principalmente in Europa.

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