Di fronte all’aggravarsi della decomposizione capitalista, solo la lotta di classe offre una prospettiva all’umanità

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Dopo la guerra in Ucraina, questo nuovo conflitto in Medio Oriente conferma una volta di più che la guerra gioca un ruolo centrale in quello che abbiamo chiamato “l’effetto vortice”, cioè l’interazione accelerata di tutte le espressioni della decomposizione capitalista, minacciando sempre più la sopravvivenza stessa dell’umanità. Diventa vitale per i rivoluzionari mettere avanti una posizione internazionalista chiara contro tutti gli scontri imperialisti che si propagano attraverso il mondo.

Non si tratta di sottostimare gli altri aspetti della decomposizione, come per esempio la distruzione crescente dell’ambiente. In effetti, l’intensificazione della guerra non può che aggravare la crisi climatica, e allo stesso tempo questa non può che alimentare delle rivalità militari sempre più caotiche.

Ma questo non significa che non esiste più nessuna speranza per l’avvenire. Il ritorno della lotta di classe che è cominciata in Gran Bretagna più di un anno fa, e che si manifesta oggi negli Stati Uniti, mostra che la classe operaia non è vinta e che la sua resistenza allo sfruttamento contiene le potenzialità di un rovesciamento dell’ordine mondiale attuale e l’istaurazione di una nuova società senza sfruttamento, senza guerre, e con un rapporto armonico dell’uomo con la natura.

Per discutere di tutte questioni, la CCI indice una riunione pubblica via internet per il giorno:

7 novembre 2023, ore 18,30

Tutti i compagni che intendono partecipare sono invitati a scrivere al nostro indirizzo e riceveranno in seguito le istruzioni per collegarsi alla riunione.

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