Sinistra Comunista

Dei differenti gruppi ed organizzazioni espulsi dalla Terza Internazionale nel corso della sua degenerazione dopo la vittoria della controrivoluzione stalinista, due principali correnti rappresentano la tradizione della sinistra comunista: la Sinistra Italiana, e la Sinistra Tedesco-Olandese (conosciuta anche come "comunismo dei consigli").

ICC online

Appello alla Sinistra Comunista
Appello della Sinistra Comunista alla classe operaia contro la campagna internazionale di mobilitazione per la democrazia borghese
Per la lotta implacabile della classe operaia contro la dittatura della classe capitalista.
Contro l'inganno della democrazia borghese e le sue false scelte!

Appello della Sinistra Comunista

Abbasso i massacri, nessun sostegno a nessun campo imperialista!

Nessuna illusione pacifista

Internazionalismo proletario!

L’attuale bagno di sangue imperialista in Medio Oriente è solo l’ultimo di oltre un secolo di guerra quasi permanente che ha caratterizzato il capitalismo mondiale dal 1914.

I massacri di milioni di civili inermi, i genocidi, la riduzione in macerie di città e persino di interi paesi, non hanno portato a nulla se non alla promessa di ulteriori e peggiori atrocità.

La TCI e l’iniziativa dei comitati No War But the Class War: un bluff opportunista che indebolisce la sinistra comunista

La Tendenza Comunista Internazionalista (TCI) ha recentemente pubblicato una dichiarazione sulla propria esperienza con i comitati No War But the Class War (NWBCW), lanciati all’inizio della guerra in Ucraina[1]. Come loro affermano, “Non c'è niente di meglio di una guerra imperialista per rivelare la reale base di classe di uno scenario politico, e l'invasione dell'Ucraina lo ha certamente fatto”, spiegando che gli stalinisti e i trotskisti hanno dimostrato ancora una volta di appartenere al campo del capitale.

Bollettino di discussione di Gruppi della Sinistra Comunista, Primavera 2023

Nel bel mezzo del massacro della Prima Guerra Mondiale, molto prima che grandi masse di lavoratori si riunissero nelle strade per protestare contro la guerra, un piccolo ma determinato numero di internazionalisti si era riunito nel villaggio svizzero di Zimmerwald nel settembre del 1915 per difendere l'internazionalismo e per difendere l'unificazione dei lavoratori in tutto il mondo, rifiutando le illusioni pacifiste e opponendosi ai vari fronti dell'imperialismo.

Corrispondenza sulla Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra comunista sulla guerra in Ucraina

Introduzione della CCI

Pubblichiamo qui di seguito uno scambio di lettere principalmente tra gruppi della Sinistra comunista, dalla proposta iniziale alla stesura, alla finalizzazione e alla pubblicazione della Dichiarazione congiunta.

Sulla storia dei gruppi “No War but the Class War”

In risposta alla guerra assassina in Ucraina, la CCI ha ripetutamente sottolineato la necessità di una risposta comune da parte dell'espressione più coerente dell'internazionalismo proletario - la Sinistra comunista - al fine di creare un chiaro polo di riferimento per tutti coloro che cercano di opporsi alla guerra imperialista su basi di classe.

Un bilancio degli incontri pubblici sulla Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista sulla guerra in Ucraina

A seguito della pubblicazione della Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale sulla guerra in Ucraina Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista (Corrente Comunista Internazionale, Internationalist Voice e Istituto Onorato Damen)[1], sono stati organizzati da questi gruppi due incontri pubblici online, uno in italiano e uno in inglese, pe

Conferenza di Zimmerwald Un riferimento indispensabile per la difesa dell’internazionalismo

La lotta contro la guerra può essere intrapresa dalla classe operaia solo attraverso la lotta sul proprio terreno di classe e la sua unificazione internazionale. Le organizzazioni rivoluzionarie non possono aspettare una mobilitazione di massa della classe operaia contro la guerra: devono agire come una determinata punta di lancia nella difesa dell’'internazionalismo e sottolineare la necessità del rovesciamento del sistema. Questo richiede che la classe operaia e le sue organizzazioni rivoluzionarie si riapproprino delle lezioni e dell’impostazione delle lotte precedenti contro la guerra.

Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale sulla guerra in Ucraina

Le organizzazioni della sinistra comunista devono difendere in modo unitario il loro patrimonio comune di adesione ai principi dell'internazionalismo proletario soprattutto in un momento di grande pericolo per la classe operaia mondiale. Il ritorno della carneficina imperialista in Europa nella guerra in Ucraina è un tale momento.

Trent'anni fa moriva il nostro compagno Marc Chirik

Marc Chirik ci ha lasciati 30 anni fa, nel dicembre del 1990. In omaggio ai preziosi contributi del nostro compagno, di questo grande rivoluzionario nel solco di Marx, Engels, Lenin e Rosa Luxemburg, ripubblichiamo (in inglese, spagnolo e francese) la serie di due articoli pubblicati sulla nostra rivista teorica n. 65 e 66, subito dopo la sua morte.

La verità è rivoluzionaria. Per una storia veritiera della Sinistra comunista (Corrispondenza con la TCI)

Lo scorso dicembre, la CCI ha scritto alla TCI chiedendo di pubblicare la correzione di gravi falsificazioni sulla nostra organizzazione presenti sul sito web della TCI all’interno di un articolo intitolato “Sul quarantacinquesimo anniversario della fondazione della CWO[1]”.

La CCI non avrebbe richiesto tali rettifiche a un gruppo borghese. Non ci aspettiamo altro che bugie da quella parte, e denunciamo semplicemente tali calunnie come il marchio della classe nemica.

I gruppi della sinistra comunista di fronte al movimento Black Lives Matter: l'incapacità di identificare il terreno della classe operaia

Lo scopo di questa polemica è provocare un dibattito all'interno dell'ambiente politico proletario. Ci auguriamo che le critiche che rivolgiamo agli altri gruppi porteranno a delle risposte, perché la Sinistra comunista può essere rafforzata solo da un confronto aperto delle nostre divergenze.

Polemica con il PCInt: I paraocchi di Le Prolétaire di fronte alla situazione storica (Parte 1)

Nel suo numero 530, datato ottobre/novembre 2018, Le Prolétaire, organo del Partito Comunista Internazionale (PCInt) ha pubblicato una risposta (” Le divagazioni della CCI sul populismo”) a due articoli che avevamo scritto con il titolo: “I difetti del PCInt sul tema del populismo” (Révolution Internationale n.468 e 470)[1].

Cinquant'anni fa, maggio 68: La difficile evoluzione dell'ambiente politico proletario (parte 2)

Nella prima parte di quest’articolo abbiamo esaminato alcuni degli sviluppi più importanti dell'ambiente proletario internazionale dopo gli eventi del 68 maggio in Francia. Abbiamo notato che, mentre la rinascita della lotta di classe ha dato un impulso significativo alla rinascita del movimento politico proletario, e quindi al raggruppamento delle sue forze, questa dinamica ha cominciato ad incontrare difficoltà all'inizio degli anni '80. Riprendiamo la storia da questo punto.

Gli anni ’50 e ’60: Damen, Bordiga, e la passione per il comunismo

Prima della nostra esplorazione dei tentativi dell’anarchismo spagnolo di affermare un “comunismo libertario” durante la guerra civile spagnola del 1936-39, avevamo pubblicato il contributo della Sinistra Comunista Francese (GCF) sulle caratteristiche del periodo di transizione[1], un testo basato sui progressi teorici della sinistra italiana e belga degli anni ’30.

A 40 anni dalla fondazione della CCI, quale bilancio e quali prospettive per la nostra attività?

"Il marxismo è una visione rivoluzionaria del mondo che deve chiamare a lottare senza tregua per acquisire nuove conoscenze, che niente rigetta se non le forme stereotipate e definitive e che mette alla prova la sua forza vivente nel tintinnio delle armi dell'autocritica e sotto i tuoni della storia". (Rosa Luxemburg, Critica delle critiche)

Prima Guerra mondiale, conferenza di Zimmerwald: le correnti centriste nelle organizzazioni politiche del proletariato

L'articolo che segue è un contributo del compagno MC scritto in occasione del dibattito interno sviluppatosi negli anni 1980 per combattere certe posizioni centriste verso il consiliarismo che si erano sviluppate in seno alla CCI. MC è la firma di Marc Chirik (1907-1990), ex-militante della Gauche communiste (Sinistra comunista) e principale membro fondatore della CCI (vedere la Rivista Internazionale nn. 61 e 62[1]).

Dichiarazione di solidarietà con la TCI

Avendo letto sul sito della Tendenza Comunista Internazionalista il comunicato del 12 aprile 2015 intitolato “A proposito di alcune infami calunnie”[1] la CCI esprime la sua piena solidarietà alla TCI ed i suoi militanti che sono particolarmente sotto mira con questi attacchi da parte di ex militanti della sezione della TCI in Italia, il Partito Comunista Internazionalista.

Sinistra messicana 1938

Il testo che pubblichiamo qui di seguito è uno degli ultimi del "Gruppo di lavoratori marxisti" messicano, un raggruppamento che, nonostante la sua effimera esistenza, fa parte di quel movimento di risposta alla degenerazione dell'Internazionale Comunista che è noto con il nome di Sinistra Comunista. Lo pubblichiamo per portare una ulteriore testimonianza di quel prezioso lavoro di bilancio e di critica degli errori del passato che vari gruppi in tutto il mondo hanno fatto tra le due guerre, e che è in generale sconosciuto ai compagni, soprattutto in Italia.

XVII congresso della CCI: un rafforzamento internazionale del campo proletario

Alla fine del mese di maggio, la CCI ha tenuto il suo 17° congresso internazionale. Nella misura in cui le organizzazioni rivoluzionarie non esistono per sé stesse ma sono delle espressioni del proletariato e nello stesso momento fattori attivi nella vita di questo, spetta loro rendere conto all'insieme della loro classe dei lavori di questo momento privilegiato che costituisce la riunione della loro istanza fondamentale: il congresso.

Memorie di un rivoluzionario (A. Stinas, Grecia): nazionalismo e antifascismo

Gli estratti del libro di A. Stinas, comunista rivoluzionario greco (1), che qui pubblichiamo sono un attacco alla resistenza antifascista nella seconda guerra mondiale. Essi contengono una denuncia impietosa di ciò che resta della fusione di tre mistificazioni particolarmente mortali per il proletariato: la "difesa dell'URSS", il "nazionalismo" e l'"antifascismo democratico".

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