Quello
che viene comunemente ricordato come l’Autunno caldo italiano è un insieme di
lotte che scuotono l’Italia dal Piemonte alla Sicilia e che cambieranno
permanentemente il quadro sociale e politico del paese. Ma queste lotte non
sono una peculiarità italiana. Infatti alla fine degli anni ’60 si può
assistere, particolarmente in Europa ma non solo, allo sviluppo di una serie di
lotte e di momenti di presa di coscienza da parte del proletariato che
mostrano, nel loro insieme, che qualcosa è cambiato: la classe operaia,
risvegliatasi dal lungo torpore degli anni della controrivoluzione in cui
l’avevano cacciata la sconfitta degli anni ’20, la guerra e l’azione nefasta
dello stalinismo, torna finalmente sulla scena sociale per riprendere la sua
lotta storica contro la borghesia. Il maggio francese del 1968, gli scioperi in
Polonia del 1970 e le lotte in Argentina del 69-73, assieme all’Autunno caldo
in Italia sono soltanto gli eventi maggiori di questa dinamica nuova che
investe tutti i paesi del mondo e che aprirà la nuova epoca di scontri sociali
che, tra alti e bassi, è arrivata fino a noi oggi.