“Noi la crisi non la paghiamo!”
“Noi la crisi non la paghiamo!”[1]
E’ scoppiato il 2008!
“Noi la crisi non la paghiamo!”[1]
E’ scoppiato il 2008!
Sulla vicenda Alitalia sono tantissime le lezioni che possiamo trarre. E’ molto probabile, che Berlusconi con la “cordata italiana” abbia voluto fare un favore ai suoi amichetti (a buon rendere evidentemente), così come sembra vero che nel decreto sull’Alitalia si sia cercato di fare passare in maniera nascosta un altro favore per altri amici degli amici; è altrettanto vero che il piano contenuto nella proposta di acquisto fatta da Air France in marzo era migliore
Le ultime elezioni hanno visto la piena vittoria di Berlusconi e dei suoi alleati di destra. Con la maggioranza assoluta un uomo d’azienda come Berlusconi non poteva che darsi da fare a risolvere i problemi immediati con la bacchetta magica. Non poteva giocherellare come in passato con “la sinistra che ci ostacola” e frasi ad effetto. Il primo problema che incominciava a puzzare un po’ troppo era la presenza massiccia in molte zone del napoletano di cumuli di
Beppe Grillo è soddisfatto! “Il V2-day è stato un successo perché quasi 500 piazze in Italia e all’estero hanno partecipato, perché sono state raccolte 1.300.000 firme in un giorno, perché 120.000 persone hanno ascoltato per sei ore in piedi sotto un caldo estivo economisti, ambientalisti, operai metalmeccanici e anche Beppe Grillo” (da La Settimana
Nella prima parte di questo articolo (Rivoluzione Internazionale n°63) abbiamo visto come il Partito Comunista nato nel ’21 a Livorno sia stato prima castrato del suo programma rivoluzionario (Congresso truccato di Lione, 1926) e successivamente trasformato in un nuovo partito borghese “di sinistra” (Appello di Togliatti ai fascisti italiani, 1936). Questo processo non è stato indolore ed il passaggio
Passata l’ennesima ubriacatura di propaganda elettorale, fatte sedimentare tutte le polemiche della vigilia, ci ritroviamo un quadro politico che ha meravigliato anche i più preparati esperti politologi e prodotto stati di sconcerto, se non di vera demoralizzazione, in non pochi compagni. Cosa è successo dunque? Anzitutto le elezioni sono andate,
Il ritiro di Air France rende ancora più drammatica la situazione dell’Alitalia e, soprattutto, di quelli che vi lavorano. Il prestito di 300 milioni, che l’uscente governo Prodi ha stanziato per dare un po’ di ossigeno all’azienda, viene utilizzato come giustificazione alla menzogna che una possibilità di salvaguardare i posti di lavoro per tanti proletari forse c’è. In realtà la prospettiva è che come minimo ci sarà un drastico ridimensionamento, perché più
“I lavoratori italiani hanno i salari più bassi d’Europa” (Eurispes), “Il 15% delle famiglie italiane vive in condizioni di assoluta povertà!”, “In Italia ci sono morti sul lavoro ogni giorno”. Queste notizie non vengono da giornali rivoluzionari, ma direttamente da enti statali, da personaggi eminenti della borghesia e del governo e successivamente dai sindacati i quali, sentendosi chiamati in causa, portano il “loro contributo di
Dopo tre mesi dallo scoppio dell’emergenza rifiuti la situazione in Campania continua ad essere critica. La città di Napoli è stata in parte ripulita, ma nella periferia esistono cumuli di rifiuti ormai in piena fermentazione da prima di Natale che continuano ad invadere le strade e le “soluzioni” del commissario De Gennaro non fanno che esasperare ancora di più la popolazione. Intanto le 7mila pseudo eco-balle sparse sul
Caduto un governo, se ne fa un altro, si diceva una volta, per sottolineare il fatto che la storia continua più o meno uguale a se stessa. Ma possiamo veramente tirare questa filosofia dagli avvenimenti dell’ultima legislatura e soprattutto dagli ultimi mesi del governo Prodi? Onestamente no! Proviamo a ripercorrerli velocemente. Tutti ci ricordiamo che il governo Berlusconi, che è rimasto in carica fino al 2006, ha ceduto il passo al governo Prodi lasciando un campo minato, quello della legge