Marxismo: la teoria della rivoluzione

Corrispondenza su Marx

Come i compagni che ci seguono sanno già, il 1 dicembre scorso abbiamo tenuto, assieme ai compagni dell’Istituto Onorato Damen, una Riunione Pubblica a Napoli sul tema: “1818-2018 A duecento anni dalla nascita di Carlo Marx. Una prima giornata di riflessione e confronto sugli insegnamenti del grande rivoluzionario”.

A proposito del film "Il giovane Karl Marx"

Questo è un film che sorprende per l'apparente riabilitazione del personaggio. Sorprende perché, Raoul Peck, scegliendo di trattare cinque anni della vita di Marx, forse i più decisivi, quelli che vanno dal 1843 al 1848, spera di rompere l’immagine troppo caricaturale del genio solitario che agisce al di fuori del mondo operaio. Ma ci riesce per davvero?

Estratti de La Rivoluzione russa di Trotsky: “I Bolscevichi potevano prendere il potere a luglio?”

A complemento del nostro articolo sulle giornate di luglio 1917, ripubblichiamo qui di seguito degli estratti del capitolo che Trotsky consacra a questo episodio nella sua Storia della Rivoluzione russa. Dal nostro punto di vista, questi passaggi presentano un interesse maggiore: la necessità della trasmissione delle acquisizioni per le generazioni presenti e future di tirare le lezioni dell’esperienza del movimento operaio espresse nei più alti momenti della sua lotta.

Luglio 1917 in Russia: il ruolo determinante del Partito bolscevico di fronte alle manovre della borghesia

Gli avvenimenti del luglio 1917 a Pietrogrado, noti come “Giornate di luglio”, rappresentano uno degli episodi più significativi della rivoluzione russa. In effetti, nel cuore dell’effervescenza operaia dell’inizio del luglio 1917, è toccato al Partito bolscevico aver saputo impedire che il processo rivoluzionario in corso non portasse ad una tragica sconfitta in seguito ad un confronto prematuro provocato dalle forze borghesi. Le lezioni che si possono tirare ancora oggi da questi avvenimenti sono fondamentali per la lotta del proletariato sulla via che conduce alla sua emancipazione.

La solidarietà umana ed il gene egoista (articolo dell'antropologo Chris Knight)

Pubblichiamo un testo dell’antropologo Chris Knight, “La solidarietà umana ed il gene egoista”. Questo testo, che si basa sulla teoria neo-darwiniana del gene egoista di cui sintetizza le fondamenta, cerca di fare piazza pulita delle affermazioni secondo cui l’uomo sarebbe essenzialmente “un lupo per l’uomo”; da questo punto di vista può costituire un contributo contro l’idea che il comunismo sarebbe incompatibile con la natura umana, in quanto arriva a concludere che la solidarietà sarebbe, contrariamente a ciò che si pensa, proprio inerente alla nostra natura. Comprendere il ruolo della solidarietà nell’evoluzione dell’umanità costituisce un aspetto importante nella prospettiva della costruzione di una società comunista e nella sua possibilità di realizzazione. Questa comprensione non può prescindere da un approccio scientifico e dalla conoscenza degli apporti che la scienza ha dato finora. Per questo, al di là dell’ampiezza degli accordi o dei disaccordi che possono esistere su questa teoria, riteniamo che il testo di C.K. costituisca un contributo importante alla riflessione ed al dibattito che la CCI sta sviluppando su queste tematiche ai quali invitiamo a partecipare i nostri lettori.

Dibattito su Marxismo e scienza (seconda parte)

Nella prima parte di questo articolo, ripreso dal nostro sito spagnolo e che esprime il dibattito con un compagno, abbiamo fatto vedere come la scienza non fosse riuscita a superare la crisi che l’aveva attraversata a cavallo fra il 19° e il 20° secolo, crisi provocata dall’incapacità a integrare in un pensiero dialettico le nuove scoperte, in primis la relatività einsteiniana e la meccanica quantistica, che avevano messo in crisi le precedenti teorie newtoniane.

160 anni dopo il Manifesto, Marx fa ancora tremare la borghesia

L'estate scorsa il settimanale francese Courrier international ha pubblicato una serie di raccolte di articoli dedicati a Carlo Marx (n°924, 925, 926 dal 17 luglio al 20 agosto) sul tema "Marx: il ritorno" in occasione del 190° anniversario della sua nascita e del 125° della sua morte ed anche del 160° anniversario del Manifesto Comunista. Già nell'ottobre del 2003 le Nouvel observateur aveva pubblicato un numero speciale intitolato "Marx, il pensatore del terzo millennio?"

1871: la prima rivoluzione proletaria della storia. Il comunismo: una società senza stato

Secondo l'erronea idea "popolare" il comunismo sarebbe una società in cui tutto è diretto dallo Stato. Non c'è portavoce della borghesia, dai professori universitari ai giornalisti, che non propaghi instancabilmente questa idea che è alla base dell'identificazione fra comunismo e paesi stalinisti dell'Est.

"Stato e rivoluzione" (Lenin). Una verifica eclatante del marxismo

Nella costante lotta che conducono contro il marxismo, i professori borghesi hanno come argomento favorito l’idea che esso sarebbe una pseudo-scienza, dello stesso tipo della frenologia o altre ciarlatanerie del genere. L’esposizione più elaborata di questa tesi si trova nel libro di Karl Popper, The Open Society and its ennemies (La società liberale e i suoi nemici), che è una giustificazione classica del liberalismo e... della guerra fredda. Secondo Popper il marxismo non è una scienza della società dato che non si possono nè verificare nè confutare le sue affermazioni attraverso l’esperienza pratica, condizione indispensabile per ogni vera investigazione scientifica.

Posizioni di base

- A partire dalla prima guerra mondiale, il capitalismo è diventato un sistema sociale decadente. Esso ha scagliato in due riprese l'umanità in un ciclo barbaro di crisi, guerra mondiale, ricostruzione, nuova crisi. Con gli anni '80, esso è entrato nella sua ultima fase del periodo di decadenza, quello della sua decomposizione. Non vi è che una sola alternativa a questo declino storico irreversibile: socialismo o barbarie, rivoluzione comunista o distruzione dell'umanità.

- La Comune di Parigi del 1871 fu il primo tentativo del proletariato di portare avanti questa rivoluzione, in una epoca in cui le condizioni non erano ancora mature. Quando queste condizioni si sono realizzate con l'entrata del capitalismo nel suo periodo di decadenza, la rivoluzione di ottobre 1917 in Russia costituì il primo passo di una autentica rivoluzione comunista mondiale all'interno di una ondata rivoluzionaria internazionale che mise fine alla guerra imperialista e che si prolungò per diversi anni. La sconfitta di questa ondata rivoluzionaria, in particolare nella Germania degli anni 1919-23, condannò la rivoluzione in Russia all'isolamento e ad una rapida degenerazione. Lo stalinismo non fu il prodotto della rivoluzione russa ma il suo affossatore.

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