Sull'elemento avventuriero in Spagna

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Un simpatizzante della CCI fa un appello alle organizzazioni del campo proletario affinché si assumano le proprie responsabilità per far fronte alle pericolose manovre di un avventuriero.

Vorrei esprimere il mio pieno sostegno al testo su Gaizka pubblicato dalla CCI[1]. Innanzitutto, va sottolineato che la CCI non ha pubblicato l'articolo su Gaizka per attaccarlo (il suo vero nome è stato accuratamente omesso) ma per identificare un elemento opportunistico e avventuriero che è in grado di confondere il campo politico proletario (ndr, in seguito indicato come milieu). Più in generale, il documento della CCI tende a mettere in luce la debolezza programmatica e organizzativa di questo milieu, espressa dall'accettazione di Nuevo Curso (NC) al suo interno. L'ultimo articolo, insieme a quello sulla storia della cosiddetta "Sinistra Comunista Spagnola"[2], rivela la natura fraudolenta della politica di Nuevo Curso. Le sue aperture al trotskismo storico sono state giustamente criticate in quanto contrarie alle posizioni programmatiche della Sinistra Comunista. Allora perché pubblicare un articolo sull’elemento motore in Nuevo Curso? L'esistenza di NC dimostra quanto sia facile essere sedotti da elementi avventurieri. Nello scritto che segue voglio evidenziare alcune questioni che l'ascesa di Gaizka pone per il campo proletario.

La natura degli elementi avventurieri

Il mio obiettivo non è quello di ripetere ciò che è già stato confermato riguardo alla natura di questo particolare elemento in Spagna. Ma mi sembra che la natura di questi avventurieri debba essere compresa in una prospettiva storica. La storia del proletariato e la storia delle sue organizzazioni politiche è stata macchiata dalla comparsa di "grandi leader" che hanno cercato di usare questi movimenti per la propria gloria personale. Uno degli esempi principali è stato Lassale, ma ce ne sono stati altri. L'avventurismo, però, deve trovare terreno fertile per poter covare. Dobbiamo considerare le ragioni per cui alcuni elementi sparsi e debolmente politicizzati sono in grado di creare un altro gruppuscolo che rivendica di essere della "Sinistra Comunista" che può altrettanto facilmente riunirsi sotto la guida di qualsiasi altro gruppo appartenente all'ambiente proletario. E perché altri gruppi sono inclini ad accettare l'esistenza di tendenze che sono chiaramente in contraddizione con il loro stesso programma?

Storicamente, come hanno dimostrato i testi pubblicati dalla CCI sull'avventurismo, la predominanza di elementi avventurieri si basa soprattutto sulla debolezza del campo proletario in un determinato momento storico. Ciò non significa che le organizzazioni siano incapaci di agire in un momento storico difficile per i comunisti, ma è necessaria una forte solidità organizzativa e teorica per poter andare controcorrente.

In altre parole, è imperativo che il milieu sia in grado di far fronte a un attacco ai principi teorici. Dovrebbe esserci una riflessione globale sul perché e sul come siamo attualmente perseguitati da elementi che cercano di allontanarsi dalla tradizione della Sinistra Comunista. Nel complesso, il problema sembra risiedere nella debolezza del milieu. Ma prima di andare oltre su questo argomento, sarebbe interessante capire come una nuova organizzazione può legittimamente diventare parte integrante del milieu. Così facendo, difendiamo il concetto di campo politico proletario, proprio perché ci permette di non mettere in dubbio il nostro patrimonio ogni volta che appare un nuovo gruppo e perché definisce ciò che può essere legittimamente mantenuto per essere considerato "comunista". D'altra parte, questo ci permette di escludere quello che, sulla base dell'esperienza storica, non potrà mai essere una posizione della classe operaia.

Non si può scoprire l'acqua calda

Nonostante ciò è possibile far parte dell'ambiente proletario con nuove idee e unirsi ad esso sia come nuovo gruppo, sia all'interno di gruppi già esistenti, con posizioni che sembrano contrastare l'opinione comune. Infatti, è proprio la dura lotta contro il dogma della Seconda Internazionale che ha permesso alle Frazioni di Sinistra di rompere su basi chiare con la vecchia organizzazione e la tenuta del nucleo proletario. Tuttavia, non ci può essere teoria che non si sviluppi senza il confronto con la realtà o attraverso il dibattito con altri gruppi politici esistenti. E non possiamo ignorare ciò che è già stato più volte dimostrato dalla storia, per esempio il ruolo reazionario dei sindacati. Per noi comunisti non è possibile scoprire l’acqua calda: al momento attuale, data la fragilità della nostra corrente politica e la distribuzione demografica dei nostri militanti e, soprattutto, il difficile momento politico in cui ci troviamo (con frontiere, populismo, politiche di colpevolizzazione, ecc.), ogni germe di dubbio politico sui principi fondamentali è quasi suicida. Nella difesa del milieu e dei punti di consenso (non riconosciuti) che esso rappresenta, sarebbe del tutto impensabile che un gruppo rappresenti sia un'organizzazione comunista sia un'organizzazione borghese.

È chiaro che è impossibile vivere e lavorare sotto il capitalismo senza esserne influenzati, ma c'è una notevole differenza tra questo e il fatto di lavorare come consigliere per una personalità politica sostenendo attivamente un partito borghese e la sua ideologia. Se una tale doppia rappresentanza della causa borghese e comunista venisse accettata, si oscurerebbe il significato del comunismo e si offuscherebbe il cammino verso il quale la classe operaia deve dirigere la sua attenzione.

Come già detto, la rottura è necessaria. Nessuna di queste due condizioni, per quanto elementari, è stata garantita dalla figura dominante di Nuevo Curso. Non è stata fornita alcuna spiegazione delle oscillazioni politiche di Gaizka, e la sua organizzazione non ha neppure definito le sue differenze rispetto ad altri gruppi. E, va notato, non ha neanche fornito una vera e propria difesa dell'esistenza della cosiddetta Sinistra Spagnola. La chiarezza della teoria comunista deve essere garantita attraverso il dibattito, sviluppando apertamente un insieme di posizioni condivise che definiscono la politica comunista. Purtroppo, il campo politico proletario sembra incapace di farlo.

Questo ci mette in una posizione politica particolarmente difficile, in cui elementi avventurieri sono in grado di crescere senza inibizioni e di acquisire una legittimità immeritata. Sarebbe ridicolo negare la possibilità di legittime differenze sui punti programmatici tra i gruppi comunisti. Ma è di vitale importanza non lasciare le porte aperte alle manovre degli avventurieri e alle posizioni gauchiste, cosa che non sembra scontata se si lascia entrare senza ostacoli elementi come Nuevo Curso. I gruppi parassiti, come il cosiddetto Groupe International de la Gauche Communiste (GIGC), continueranno senza dubbio a difendere l'esatto opposto della posizione della CCI, accogliendo con favore la comparsa di una nuova corrente, tra le altre, nella misura in cui questa serve al loro obiettivo di far implodere il milieu per i propri scopi, che sono quelli di liquidare la teoria e l'organizzazione. Questo dimostra ulteriormente il loro obiettivo finale e l'odio di fondo per il chiarimento, il loro amore per la "scelta", cioè la democrazia, e la loro incapacità di impegnarsi in discussioni senza considerare le loro opinioni come loro proprietà personale. Questo errore li porta a distorcere le attuali critiche a Nuevo Curso equiparandole alla diffamazione, e poiché questo è il loro stesso modus operandi, non sono effettivamente in grado di vedere le cose sotto un'altra prospettiva.

La debolezza del milieu

Non possiamo contestare il fatto che nuove argomentazioni o teorie riesaminate potrebbero non essere valide nel dibattito politico tra i gruppi. Il richiamo a una cosiddetta "Sinistra Spagnola" è al tempo stesso la conseguenza e il sintomo di un rifiuto a discutere all'interno del campo proletario, cioè a delineare ciò che dovrebbe legittimamente rimanere valido, e questo è, quindi, un ostacolo alla capacità del milieu di portare avanti una piattaforma comune. La creazione di una nuova tradizione comunista equivale a schivare il dibattito ed è espressione della natura fondamentalmente parassitaria di questo gruppo. Dobbiamo quindi chiederci: cosa ha fatto il milieu finora? In generale, ha accettato l'esistenza di elementi nuovi e ha fallito nell’ingaggiarsi in una critica partendo dalle proprie posizioni. I testi tradotti da Nuevo Curso sono presentati da altri gruppi con pochi o nessun commento sulle sue deviazioni politiche. A quanto pare, per alcuni elementi del milieu, la riverenza verso il "miracolo" dell'emergere di nuovi elementi li porta ad adottare un atteggiamento quasi devoto nei confronti di ogni nuovo elemento che appare.

Il periodo sembra ingannare la maggior parte dei gruppi politici attuali. Alcuni giovani elementi, autonomamente arrivati alle posizioni comuniste, tendono a credere che il partito sarà fondato in un futuro (molto) prossimo. L'errore fondamentale è pensare che se anche riuscissimo a raggruppare la Sinistra Comunista in un'unica organizzazione, questa diventerebbe immediatamente il "partito".

Questo non potrebbe essere un partito perché al momento non avrebbe alcun impatto sulla classe operaia: sarebbe solo l'ennesimo partito, impossibile da distinguere da tutti gli altri piccoli partiti gauchiste dai contenuti vuoti. Sarebbe assurdo "unirsi" solo per il gusto di unirsi. Al contrario, ciò che serve al momento è una forte discussione teorica affinché in futuro sia possibile una tale raggruppamento su solide basi organizzative e teoriche.

Saluto il lavoro svolto dalla CCI per individuare da un punto di vista teorico le radici di Nuevo Curso e per precisare come un avventuriero come Gaizka sia riuscito, sotto le spoglie di una "nuova teoria", a coinvolgere degli elementi ricerca nella palude tra comunismo e gauchismo. Posso solo sperare con tutto il cuore che il milieu sia in grado di superare le sue debolezze, in modo da poter ricominciare i dibattiti indispensabili per avviare quel processo di necessario consolidamento delle posizioni programmatiche, e di conseguenza, per escludere quegli elementi che non si avvicinano fattivamente a queste posizioni.

Merwe, 10-07-2020

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Difesa del campo politico proletario