«Sarkozy ha
ragione ma non è certo una novità. Anche l’Italia usa da anni la tecnica dei
rimpatri assistiti e volontari. Nel 2007, proprio con i rom, usò questa strada
pure il sindaco di Roma, che non era Jean-Marie Le Pen ma Walter Veltroni. E
figuriamoci se allora qualche professionista dell’antirazzismo si sognò di
gridare allo scandalo». Secondo il ministro dell’Interno Roberto Maroni,
dunque, la Francia non sta «facendo altro
che copiare l’Italia». Semmai, dice, è arrivato il momento di fare un passo
in più. Per arrivare dove, ministro? «Alla
possibilità di espellere anche i cittadini comunitari». I comunitari? «Sì,
espulsioni come per i clandestini, non rimpatri assistiti e volontari.
Naturalmente solo per chi viola la direttiva che fissa i requisiti per chi vive
in un altro Stato membro: reddito minimo, dimora adeguata e non essere a carico
del sistema sociale del Paese che lo ospita. Molti rom sono comunitari ma non rispettano
nessuno di questi requisiti» (Corriere della sera, 21 agosto).