Negli Stati Uniti esplode la povertà

Printer-friendly version

Martedì 6 ottobre, al Cobo Center[1], nella città di Detroit, alcuni volontari aspettavano l’arrivo dei più poveri per distribuire loro 5000 formulari di domanda d’aiuto finanziario temporaneo (per il pagamento delle pigioni e fatture di servizi pubblici) e di aiuto per l’alloggio (per i senzatetto o quelli che lo diventano in assenza di questi aiuti)[2]. Già alla vigilia, erano stati ritirati circa 25000 di questi documenti presso i diversi servizi municipali. Ma, aprendo le porte, quel giorno i volontari non credevano ai loro occhi: ad aspettare fin dalle prime luci dell’alba non c’erano alcune centinaia di persone, tra le più povere dei quartieri, ma parecchie migliaia! Tra le 15000 e le 50000, secondo le varie stime! In effetti, all’annuncio di questa nuova distribuzione, dei senzatetto, disoccupati di lunga data, ma anche operai recentemente licenziati, lavoratori precari o minacciati da eventuali nuovi attacchi e membri della “classe media” (per esempio professori o impiegati) che stanno per cadere a loro volta nella povertà … in breve, la gran parte della classe operaia della regione si è ammassata nel freddo di prima mattina nella speranza di ottenere qualche briciola d’aiuto per non perdere il proprio alloggio, per mangiare o semplicemente per “reggere” ancora un poco. Lunghe code, dunque, serpeggiavano davanti all’entrata dell’edificio prolungandosi fin nella strada. Nessuno si aspettava una tale folla. I volontari, sbalorditi, sono stati presi letteralmente d’assalto. Le persone che hanno avuto la fortuna di ottenere un formulario si sono affrettate a compilarlo sul luogo a rischio di farselo rubare. Fotocopie (non riconosciute e dunque non valide) sono circolate per 20 dollari ognuna. Per limitare questa truffa ed evitare disordini, gli stessi volontari si sono messi infine a distribuire delle fotocopie, senza avere tuttavia la garanzia che sarebbero state considerate valide dall’amministrazione.

Negli Stati Uniti, la crisi economica colpisce con una brutalità estrema e nessun settore della classe operaia viene risparmiato. Come viene espresso dal vigile del fuoco Dan McNamara, l’assalto di questa folla disperata “è completamente rappresentativo delle difficoltà della classe media in America[3]. Tony Johnson, disoccupato da tre anni, presente fin dalle 5 di mattina, esprime così la sua collera: “non c'è tranquillità perché non c’è lavoro. Tutti sono alla ricerca di un extra, di un colpo di mano. Non mi contano tra i disoccupati perché non ho sussidio. E’ come se non esistessi proprio. Ma invece esisto. Guardate intorno a voi. Ci sono migliaia... milioni in queste condizioni[4].

Malgrado tutte le falsificazioni ed i vari “artifici statistici”, la borghesia americana non può più mascherare l’impoverimento palese di tutta la popolazione. Il tasso di disoccupazione è passato dal 4,7% di settembre 2007 al 9,8% di settembre scorso, cifra record dal 1983. E’ dunque raddoppiato in soli due anni![5]

In Europa, siamo soliti dire che gli Stati Uniti sono sempre in anticipo di alcuni anni, che mostrano in qualche modo la strada e che indicano l’avvenire. La classe operaia del mondo intero sa dunque che cosa l’aspetta!

Detto ciò, c’è da credere che la crisi e la miseria attraversano le frontiere più velocemente della moda. In Spagna, il tasso di disoccupazione si è innalzato al 13,9% nel quarto trimestre del 2008, con più di 3,3 milioni di disoccupati. È record nell’Unione Europea e la maggior parte degli analisti ritengono che questa cifra potrebbe raggiungere il 19% nel 2010 (con oltre 4 milioni di disoccupati)[6]! In quanto all’Irlanda, soprannominata la “Tigre celtica” in seguito ai suoi “exploit economici” dell’inizio degli anni 2000 (ancora due anni fa, questa isola batteva dei record con il 5,1% di crescita e “soltanto” il 4,4% di disoccupati), prossimamente il suo tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere il 15 %![7]

La borghesia può anche servirci in tutte le salse le sue grossolane menzogne sulla “ripresa”, “la fine della crisi”, la “fine del tunnel” … Ma la realtà è quella che provano sulla loro pelle i lavoratori, i precari ed i disoccupati del mondo intero: la degradazione terribile delle condizioni di vita. Il capitalismo non può che generare sempre più miseria, esso è diventato un sistema definitivamente decadente che bisogna abbattere

Lisa, 22 ottobre


[1] Centro di esposizione e di conferenze della città.

[2] La città di Detroit ha difatti ripartito l’aiuto federale percepito in funzione dei programmi di Prevenzione dei senzatetto e di Rialloggiamento Rapido, (circa 15,2 milioni di dollari).

[3] Per classe media, bisogna intendere quella parte della classe operaia che aveva un impiego stabile.

[4] Le citazioni e gli elementi di questo articolo sono stati estratti dal sito www.contreinfo.info dove è disponibile anche un video.