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Proletari di tutti i paesi, unitevi!

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Lotta proletaria

Briciole di pane

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Scioperi nelle raffinerie di petrolio e nelle centrali elettriche inglesi: la lotta di classe deve unire tutti i lavoratori!

Gli scioperi e le dimostrazioni degli operai delle raffinerie di petrolio e delle centrali elettriche in risposta alla disoccupazione mostrano la profondità della rabbia nella classe operaia che deve far fronte all’ondata di esuberi provocati dalla crisi economica.

Questa ondata di licenziamenti e di lavori precari non è limitata alla Gran Bretagna ma sta travolgendo il mondo intero. Dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa occidentale alla Russia, nessun lavoro salariato è sicuro; ed anche quando c’è lavoro, gli stipendi vengono tagliati e le condizioni di lavoro vengono peggiorate.

Ma gli operai a livello mondiale stanno mostrando la loro riluttanza ad accettare questi attacchi: ci sono scioperi e manifestazioni tutti i giorni in Cina; alla fine di gennaio due milioni e mezzo di lavoratori in Francia hanno scioperato contro la disoccupazione; gli studenti ed i giovani proletari in Italia, Francia, Germania e soprattutto in Grecia hanno dimostrato per le strade la loro rabbia contro una società che non offre loro alcun futuro. La rabbia degli operai nelle raffinerie non è specifica alla Gran Bretagna, ma fa parte di una risposta internazionale all’approfondimento del disastro economico.

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Riunioni Pubbliche: La lotta degli studenti in tutta Europa conferma lo sviluppo della lotta di classe

Alla fine dell’anno 2008, quarant’anni dopo il 1968, diversi paesi d’Europa sono stati toccati simultaneamente da grandi movimenti di studenti (universitari e di scuola superiore). In Grecia, le affollate assemblee generali di studenti hanno anche evocato un nuovo “Maggio 68”. In effetti, non sono soltanto i giovani che si sono mobilitati contro gli attacchi del governo e contro la repressione dello Stato poliziesco, ma anche molti settori della classe operaia in solidarietà con le giovani generazioni.

L’aggravamento della crisi economica mondiale rivela sempre più il fallimento di un sistema che non ha più alcun avvenire da offrire ai figli della classe operaia. Ma questi movimenti sociali non sono soltanto dei movimenti della gioventù ma si integrano nelle lotte operaie che si sviluppano a livello mondiale. La dinamica attuale della lotta di classe internazionale, marcata dall’entrata delle giovani generazioni sulla scena della storia, conferma che l’avvenire si trova sicuramente nelle mani della classe operaia. Di fronte alla disoccupazione, alla precarietà, alla miseria e allo sfruttamento, il vecchio slogan del movimento operaio “Proletari di tutti i paesi, unitevi” è più che mai attuale.

Invitiamo i nostri lettori a prendere visione dei nostri contributi sull’argomento (*) e a partecipare alla discussione che si svilupperà su questi temi in occasione delle nostre prossime riunioni pubbliche che avranno luogo a:

  • Milano, il 23 gennaio alle ore 17,30
  • Napoli, il 31 gennaio alle ore 17,00.

Per maggiori informazioni, fare riferimento al riquadro “Riunioni Pubbliche” che si trova qui a destra.

(*) La classe operaia sta già rispondendo alla crisi capitalista, Solidarietà con il movimento degli studenti in Grecia!, Grecia: una dichiarazione di lavoratori in lotta, La lotta degli studenti, in Italia come in Europa, una tappa importante della lotta di classe, Noi la crisi non la paghiamo. Vedi anche gli altri articoli sulla pagina in lingua francese.
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La classe operaia sta già rispondendo alla crisi capitalista

La crisi finanziaria è al centro dell’attenzione dei mezzi di informazione. Ogni occasione aiuta ad oscurare il movimento internazionale della classe operaia, che è la sola che può dare una soluzione alla crisi. La International Labour Organisation dice che nei paesi industrializzati i salari diminuiranno dello 0,5% nel 2009. Basandosi su passate ricerche il Rapporto Globale sui Salari mostra che per ogni perdita dell’1% del Prodotto Interno Lordo pro capite, i salari scendono dell’1,55%. La recessione tocca duramente i lavoratori.

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La lotta degli studenti, in Italia come in Europa, una tappa importante della lotta di classe

Nel precedente articolo sul movimento degli studenti apparso il 5 novembre scorso sul nostro sito web[1] mettevamo già in evidenza come questo traesse la sua maggiore forza non tanto dalla sua specificità di movimento di studenti quanto piuttosto dal riconoscimento, ampiamente presente al suo interno e testimoniato proprio dalla parola d'ordine diffusa a livello nazionale "Noi la crisi non la paghiamo", di costituire la nuova generazione di proletari e, in questo senso, di essere sottoposti, già a livello di formazione, alle esigenze di ristrutturazione del capitale.

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Repressione di uno sciopero in Brasile (volantino)

Pubblichiamo il volantino realizzato in comune dalla CCI e dal gruppo Opposizione Operaia, distribuito in Brasile il 20 ottobre nelle assemblee generali di lotta degli impiegati di banca. Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4
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90 anni fa, la rivoluzione proletaria in Germania mette fine alla Prima Guerra mondiale

Il 4 novembre del 1918, a Kiel, porto tedesco sul Mar del Baltico, migliaia di marinai si rivoltarono contro il comando dell'esercito che aveva ordinato loro di lanciarsi in un'altra avventura guerriera.

Era stato raggiunto un punto culminante di malcontento e di rigetto della guerra. Dopo quattro anni di uccisioni di massa, 11 milioni di morti, un numero incalcolabile di feriti, dopo l'estenuante guerra di trincea che stava causando numerosissime perdite per gli attacchi con gas nel Nord della Francia ed in Belgio, con la carestia che stava colpendo la popolazione operaia, dopo questa immonda carneficina senza fine, la classe operaia tedesca fu tanto disgustata dalla guerra da non essere più disposta a sacrificare la propria vita per gli interessi della "nazione". Tuttavia, il comando militare impose il proseguimento della guerra con una brutale repressione e decise di punire spietatamente i marinai che si erano ammutinati.

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Grecia: una dichiarazione di lavoratori in lotta

v\:* {behavior:url(#default#VML);} o\:* {behavior:url(#default#VML);} w\:* {behavior:url(#default#VML);} .shape {behavior:url(#default#VML);} Pubblichiamo qui di seguito una dichiarazione diffusa da lavoratori attualmente in lotta in Grecia e che si proclamano "insorti". Questi occupano, da mercoledì 17 dicembre (1), la sede della Confederazione Generale dei lavoratori ad Atene, principale centrale sindacale del paese, ed hanno fatto di questo sito un luogo di Assemblea Generale (AG), di riunione e di discussione APERTA A TUTTI.

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Solidarietà con il movimento degli studenti in Grecia!

L’esplosione di collera e la rivolta delle giovani generazioni proletarizzate in Grecia non sono per niente un fenomeno isolato o particolare. Queste trovano le loro radici nella crisi mondiale del capitalismo e scontrandosi con la repressione violenta mettono a nudo la vera natura della borghesia e del suo terrore di Stato. Esse si trovano in linea diretta con le mobilitazione su un terreno di classe delle giovani generazioni in Francia contro il CPE del 2006 ed la LRU (1) del 2007, dove gli studenti ed i liceali si riconoscono innanzitutto come proletari che si rivoltano contro le loro future condizioni di sfruttamento. Del resto, l’insieme della borghesia dei principali paesi europei l’ha molto ben compreso confessando i suoi timori di contagio di simili esplosioni sociali di fronte all’aggravamento della crisi. Infatti, in modo significativo, la borghesia francese ha sospeso precipitosamente il suo programma di riforma dei licei. D’altra parte, già si sta esprimendo con forza il carattere internazionale della contestazione e della combattività studentesca e soprattutto degli studenti medi.
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“Noi la crisi non la paghiamo!”

“Noi la crisi non la paghiamo!”[1]

E’ scoppiato il 2008!

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Movimento di lotta alla Sicurezza Sociale, a Marsiglia

Nel novembre 2007, avevamo pubblicato una lettera di un lettore, firmatosi Sébastien, che descriveva “dall'interno" l'aumento della collera nei diversi servizi della Sicurezza Sociale di Marsiglia, col titolo "Una testimonianza della combattività operaia di

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