Migliaia di lavoratori in sciopero. Trasporti pubblici
completamente paralizzati. Uno sciopero che si estende nel settore pubblico:
prima le ferrovie, la metropolitana e gli autobus, poi Poste, settori di
produzione e distribuzione dell’energia elettrica, della distribuzione del gas,
i telefoni, la scuola, la sanità. Anche qualche impresa del settore privato
entra in lotta, come i minatori che si scontrano violentemente con la polizia.
Manifestazioni che hanno riunito una quantità importante di lavoratori di diversi
settori: il 7 dicembre, su appello di vari sindacati, si raggiunge la cifra di
un milione di manifestanti contro il piano Juppé nelle principali città della
Francia. Due milioni il 12 dicembre.
Il movimento di scioperi e manifestazioni operaie
si sviluppa sullo sfondo di agitazioni studentesche e in alcune manifestazioni
e assemblee generali di lavoratori partecipano degli studenti. Il riferimento
al maggio ‘68 si fa sempre più strada sui mezzi di informazione che si
dilungano a fare parallelismi: esasperazione generale, studenti per strada,
scioperi che si estendono.