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Questo articolo è in continuità con quelli che abbiamo già pubblicato denunciando un tentativo di falsificare le vere origini della Sinistra comunista da parte di un blog chiamato Nuevo Curso[1] (recentemente ribattezzato Communia). Questo tentativo è orchestrato da un avventuriero, Gaizka[2], il cui scopo non è quello di contribuire a chiarire e difendere le posizioni di questa corrente ma di "farsi un nome" nel campo politico proletario. Questo attacco contro la corrente storica della Sinistra comunista mira a trasformarla in un movimento dai contorni sfumati, al di fuori dei rigorosi principi proletari che presiedettero alla sua formazione, il che costituisce un ostacolo alla trasmissione alle future generazioni di rivoluzionari delle acquisizioni della lotta delle frazioni di sinistra contro l'opportunismo e la degenerazione dei partiti dell'Internazionale Comunista. Per quanto riguarda l’avventuriero Gaizka, abbiamo fornito una grande quantità di informazioni, finora non confutate, circa le relazioni di questo signore con il mondo delle personalità politiche borghesi (principalmente di sinistra borghese ma anche di destra). Si tratta di un comportamento e un tratto di personalità che costui condivide con avventurieri più famosi nella storia, come Ferdinand Lassalle e Jean Baptiste von Schweitzer, che operavano all'interno del movimento operaio in Germania nel 19° secolo[3], anche se lui è ben lontano, ovviamente, dall’avere la statura di questi personaggi.
Di fronte alla nostra denuncia, Gaizka è rimasto completamente in silenzio: confutare la realtà delle sue turpitudini, da noi denunciate, è per lui "missione impossibile". Allo stesso tempo, ha ricevuto pochissimo appoggio, il più esplicito e quasi unico proveniente da un gruppo, il GIGC (Groupe International de la Gauche Communiste) che, prima di cambiare nome nel 2014, si chiamava FICCI (Fraction Interne du Courant Communiste International). Un gruppo la cui vocazione primaria, da una ventina d'anni a questa parte, è stata quella di calunniare la CCI e la cui presa di posizione a favore di Nuevo Curso è stata accompagnata da un nuovo odioso attacco contro la nostra organizzazione[4].
Dopo aver denunciato la frode che costituisce questa cosiddetta "sinistra comunista" chiamata Nuevo Curso e la vera natura del suo animatore Gaizka, ci tocca esaminare il profilo dei suoi "amici". La questione non è ovviamente irrilevante. La Santa Alleanza tra Nuevo Curso e il GIGC la dice lunga sulla vera natura di ciascuno dei due gruppi e sul loro "contributo" agli sforzi dei giovani elementi che cercano le posizioni di classe. Ma prima di esaminare il pedigree del GIGC, vale la pena dare una rapida occhiata a come questo gruppo si è posizionato rispetto a Nuevo Curso al momento della sua comparsa.
Il sostegno del GIGC a Nuevo Curso e Gaizka
Il GIGC ha accolto l’entrata nell'arena politica del blog Nuevo Curso con grande entusiasmo: “Nuevo Curso è un blog di compagni che ha cominciato a pubblicare con regolarità da settembre scorso posizioni sulla situazione e su questioni più ampie, anche teoriche. Purtroppo sono solo in spagnolo. L’insieme delle posizioni che difende sono molto chiaramente posizioni di classe e si situano nel quadro programmatico della Sinistra comunista ... siamo molto favorevolmente impressionati, non solo dal loro richiamo senza concessioni alle posizioni di classe, ma soprattutto dalla qualità "marxista" dei testi dei compagni ...". (sottolineato da noi. Rivoluzione o guerra n.9, "Nuove voci comuniste": Nuevo Curso (Spagna) e Worker's Offensive (Stati Uniti).
O ancora, "La costituzione di Emancipación come gruppo politico comunista a tutti gli effetti [che anima il blog Nuevo Curso] è un passo importante il cui significato politico e storico va ben oltre la semplice apparizione di un nuovo gruppo comunista. (...) Così, la costituzione di Emancipación come gruppo politico a parte intera esprime il fatto che il proletariato internazionale, sebbene sottomesso e lontano dal poter respingere minimamente gli attacchi di ogni tipo imposti dal capitale, tende a resistere attraverso la lotta e a liberarsi dalla presa ideologica di questo e che il suo divenire rivoluzionario resta d’attualità. Essa esprime l'attuale "vitalità" (relativa) del proletariato". (sottolineato da noi. Rivoluzione o guerra n.12, “Lettera del GIGC a Emancipación sul suo 1° Congresso”).
Tuttavia, il GIGC non poteva evitare di sollevare il problema posto dall’interpretazione di Nuevo Curso della filiazione storica della Sinistra comunista che include in essa la corrente "trotskista" prima del suo tradimento durante la Seconda Guerra Mondiale. In effetti, l’assenza di qualsiasi critica da parte del GIGC su questa questione avrebbe reso evidente che questo gruppo non si sente affatto interessato alla difesa reale della Sinistra comunista, che la sua proclamazione di farne parte e la sua pretesa di difenderla sono solo un'esca al servizio delle sue sordide manovre volte a screditare la CCI. Detto questo, la "timidezza" e la "gentilezza" della critica del GIGC rivolta a Nuevo Curso fa fatica a nascondere un'evidente benevolenza di fronte all'attacco di questo gruppo contro la Sinistra comunista: "Vogliamo soprattutto richiamare l'attenzione dei compagni sull'impasse programmatico, teorico e politico nel quale la rivendicazione di una continuità con la Quarta Internazionale sta imbarcando Emancipación. (...) Il passaggio verso un gruppo politico a pieno titolo è estremamente positiva in sé e, allo stesso tempo, solleva nuove questioni e responsabilità. Queste sono state evidenti fin dal congresso. E una di queste, la rivendicazione della IV Internazionale, deve essere discussa - e secondo noi combattuta - per permettere a Emancipación e ai suoi membri di assolvere il compito storico che il proletariato ha loro affidato". (sottolineato da noi. “Lettera del GIGC a Emancipación sul suo 1° Congresso luglio 2019 - R o G n.12). Invece di denunciare chiaramente un attacco contro la Sinistra comunista, il GIGC elude questo problema fondamentale cercando di imbambolarci con "l'impasse programmatica, teorica e politica in cui si sta imbarcando Nuevo Curso (Emancipación)" e evocando, niente meno, che "il compito storico che il proletariato gli ha affidato". Morale: Il GIGC si fa di fatto beffa della difesa della Sinistra comunista ma si preoccupa, invece, del futuro di Emancipación.
Inoltre, una volta che la nostra organizzazione aveva dato ai lettori informazioni sufficienti per caratterizzare Gaizka (il principale animatore di Nuevo Curso) come un avventuriero con la particolarità di aver mantenuto, nel 1992-94, relazioni con il più importante partito della borghesia in Spagna in quel momento, il PSOE, non c'era più dubbio possibile sul significato dell'approccio di Nuevo Curso di snaturare la Sinistra comunista. E ancora meno dubbi erano concessi ai membri del GIGC poiché negli anni 1992-94 erano ancora militanti della CCI e avevano quindi piena conoscenza della traiettoria e delle azioni di questo individuo.
Tuttavia, non sono state queste informazioni, accessibili a tutti (e ripetiamo, non negate da nessuno), a impedire al GIGC di volare in soccorso dell'avventuriero Gaizka di fronte alla denuncia che ne abbiamo fatto: "dobbiamo sottolineare che fino ad oggi non abbiamo visto nessuna provocazione, manovra, denigrazione, calunnia o diceria, lanciata dai membri di Nuevo Curso, anche come individui, né alcuna politica di distruzione contro altri gruppi o militanti rivoluzionari"[5]. Effettivamente Gaizka non procede nello stesso modo del GIGC, poiché la lista di comportamenti ripugnanti a cui il GIGC si riferisce qui è una buona sintesi del suo proprio modo di agire. E ci vuole davvero l'aplomb di canaglie e meschini imbroglioni come i membri di questo gruppo per cercare di far credere che non ci sono problemi con Gaizka, visto che non si comporta come loro.
Nel caso di Gaizka, è la personalità politica che è in questione distinguendosi, come altri avventurieri meglio conosciuti prima di lui, per il fatto che "A differenza dei combattenti sinceri che si uniscono in modo disinteressato a un'organizzazione rivoluzionaria per aiutare la classe operaia a compiere il suo ruolo storico, gli avventurieri si uniscono alle organizzazioni rivoluzionarie solo per soddisfare la loro "propria missione storica". Vogliono mettere il movimento al loro servizio e, a questo scopo, cercano costantemente un riconoscimento"[6]. Per Gaizka, è la riscrittura, distorta, della storia della Sinistra comunista che potrà mettere al suo attivo e di cui sarà orgoglioso se l'operazione dovesse riuscire[7].
Ricordiamo le carognate della FICCI - GIGC
La FICCI si è formata nel 2001 sotto il segno dell'odio per la CCI e della volontà di distruggerla. Non riuscendoci, ha cercato di danneggiarla il più possibile. Con il pretesto di voler "raddrizzare la CCI" minacciata, secondo loro, di "degenerazione opportunistica", i pochi militanti della CCI all'origine della FICCI si sono caratterizzati, fin dall'inizio, per l'intrigo (tenendo riunioni segrete[8]), per atti di delinquenza come il furto e il ricatto, e per l'opera di provocatori, in particolare attraverso una campagna diffamatoria contro una compagna accusata pubblicamente da loro di essere un agente dello Stato che manipolava indirettamente la nostra organizzazione.
Non potendo dare un resoconto dettagliato delle turpitudini della FICCI-GIGC, rimandiamo il lettore ai principali articoli di denuncia che abbiamo scritto su questo argomento[9] e ci limitiamo qui ad alcune illustrazioni concrete di queste.
I membri della FICCI si sono deliberatamente posti essi stessi al di fuori dalla nostra organizzazione come conseguenza dei seguenti comportamenti:
• Violazioni ripetute dei nostri statuti (in particolare il rifiuto di pagare interamente le loro quote) e il loro rifiuto di impegnarsi a rispettarli in futuro;
• Rifiuto di venire a difendere il loro comportamento nell'organizzazione di fronte alle nostre critiche in merito, di fronte a una conferenza straordinaria dell'organizzazione che ha messo specificamente questo tema all'ordine del giorno;
• Furto di denaro e materiale della CCI (archivio degli indirizzi e documenti interni).
FICCI come gruppo poliziesco
Alla fine, i membri della FICCI sono stati esclusi[10] dalla nostra organizzazione, non per questi comportamenti intollerabili ma per le loro attività di informatori con, al loro attivo, diversi atti di delazione. Per esempio, hanno pubblicato sul loro sito web la data di una Conferenza della CCI in Messico dove c’erano anche militanti di altri paesi. Questo atto ripugnante della FICCI, che consiste nel facilitare il lavoro delle forze repressive dello Stato borghese contro i militanti rivoluzionari, è tanto più spregevole in quanto i membri della FICCI sapevano bene che alcuni dei nostri compagni in Messico erano già stati, in passato, direttamente vittime della repressione e che alcuni erano stati costretti a fuggire dal loro paese di origine.
Ma i comportamenti da delatore dei membri della FICCI non si limitano a questo episodio. Prima e dopo la loro esclusione dalla CCI, questi hanno sistematizzato il loro lavoro di spionaggio della nostra organizzazione e regolarmente riportato i risultati ottenuti nei loro bollettini. Alcune delle "informazioni" pubblicate, degne della stampa scandalistica (tipo delle "rivelazioni" su una coppia di militanti), possono avere un interesse solo per quei pochi imbecilli (se ne esistono al di fuori dei membri della FICCI) che si divertono a fantasticare su un'oligarchia familiare all'interno della CCI. Ma accanto a queste ce ne sono altre che, lungi dall'essere inoffensive, sono direttamente espressione di un lavoro da informatori della polizia. Ecco un piccolo esempio:
- il bollettino della FICCI n. 14 si caratterizza per una prosa degna dei più zelanti rapporti di polizia: "Questo testo è di CG[11], alias Peter, come è provato dallo stile e soprattutto dal riferimento (piuttosto fantasioso) a una deplorevole operazione di recupero effettuata sotto la sua direzione. Questo stesso Peter è quello che dirige la CCI e che, dopo aver escluso o spinto fuori la maggior parte dei membri fondatori della CCI, pretende di essere l'unico erede di MC[12]. Ma bisogna anche sapere che se Peter sta guidando questa cabala d'odio contro il nostro compagno Jonas, è per la semplice ragione che Louise (alias Avril), la militante su cui Jonas ha osato esprimere chiari dubbi, non è altro che la compagna del leader".
- Nel Bollettino n. 18, abbiamo diritto a un rapporto dettagliato (tipico dei rapporti informatori trovati negli archivi della polizia) su una riunione pubblica del Partito Comunista Internazionale (PCI- Le Prolétaire), dove sono riportate tutte le azioni di "Peter alias C.G."
- Il bollettino n° 19 torna alla carica su Peter "che faceva la diffusione da solo" in questa e quella manifestazione e solleva una questione "altamente politica": "Infine, e capirete se poniamo anche questa questione: dov'è Louise? Assente dalle manifestazioni, assente dalle riunioni pubbliche, è di nuovo 'malata'?".
Il suddetto campionario della sordida raccolta di informazioni da parte dei membri della FICCI è abbastanza significativo del modo in cui queste persone concepiscono il loro "lavoro di frazione" (pettegolezzi, rapporti di polizia). In effetti, l'esibizione di tali informazioni è rivolta anche all'insieme della CCI, per mettere sotto pressione i suoi militanti facendo loro intendere che sono "sotto sorveglianza", che nulla di quello che fanno e dicono sfuggirà alla vigilanza della "Fazione interna". Lo dimostra l'innocente informazione pubblicata nel Bollettino n. 13, che riferisce che la CCI ha affittato una "sala di lusso" per una riunione pubblica, informazione la cui unica funzione è quella di contribuire a questa atmosfera di sorveglianza permanente. È con lo stesso obiettivo che i membri della CCI, così come i nostri contatti, ricevevano regolarmente nelle loro cassette postali, anche quando alcuni di loro avevano cambiato indirizzo, il famoso “Bulletin communiste” (Bollettino Comunista), nonostante le proteste e le ripetute richieste di cessazione di tali invii. Era un modo per dire ai destinatari: "Vi teniamo d’occhio e non vi molliamo".
Non è perché emana dai cervelli malati di persecutori ossessivi che un tale lavoro di polizia della nostra organizzazione, e specialmente di alcuni dei suoi membri, non dovrebbe essere preso sul serio.
Per concludere sul comportamento poliziesco della FICCI, vale la pena menzionare la pubblicazione da parte della FICCI di un testo di 118 pagine in formato A4 e in caratteri piccoli (circa 150.000 parole!) intitolato "L'Histoire du Secrétariat international du CCI" (La storia del Segretariato Internazionale della CCI"). Questo testo, secondo il suo sottotitolo, pretende di raccontare “Come l'opportunismo si è imposto negli organi centrali prima di contaminare e iniziare la distruzione dell'intera organizzazione...". È un racconto che, per molti versi, si potrebbe qualificare come "romanzo poliziesco".
Innanzitutto è appunto un romanzo, cioè una finzione e niente affatto un testo storico, anche se si riferisce a fatti e personaggi reali. È un po' come considerare "I Tre Moschettieri" di Alexandre Dumas come la vera storia di d'Artagnan (realmente esistito) e dei suoi amici. Comunque, anche se non c'è paragone possibile tra l'immaginazione romanzesca di Dumas e quella malata e paranoica degli autori di questa "storia", ci viene offerto un "thriller" con personaggi ben caratterizzati, soprattutto Louise e Peter. Louise è la principale "cattiva" della storia, una vera Lady Macbeth. Questa aveva spinto suo marito ad assassinare il re Duncan per impossessarsi del trono. Louise, in legame con i servizi speciali dello Stato, ha subdolamente manipolato il suo compagno Peter per incitarlo a commettere misfatti contro la CCI e i suoi militanti[13]. Peter è così diventato il "capo", colui "che dirige la CCI" (sic) dopo aver eliminato "la maggior parte dei membri fondatori della CCI" e che "pretende di essere il solo erede di MC". Non abbiamo più a che fare con un Peter-Macbeth ma con un Peter-Stalin. Ed è qui che la natura poliziesca di questo testo è ancora una volta evidente. Infatti, esso spiega la presunta "evoluzione opportunista" della CCI con gli intrighi di alcuni personaggi malfattori, come se la degenerazione e il tradimento del partito bolscevico fossero stati il risultato dell'azione del megalomane Stalin e non la conseguenza del fallimento della rivoluzione mondiale e dell'isolamento della rivoluzione in Russia. Questo testo proviene dalla più pura concezione poliziesca della storia, che è sempre stata combattuta dal marxismo, e bisogna riconoscere ai suoi autori un certo anticipo su tutti i "complottisti" che oggi pullulano sui social e nell'entourage di Donald Trump.
Ma il carattere poliziesco più odioso di questo testo è il fatto che rivela molti dettagli sul funzionamento interno della nostra organizzazione, che sono una manna per i servizi di polizia. La bassezza dei membri del GIGC decisamente non ha limiti.
La politica del "cordone sanitario" della FICCI contro la CCI
Non essendo riuscito a convincere i militanti della CCI della necessità di escludere il "capo" e la "compagna del capo", questo gruppuscolo parassita si è dato come obiettivo quello di trascinare dietro le sue calunnie gli altri gruppi della Sinistra comunista per formare un cordone sanitario intorno alla CCI e screditarla (vedi qui di seguito gli episodi del "Circulo" e della "riunione pubblica del BIPR[14] a Parigi"). La FICCI ha chiesto al PCI (Le Prolétaire), in una lettera del 27 gennaio 2002 ad esso indirizzata e contemporaneamente inviata ad altri gruppi della Sinistra comunista, di prendere posizione a suo favore contro la CCI: "Oggi non vediamo che una sola soluzione: rivolgerci a voi affinché chiediate alla nostra organizzazione di aprire gli occhi e ritrovare il senso delle sue responsabilità. (...) Poiché noi siamo in disaccordo, oggi la CCI sta facendo di tutto per emarginarci e demolirci moralmente e politicamente"[15]. Nonostante questa lettera, la FICCI ha il coraggio di scrivere nel suo Bollettino n.13: "vogliamo affermare che, da parte nostra, non abbiamo mai chiesto a nessuno di schierarsi tra la CCI e la Frazione".
La volontà di isolare la CCI era rivolta ad un perimetro che andava al di là della Sinistra comunista poiché si trattava di fare scudo, laddove possibile e attraverso vari mezzi, tra la CCI e tutti coloro che, in un momento o nell'altro, potevano essere interessati al contenuto del nostro intervento. Questo è il senso delle sue campagne diffamatorie sul suo sito web, a volte anche attraverso volantini dedicati a questo scopo, in tutti i luoghi di discussione che gli erano accessibili.
Se non potevamo proibire ai membri della FICCI di andare alle manifestazioni di strada per tenerci d'occhio, potevamo però impedirgli di fare il loro sporco lavoro da poliziotti nelle nostre riunioni pubbliche. Ecco perché la CCI ha infine deciso di vietare la presenza dei membri della cosiddetta "Fazione interna" della CCI alle sue riunioni pubbliche e alle sue permanenze[16]. In diverse occasioni abbiamo dovuto affrontare minacce (compresa quella gridata a gran voce di sgozzare uno dei nostri compagni[17]) e aggressioni da parte di questi teppisti.
La degenerazione opportunistica della CCI, proclamata ma mai dimostrata dalla FICCI!
La FICCI si presenta come "il vero continuatore della CCI" che avrebbe conosciuto una degenerazione "opportunista" e "stalinista". Dichiara di continuare il lavoro, secondo lei abbandonato dalla CCI, di difesa nella classe operaia delle "vere posizioni di questa organizzazione" minacciate dallo sviluppo dell'opportunismo al suo interno. Opportunismo che riguarderebbe, in primo luogo, la questione del suo funzionamento. Abbiamo visto nella pratica la sua concezione del rispetto degli statuti e come si è fatta beffa delle più elementari regole di comportamento del movimento operaio.
Inoltre, da nessuna parte si trova traccia di un'argomentazione "politica" della FICCI che evidenzi chiaramente le sue "divergenze di fondo" con la CCI, che avrebbero giustificato la costituzione di una "frazione interna" che si vuole in continuità di tutte le frazioni di sinistra del movimento operaio, dalla Lega Spartakus fino alla Frazione della Sinistra Italiana[18]. Essendo sempre stata incapace di porre a se stessa tale necessità di rigore politico ispirandosi all'esperienza del movimento operaio, preferisce alzare lo spauracchio della vendetta popolare ripetendo a sazietà che la CCI è una setta "senza speranza di ritorno ormai, e che si è ampiamente marginalizzata, addirittura messa fuori gioco, dal campo proletario con le sue posizioni opportuniste”. (Rapporto di attività della seconda Riunione generale del GIGC. Révolution ou Guerre n.12).
Perché e come la CCI si sarebbe messa "fuori gioco dal campo proletario", concetto che non troviamo da nessuna parte nei nostri predecessori Bilan e Internationalisme[19] (la cui filiazione la FICCI-GIGC ha l'indecenza di rivendicare e in particolare quella del nostro compagno MC[20]).
La FICCI-GIGC suggerisce che avremmo tradito l'internazionalismo proletario o saremmo in procinto di farlo, il che costituirebbe effettivamente un motivo valido per denunciare l'opportunismo che l’avrebbe prodotto. Ma, fino ad oggi, la FICCI-GIGC non ha dimostrato in alcun modo come la nostra caratterizzazione della fase attuale della decadenza capitalista, quella della sua decomposizione[21] - che, secondo queste persone, è un punto centrale dell'opportunismo della CCI - sia un'illustrazione di questo tradimento!
La FICCI-GIGC suggerisce che il nostro settarismo si esprime nella concezione che ci sono gruppi parassitari che agiscono nell'ambiente della Sinistra comunista[22]. Così come nell'idea che il parassitismo rappresenti un pericolo per il milieu politico proletario, ci emarginerebbe rispetto a questo milieu e costituirebbe addirittura una minaccia per esso. In realtà, questa concezione costituisce un pericolo solo per i parassiti e noi rivendichiamo la sua validità nello stesso modo in cui rivendichiamo la lotta di Marx ed Engels contro l'Alleanza di Bakunin all'interno dell'AIT: "È giunto il momento, una volta per tutte, di porre fine alle lotte interne quotidiane provocate nella nostra Associazione dalla presenza di questo organismo parassitario". (Engels, "Il Consiglio Generale a tutti i membri dell'Internazionale", avvertimento contro l'Alleanza di Bakunin").
Il metodo che consiste nel "suggerire" evitando il problema politico di fondo fa appello al buon senso comune popolare[23], ai metodi di caccia alle streghe praticati nel Medioevo. Un metodo questo che sta guadagnando nuova vitalità nella società decadente di oggi con la ricerca a oltranza di capri espiatori per tutti i mali della società.
In realtà, la FICCI GIGC non ha mai spiegato che, quando i suoi membri facevano parte della CCI, hanno sempre sostenuto le tesi sul parassitismo e quelle sulla decomposizione. L'attacco che hanno intrapreso contro la nostra organizzazione nel 2000 non faceva per niente riferimento a disaccordi su questi temi. Solo più tardi hanno "scoperto", molto convenientemente, che non erano d'accordo con queste analisi. Era per loro necessario rimuovere gli ostacoli alla giustificazione del loro nuovo progetto politico:
• Diventando a loro volta dei parassiti caricaturali, ovviamente non hanno sostenuto l'immagine di se stessi e del loro comportamento riflessa nello specchio della nostra analisi del parassitismo. Hanno dovuto rompere questo specchio per rendere la CCI colpevole dei loro stessi abusi e per cercare di privare la CCI di un metodo adeguato per combatterli;
• Rifiutando la teoria della decomposizione del capitalismo elaborata dalla CCI, che è la sola a difenderla all'interno della Sinistra comunista, la FICCI può lisciare nel verso del pelo gli altri gruppi della Sinistra comunista molto critici verso questa analisi.
Inoltre, la CCI è stata il bersaglio di molte altre accuse da parte della FICCI che non abbiamo menzionato finora. In genere, queste vengono espresse con "frasi ad effetto" basate su menzogne e deformazioni, degne del motto di Goebbels, capo della propaganda nazista, secondo il quale: "Una grande menzogna porta con sé una forza che allontana il dubbio". Fortunatamente l'oscurantismo medievale non impedisce che la stupidità venga espressa e, con essa, la possibilità di risvegliare l'incredulità dei sostenitori del GIGC. All’attenzione di questi riproduciamo un piccolissimo campione delle accuse portate contro di noi dalla FICCI: la CCI sarebbe marchiata oggi dallo stigma di “un progressivo allontanamento dal marxismo e una tendenza sempre più affermata a proporre (e difendere) valori borghesi e piccolo-borghesi in voga ("giovanilismo", femminismo e soprattutto "non violenza")”[24]; la CCI è accusata anche di fare "il gioco della repressione"[25].
L'uso poliziesco da parte del GIGC dei bollettini interni della CCI
Non appena la vecchia sigla "FICCI" è messa da parte e viene annunciata la nuova, "GIGC", questo gruppo parassita tenta un nuovo colpo di testa, ancora una volta di natura poliziesca, contro la CCI.
Anche se le campagne anti-CCI della FICCI hanno avuto inizialmente un certo impatto sull'ambiente politico proletario, non sono tuttavia riuscite ad emarginare la nostra organizzazione, soprattutto perché le abbiamo combattute vigorosamente. La FICCI si era dovuta rassegnare a questa situazione fino a quando la storia sembra sorriderle di nuovo grazie al provvidenziale arrivo nelle sue mani dei bollettini interni della CCI[26].
Pensando che la loro ora di gloria fosse finalmente arrivata, questi parassiti, rinvigoriti dal nuovo "atout" nelle loro mani, hanno scatenato una propaganda isterica contro la CCI, come dimostra il manifesto pubblicitario (giubilante) affisso sul loro sito web: "Una nuova (ultima?) crisi interna della CCI!", accompagnato naturalmente da un "Appello al campo proletario e ai militanti della CCI". Per diversi giorni, hanno svolto un'attività frenetica, indirizzando una lettera dopo l'altra a tutto "il milieu proletario" così come ai nostri militanti e ad alcuni dei nostri simpatizzanti (di cui hanno continuato ad usare gli indirizzi dopo averli rubati alla CCI). Questo cosiddetto "Gruppo Internazionale della Sinistra Comunista" (il nuovo nome che si era dato la FICCI) suona il campanello d’allarme e grida a squarciagola di essere in possesso dei Bollettini interni della CCI. Esibendo il loro trofeo di guerra e facendo un tale baccano, il messaggio che questi spioni brevettati stavano cercando di far passare era molto chiaro: c'era una "talpa" nella CCI che stava lavorando mano nella mano con l'ex-FICCI! Un chiaro lavoro di polizia con nessun altro obiettivo se non quello di seminare il sospetto generalizzato, disordine e discordia all'interno della nostra organizzazione. Questi erano gli stessi metodi usati dalla GPU, la polizia politica di Stalin, per distruggere dall'interno il movimento trotskista degli anni ‘30. Questi sono gli stessi metodi che i membri dell'ex FICCI (tra cui due di loro, Juan e Jonas, membri fondatori del "GIGC") avevano già usato quando fecero viaggi "speciali" in diverse sezioni della CCI nel 2001 per tenere riunioni segrete e diffondere voci che uno dei nostri compagni (la "donna del capo della CCI", come la chiamavano loro) era uno "sbirro”.
Come il GIGC ha potuto beneficiare di un tale dono dal cielo? Un complice sotto copertura all'interno della nostra organizzazione? La polizia stessa li avrebbe avuti entrando nei nostri computer e per poi passarli al GIGC in qualche modo? Se, invece di essere una banda di canaglie, il GIGC fosse stato un'organizzazione responsabile, si sarebbe preoccupato di risolvere questo enigma e di informare il milieu politico del risultato delle sue indagini.
Il nostro articolo di denuncia di questo nuovo attacco è bastato a calmare di colpo l'ardore del GIGC, ma è interessante notare la sua risposta: "Il nostro gruppo prende atto del silenzio e dell'assenza di smentita della CCI sulla realtà di una grave crisi organizzativa all'interno della CCI e sulla nuova messa in discussione all'interno della stessa CCI dei comportamenti della ‘militante’ Avril-Louise-Morgane. Il GIGC non risponderà alla raffica di insulti che la CCI sta attualmente riversando sul nostro gruppo (come ha fatto ieri sulla FICCI). Abbiamo altre cose da fare. (…)". Questa risposta è stata rivelatrice per molti aspetti:
• Il GIGC, rifiutandosi di rispondere alla "raffica di insulti", ha evitato di dover rispondere alla sola questione di reale interesse e, come facilmente comprensibile, imbarazzante per lui: come ha ottenuto i nostri bollettini interni?
• Ha accusato la CCI di nascondere i suoi problemi organizzativi, mentre la lettura dell’insieme della nostra stampa mostra che questa è una menzogna e una calunnia, poiché, come i bolscevichi (vedi in particolare il libro di Lenin "Un passo avanti due passi indietro"), noi siamo l'unica organizzazione che ne rende conto sistematicamente tirandone le lezioni.
•- Essendo in possesso dei nostri Bollettini interni, il GIGC sapeva perfettamente che, ancora una volta, i nostri problemi non sarebbero stati nascosti. Pertanto, la ripercussione all’esterno dei problemi organizzativi che toccavano la CCI non poteva essere prevista prima della tenuta di una riunione generale dell'organizzazione (un congresso, una conferenza) incaricata di trattarli; poteva quindi avvenire solo nel quadro di un bilancio dei lavori di una tale riunione. Il bilancio dei lavori della nostra conferenza straordinaria di maggio 2014 è stato pubblicato in un articolo nel settembre 2014, nella Rivista Internazionale n. 153 (in inglese, francese e spagnolo) e sul sito italiano con il titolo, Conferenza internazionale straordinaria della CCI: la “notizia” della nostra scomparsa è ampiamente esagerata!
La FICCI un parassita, ma non solo della CCI
Abbiamo mostrato come la FICCI ha cercato di usare il PCI (spedendogli una lettera) perché la sostenesse contro la CCI e adesso illustreremo come ha usato lo stesso approccio, ma "più grande" nei confronti del BIPR. Questo tentativo di corrompere queste due organizzazioni trascinandole su un terreno estraneo alle regole che governano i rapporti all'interno della Sinistra comunista costituisce un attacco parassitario contro quest’ultima.
Il BIPR è stato oggetto, in particolare, di una manovra audace da parte della FICCI che è consistita nell'organizzargli una riunione pubblica a Parigi il 2 ottobre 2004. In realtà, come dimostreremo, si trattava di una riunione pubblica che doveva servire alla reputazione della FICCI, a scapito di quella del BIPR, e al fine di portare un attacco contro la CCI.
L'annuncio di questa riunione da parte del BIPR indicava che il suo tema era la guerra in Iraq. Invece, l'annuncio che ne faceva la FICCI metteva in risalto tutta l'importanza del proprio approccio: "Su nostro suggerimento e con il nostro sostegno politico e materiale, il BIPR organizzerà una Riunione pubblica a Parigi (RP che speriamo non sia l'ultima) alla quale chiamiamo tutti i nostri lettori a partecipare" (sottolineato da noi)". Ciò che emerge da questo appello è che, senza la FICCI, questa organizzazione della Sinistra comunista, che esiste a livello internazionale ed è conosciuta da decenni, non avrebbe potuto prendere l'iniziativa e organizzare la riunione pubblica!
In realtà, questo gruppo parassitario ha utilizzato il BIPR come "uomo di paglia" per la propria pubblicità, al fine di ottenere un certificato di rispettabilità, di riconoscimento della sua appartenenza alla Sinistra comunista. E questa piccola teppaglia sfacciata non ha esitato ad usare la rubrica dei contatti della CCI (che aveva rubato prima di lasciare l'organizzazione) per diffondere il suo appello per questa riunione pubblica.
Come abbiamo fatto notare all'epoca, la FICCI non aveva ritenuto utile scrivere sul suo avviso per la riunione pubblica neanche una sola frase di analisi che denunciasse la guerra in Iraq (contrariamente all'annuncio fatto dal BIPR). Il suo avviso era dedicato esclusivamente a una questione: "come ricostruire un polo di raggruppamento rivoluzionario nella capitale francese dopo il crollo della CCI, un crollo dopo il quale le sue riunioni pubbliche sono ormai deserte e non costituiscono più un luogo di dibattito".
Nei fatti lo svolgimento della riunione pubblica del BIPR ha messo in evidenza esattamente il contrario. Secondo la FICCI, questa riunione doveva essere la prova che il BIPR era ormai "l'unico polo serio" di discussione e di riferimento per la Sinistra comunista. In realtà questo sarebbe stato invece un fiasco totale se la CCI non avesse partecipato e invitato i suoi contatti a fare lo stesso. Infatti, era presente un'importante delegazione di militanti della CCI e una decina di simpatizzanti della nostra organizzazione.
Tutti i complimenti fatti dal GIGC-FICCI al BIPR non erano altro che pura ipocrisia. Fin dalla sua costituzione, la FICCI ha cercato l'appoggio dell'ambiente politico proletario, principalmente del BIPR, nella sua crociata parassitaria contro la CCI, in particolare "eleggendo" il BIPR come unico polo di raggruppamento delle forze rivoluzionarie. Come la mosca cavallina della favola di Jean de La Fontaine, dava consigli, distribuiva buoni punti al milieu politico, riproduceva alcuni dei suoi articoli... All'epoca, le relazioni tra il BIPR e la FICCI erano in piena “luna di miele”. Il resoconto fatto dalla FICCI di una riunione con il BIPR nel giugno 2004 faceva la seguente analisi delle dinamiche esistenti nel campo proletario: "Questi vari piani esaminati ci permettono di concludere che ci sono effettivamente due dinamiche nel campo proletario attuale che vanno in due direzioni opposte: l’una per creare un quadro di raggruppamento delle energie rivoluzionarie, promuovere e orientare i dibattiti e la riflessione collettiva, per permettere l'intervento più ampio possibile all'interno della classe operaia. Questa dinamica, nella quale la nostra frazione si inscrive, è portata, oggi, essenzialmente dal BIPR; l'altra che va nella direzione opposta, quella di mantenere, anzi aumentare la dispersione, la confusione politica, è portata dalla CCI e contro la quale anche la frazione si batte apertamente". (Compte rendu d'une réunion entre le BIPR et la fraction, settembre 2004 - Bulletin communiste FICCI 27).
Quindici anni dopo, il Rapporto di attività della seconda assemblea generale del GIGC (aprile 2019) dipinge un quadro molto meno idilliaco del suo rapporto con l’attuale ITC (ex BIPR). Infatti, informa i suoi lettori che "...sono emerse nuove forze comuniste di cui Nuevo Curso ne è espressione e un fattore, mettendo così direttamente i gruppi storici della Sinistra Comunista partitista di fronte alle loro responsabilità storiche di fronte a questa nuova dinamica e di fronte alla quale la Tendenza Comunista Internazionalista, la principale organizzazione di questo campo, ha cominciato a chiudersi in un atteggiamento, o riflessi, relativamente settario nei nostri confronti e immediatista rispetto a queste nuove forze". (sottolineato da noi - Rapport d’activités de la 2e Réunion générale du GIGC. Révolution ou Guerre n.12)
Ancora di più, "la TCI, pur essendo organicamente legata al PC d’Italia e alla Sinistra Comunista Italiana, subisce il peso di un relativo informalismo, personalismo e individualismo, e quindi dello spirito di circolo" (sottolineato da noi - Idem) che, secondo il GIGC, ostacola l'applicazione di un metodo di partito da parte della TCI soprattutto nel rapporto con i suoi contatti.
Cosa è successo perché la FICCI-GIGC, questi leccapiedi patentati della TCI, si ribelli in questo modo? Oggi scoprono che la TCI, ex BIPR, indulgerebbe in quello che assomiglia a un approccio opportunistico nell’intervento verso i contatti: "L'articolo, scritto da un membro della CWO, il gruppo britannico della TCI, rigetta chiaramente "frazioni o circoli di discussione". Al di là del rigetto della forma organizzativa di per sé e più grave, esso sottovaluta, ignora, e di fatto respinge, qualsiasi processo di confronto e chiarificazione politica come mezzo centrale e momento indispensabile della lotta per il partito". (sottolineato da noi - Idem)
Nei fatti, Il GIGC non è certo turbato da un approccio che caratterizza come opportunistico (senza usarne il termine), ma piuttosto che l’azione da fedele leccapiedi ha molto meno successo con i nuovi elementi che si avvicinano alla Sinistra comunista di quanto avuto con la TCI. Soprattutto, il GIGC ha difficoltà a digerire il fatto che i suoi membri in Canada l'abbiano abbandonato per unirsi alla TCI.
Questa critica del GIGC alla TCI è indicativa, non tanto dei metodi di reclutamento della TCI, ma soprattutto dell'inaudita ipocrisia del GIGC. Infatti, oltre ai compromessi politico-teorici fatti dalla FICCI per essere più in sintonia con il Milieu politico proletario (abbandono della teoria della decomposizione e delle tesi sul parassitismo), i suoi membri soffocarono un'altra divergenza con il BIPR, di grande importanza e che la CCI aveva sempre avuto (e che questi signori condividevano quando erano nella nostra organizzazione), circa i principi che devono governare la formazione del partito. Improvvisamente, i membri della FICCI "dimenticarono" le critiche che loro e la CCI avevano precedentemente mosso al Partito Comunista Internazionalista (PCInt) e al BIPR su questo tema, in particolare l'approccio opportunistico che aveva presieduto alla formazione del Partito nel 1945. Oggi, il GIGC sta "scoprendo" che i metodi di reclutamento della TCI sono un po' opportunistici, ma non è, come loro vorrebbero far credere, la TCI che ha cambiato i suoi metodi, ma il GIGC che sta abbandonando il suo atteggiamento da leccapiedi per l’amarezza di essere stato ingannato dalla TCI, che gli ha portato via dei suoi membri.
Ci sono effettivamente disaccordi tra la TCI e la CCI sul metodo di raggruppamento che dovrebbe portare alla costituzione del partito mondiale, ma questo disaccordo è all'interno del campo proletario e darà luogo a dibattiti e confronti politici tra compagni che lottano per la stessa causa. Ed è inaccettabile che sia inquinato dai piagnistei del GIGC.
Lezioni da una lotta contro l'alleanza della FICCI con un avventuriero (il cittadino B) nel 2004
Per concludere sulle prodezze del GIGC-FICCI, e sul loro carattere eminentemente nocivo, è necessario ritornare su un episodio che presenta delle similitudini con la recente situazione in cui il parassitismo del GIGC è venuto a sostenere gli intrallazzi di un avventuriero. Un episodio in cui l'alleanza tra questi due elementi ha avuto effetti distruttivi, soprattutto rispetto agli elementi che si avvicinano alle posizioni di classe.
Nel 2004, la CCI aveva instaurato una relazione politica con un piccolo gruppo in ricerca in Argentina, il NCI (Nucleo comunista internacional)[27]. Avendo intrapreso lo studio delle posizioni delle correnti della Sinistra comunista, i suoi membri si orientavano verso le posizioni della CCI. Le discussioni sulla questione di comportamenti organizzativi inaccettabili all'interno del proletariato hanno convinto questi compagni, sulla base dello studio delle prese di posizione della FICCI e dei nostri stessi articoli sull'argomento, che la FICCI "aveva adottato un comportamento estraneo alla classe operaia e alla Sinistra comunista". Questo aveva poi dato origine ad una presa di posizione in questo senso scritta il 22 maggio 2004 da questi compagni[28].
Si scoprì che all'interno del NCI cominciava a sorgere un problema dovuto al fatto che uno dei suoi membri - che chiameremo cittadino B. - aveva una pratica in totale opposizione a un funzionamento collettivo e unitario, condizione fondamentale di esistenza per un'organizzazione comunista. Una volta iniziati i contatti con la CCI (era l'unico che poteva usare Internet), costui faceva discussioni individuali con ciascuno dei membri del gruppo, ma manovrava per evitare lo sviluppo di qualsiasi discussione seria e sistematica del gruppo nel suo insieme, il che gli permetteva di "mantenere il controllo" dello stesso. Questa pratica organizzativa, radicalmente estranea al proletariato, è tipica dei gruppi borghesi, specialmente quelli di sinistra o di estrema sinistra del capitale. Il signor B. si proponeva in realtà di usare i suoi compagni come trampolino di lancio per diventare una "personalità" all'interno del campo politico proletario. Tuttavia, il lavoro sistematico di discussione delle posizioni politiche con la CCI nel corso del tempo, così come la nostra insistenza sulle riunioni comuni di tutti i compagni, vanificò sempre più i suoi piani immediati di avventuriero.
Pertanto, alla fine del luglio 2004, il signor B. tentò una manovra audace: chiese l'integrazione immediata del gruppo nella CCI. Impose questa richiesta nonostante la resistenza degli altri compagni del NCI che, pur prefiggendosi anch'essi l'obiettivo di aderire alla CCI, sentivano la necessità di realizzare prima un profondo lavoro di chiarificazione e di assimilazione, poiché la militanza comunista non può che basarsi su solide convinzioni. La CCI respinse questa richiesta in linea con la nostra politica contro le integrazioni affrettate e immature che possono contenere il rischio di distruggere dei militanti e sono dannose per l'organizzazione.
Parallelamente, si era formata un'alleanza tra la FICCI e l'avventuriero B (certamente su iniziativa di B) per una manovra contro la CCI utilizzando il NCI a sua insaputa.
La manovra consisteva nel far circolare nell'ambiente politico proletario una denuncia contro la CCI e i suoi "metodi nauseabondi" che sembrava emanare indirettamente dal NCI, poiché questa denuncia era firmata da un misterioso e fittizio "Circulo de comunistas internacionalistas" (cioè, in sigla, "CCI"!), guidato dal cittadino B e che, secondo lui, avrebbe dovuto costituire il "superamento politico" del NCI. Queste calunnie sono state trasmesse per mezzo di un volantino del "Circulo" diffuso dalla FICCI in occasione della riunione pubblica del BIPR a Parigi il 2 ottobre 2004.
Queste sono state messe online anche in diverse lingue sul sito web del BIPR. Oltre a colpire direttamente la CCI, il volantino in questione difendeva la FICCI, rimettendo totalmente in discussione la posizione del NCI del 22 maggio 2004 che aveva denunciato questo gruppo.
Quando scoprirono le manovre del cittadino B. alle loro spalle, in particolare la creazione del fantoccio "Círculo de Comunistas Internacionalistas", così come la posizione di quest'ultimo a sostegno della FICCI e la denuncia della CCI, i membri del NCI analizzarono la situazione come segue: "È altamente probabile che lui (B.) aveva già preso contatto sotto banco con la FICCI, pur continuando ad ingannarci al punto di voler precipitare l'integrazione del NCI nella CCI" (Alcuni internazionalisti in Argentina - Presentazione della dichiarazione del NCI)[29].
Il modo in cui il cittadino B è stato portato ad elaborare la sua manovra è tipico di un avventuriero, delle sue ambizioni e della sua totale mancanza di scrupoli e di preoccupazione per la causa del proletariato. Il ricorso ai servizi di un avventuriero da parte della FICCI per soddisfare il suo odio verso la CCI e per cercare di stabilire, attraverso la denigrazione pubblica, l'isolamento politico della nostra organizzazione, è degno dei personaggi patetici e spregevoli che popolano il meschino mondo della piccola e della grande borghesia.
All'epoca, la CCI ha risposto, a volte giorno per giorno, alla campagna falsa e usurpatrice del cittadino B, finché, incapace di confutare l'esposizione pubblica delle sue manovre, quest’ultimo decise di scomparire politicamente. Sfortunatamente, gli altri membri del NCI, profondamente demoralizzati dal modo in cui erano stati usati e manipolati dal cittadino B., non sono riusciti a risollevarsi e continuare il loro sforzo di riflessione, e hanno finito per abbandonare ogni attività politica.
Quanto alla FICCI, immersa fino al collo in questo affare e che aveva fatto molto affidamento sul cittadino B. per screditare la CCI, sembra non aver imparato la lezione da questa disavventura in cui si è resa ridicola poiché, recentemente, si è nuovamente affidata alle azioni di un altro avventuriero.
Oggi, a differenza dell'episodio di Cittadino B, non è la CCI ad essere specificamente presa di mira dalla politica dell'avventuriero Gaizka ma tutta la Sinistra comunista[30] la cui reputazione subirà un danno politico se quest'ultimo non sarà smascherato e quindi messo nell’impossibilità di nuocere politicamente. Come insegna la tradizione del movimento operaio, e come dimostra la recente esperienza della CCI nell'affrontare le manovre e le calunnie del cittadino B, non c'è altra scelta che difendere l'onore delle organizzazioni che sono il bersaglio di attacchi parassitari e dell'azione di avventurieri[31], anche se questo richiede una grande quantità di energia che potrebbe essere utilmente impiegata in altri compiti organizzativi[32].
Oggi, in diverse parti del mondo, stiamo assistendo all'emergere di un crescente interesse per le posizioni della Sinistra comunista da parte di giovani elementi. Ed è qui che il GIGC e il cittadino Gaizka hanno un ruolo da svolgere. Non per contribuire alla riflessione e all'evoluzione di questi elementi verso la Sinistra comunista, ma al contrario per approfittare della loro inesperienza al fine di condurli in vicoli ciechi, per sterilizzare e distruggere la loro convinzione militante[33]. Se il GIGC e Gaizka si reclamano alla Sinistra comunista, è soprattutto per intrappolare questi giovani elementi a solo vantaggio dei loro sordidi interessi. Nel caso del GIGC, lo scopo è costruire un cordone sanitario intorno alla CCI dando libero sfogo al suo odio verso la nostra organizzazione. Nel caso di Gaizka, si tratta di soddisfare le sue ambizioni megalomani di avventuriero. Le motivazioni non sono identiche, ma se, come nel 2004 con l'episodio del cittadino B., c'è una convergenza tra parassiti e avventurieri, è ovviamente perché sono, ognuno a suo modo, nemici mortali della Sinistra comunista, delle sue tradizioni e dei suoi principi. Nel difficile cammino verso la piena comprensione di queste tradizioni e principi, sarà necessario, sulla base di tutta l'esperienza del movimento operaio, affrontare le manipolazioni e le trappole di questi nemici patentati del movimento operaio.
CCI (22-02-2021)
[4] Nouvelle attaque du CCI contre le camp prolétarien international (1 febbraio 2020). Il fatto che tra i gruppi o blog che sostengono di essere della Sinistra comunista, solo quelli specializzati nel diffamare la CCI hanno attaccato la nostra messa a punto sul signor Gaizka o hanno cercato di difenderlo, illustra la natura irrefutabile delle informazioni che riportiamo su di lui.
[5] "Nouvelle attaque du CCI contre le camp prolétarien international" (1 febbraio 2020)
[7] Chi c’è in “Nuevo Curso”?; Gaizka tace: un silenzio assordante; Communist Organisation: The Struggle of Marxism against Political Adventurism (International Review n.88, anche in francese e spagnolo)
[8] Nelle quali un metodo di lotta politica per questo gruppo di scontenti è tutto in queste poche parole: "Bisogna destabilizzarli", il "bersaglio" di questa destabilizzazione erano, ovviamente, tutti coloro che non condividevano il loro atteggiamento ostile alla CCI e di denigrazione ignobile di alcuni dei suoi militanti.
[9] Ecco una lista non esaustiva di questi articoli:
"Conferenza straordinaria della CCI: la lotta per la difesa dei principi organizzativi", Rivoluzione Internazionale n. 126, giugno 2002; (ICC Extraordinary Conference, International Review n. 110, anche in francese e spagnolo).
“Comunicato ai nostri lettori: la CCI ha escluso uno dei suoi membri”, Rivoluzione Internazionale n. 125
(Communiqué à nos lecteurs : le CCI vient d'exclure un de ses membres pubblicato su Révolution Internationale n.321, marzo 2002).
“I metodi polizieschi della FICCI”, Rivoluzione Internazionale n. 130, aprile 2003
"Les réunions publiques du CCI interdites aux mouchards, Révolution Internationale n.338, settembre 2003.
"Intervention de la FICCI à la Fête de 'Lutte Ouvrière' : Le parasitisme au service de la bourgeoisie", Révolution Internationale n.348, luglio 2004.
"Défense de l'organisation : Des menaces de mort contre des militants du CCI", Révolution Internationale n.354, febbraio 2005.
[10] 15th Congress of the ICC, Today the Stakes Are High--Strengthen the Organization to Confront Them, International Review n.114, aprile 2003 (anche in francese e spagnolo)
[11] Queste sono le vere iniziali di questo compagno gentilmente fornite alla polizia dalla FICCI!
[12] MC (Marc Chirik - maggio 1907, dicembre 1990) è stato il principale fondatore della CCI dove ha apportato tutta un'esperienza di militante rivoluzionario all'interno dell'Internazionale Comunista, dell'Opposizione di Sinistra e della Sinistra Comunista (Sinistra Italiana e Sinistra Comunista di Francia). "Con Marc, non è solo la nostra organizzazione che perde il suo militante più sperimentato e fecondo; è tutto il proletariato mondiale ad essere privato di uno dei suoi migliori combattenti". Queste parole fanno da introduzione al primo di due articoli scritti in omaggio alla vita militante del nostro compagno. Vedi a questo proposito gli articoli Marc, Part 1: From the Revolution of October 1917 to World War II e Marc, Part 2: From World War II to the present day, International Review, n.65 e 66 (anche nella versione francese e spagnola)
[13] Una commissione speciale nominata dalla CCI, composta da militanti con esperienza, aveva esaminato tutte le "prove" portate dagli accusatori di Louise e aveva concluso che queste erano totalmente assurde. Louise stessa aveva chiesto un confronto con i suoi principali accusatori. Quello con Olivier permise di mettere in evidenza la poltiglia che aveva invaso il cervello di Olivier e che lo aveva portato a cambiare completamente posizione almeno tre volte in poche settimane prima di diventare uno dei principali fondatori della FICCI, che in seguito ha lasciato per seguire la sua strada. Quanto a Jonas, indiscutibilmente il più intelligente della banda ma anche il più codardo, rifiutò categoricamente un tale confronto.
[14] Bureau Internazionale del Partito Rivoluzionario, diventata poi l'attuale Tendenza Comunista Internazionalista dopo un cambio di nome
[15] “Il PCI (Le Proletaire) a rimorchio della « frazione interna » della CCI”, Rivoluzione Internazionale, n. 128 e 129; ("Défense de l'organisation - Le PCI (Le Prolétaire) à la remorque de la 'fraction' interne du CCI")
[16] Les réunions publiques du CCI interdites aux mouchards" ; Révolution Internationale n.338, settembre 2003
[17] Défense de l'organisation : Des menaces de mort contre des militants du CCI", Révolution Internationale n.354, février 2005, e MINACCE DI MORTE CONTRO LA CCI. Solidarietà con i nostri militanti minacciati! Rivoluzione Internazionale n. 140
[18] Fraction interne' du CCI : Tentative d'escroquerie vis-à-vis de la Gauche Communiste" ; Revue Internationale n.112.
[19] Per porsi al fuori dal campo proletario la CCI dovrebbe aver tradito i principi fondamentali di quest'ultimo come l'internazionalismo, la prospettiva della rivoluzione comunista, il rifiuto di sostenere tutte le istituzioni dell'apparato politico della classe dominante (sindacati, partiti politici, democrazia borghese, ecc.) La FICCI-GIGC non riesce a trovare tali tradimenti nelle nostre posizioni ed è per questo che non può evitare di includere la nostra organizzazione nella lista dei "Gruppi e organizzazioni del campo proletario" sul suo sito web. Detto questo, l'appartenenza al campo proletario non si riduce al rifiuto delle posizioni politiche borghesi. Si basa anche su una lotta decisa contro i comportamenti propri della classe dominante, di cui lo stalinismo è stato una delle incarnazioni più pure: la menzogna sistematica, il gangsterismo, i metodi polizieschi, cioè i comportamenti che sono alla base dell'attività dei teppisti e spioni della FICCI-GIGC.
[20] Ha la faccia tosta di rivendicare il merito della lotta organizzativa condotta dal compagno MC durante tutta la sua vita, in particolare quando era attivo nella Frazione Italiana negli anni '30. Tanto da affermare nel n. 29 del suo “Bulletin communiste": "La nostra concezione dell'organizzazione è quella che MC ha sempre difeso".
[21] Come illustrazione del livello della critica da parte della FICCI, e di altri, alla nostra analisi della fase di decomposizione, la fase ultima del capitalismo, il lettore può consultare il seguente articolo: Understanding the decomposition of capitalism: Marxism at the roots of the concept of capitalism's decomposition, nella Rivista Internazionale n.117 (anche versione francese e spagnola). Per quanto riguarda più specificamente la FICCI, il lettore può consultare l'articolo "Sur la théorie de la décomposition du CCI", FICCI Bulletin n.4, febbraio 2011. In questo testo, i membri della FICCI dimostrano ancora una volta la loro disonestà: invece di riconoscere che stanno mettendo in discussione la posizione che hanno difeso per più di dieci anni nella CCI, sostengono che la loro nuova "analisi" è in linea con questa posizione. Ecco cosa si può leggere: "... come avevamo avanzato la questione della decomposizione [all'interno della CCI]: come un blocco tra le classi, nessuna delle quali poteva imporre la sua prospettiva. L'11 settembre manifesta il fatto che la borghesia è costretta a rompere questo "equilibrio" e a forzare il passaggio: la marcia verso la guerra. (...) Dire, nel 2002, che la borghesia cerca di sbloccare la situazione di 'equilibrio' degli anni '90 significa che il 'blocco decompositivo' scompare". In altri termini, la fase di decomposizione sarebbe stata solo un momento circostanziale e reversibile che avrebbe potuto essere superato con una nuova configurazione della politica imperialista della borghesia. In realtà l'analisi della CCI condivisa dai membri della FICCI quando erano nella nostra organizzazione dice esattamente il contrario: "Il corso della storia è irreversibile: la decomposizione porta, come indica il suo nome, alla dislocazione e alla putrefazione della società, al nulla." (La decomposizione, fase ultima della decadenza del capitalismo (Rivista Internazionale n.14)
[22] Possiamo solo raccomandare ai nostri lettori che non l'hanno ancora fatto di leggere (o rileggere) Costruzione dell'organizzazione rivoluzionaria. Tesi sul parassitismo, Rivista Internazionale n.22.
[23] Cioè, e soprattutto, ai pregiudizi del nostro tempo
[24] "Les nouvelles calomnies de la FICCI", pubblicato on line il 18 novembre 2006
[25] Vedi il nostro articolo "La prétendue 'solidarité du CCI avec les CRS' : comment la FICCI essaie de masquer ses propres comportements policiers"
[26] Leggi Comunicato ai nostri lettori: La CCI attaccata da una nuova officina dello Stato borghese; ICC on line maggio 2014
[27] Nucleo Comunista Internacional: an episode in the proletariat's striving for consciousness, International Review, n.120 (anche in francese e spagnolo)
[28] Pubblicata in Révolution internationale n.350 e Acción proletaria n.179
[29] Presentazione della Dichiarazione del Nucleo Comunista Internacional (NCI) del 27 ottobre 2004; Dichiarazione del Nùcleo Comunista Internacional a proposito delle dichiarazioni del “Circulo de Comunistas Internacionalista; Ultime notizie dall’Argentina . IL NCI NON HA ROTTO CON LA CCI!; Le Núcleo Comunista Internacional : Un effort de prise de conscience du prolétariat en Argentine
[30] Gaizka si "interessa" alla Sinistra comunista, mostrando benevolenza verso di essa - per meglio silurarla - e verso certi gruppi che la compongono. In una lettera che Gaizka ci inviò alcuni anni fa, ci informò dell'importanza dell'esistenza politica che dava alla CCI e alla TCI, e anche dell'influenza positiva che la CCI aveva avuto sulla sua stessa evoluzione. Questo è da prendere in considerazione, non per relativizzare la pericolosità della sua azione, ma al contrario per comprenderla meglio e comprendere meglio l'approccio dell'avventuriero che è. Ecco come ha presentato il suo progetto "Nuevo Curso": “Non ci consideriamo un gruppo politico, un proto partito o qualcosa del genere... Al contrario, vediamo il nostro lavoro come qualcosa di "formativo", per aiutare la discussione nei luoghi di lavoro, tra i giovani, ecc. e, una volta chiariti alcuni elementi di base, servire da ponte tra queste nuove persone che stanno scoprendo il marxismo e le organizzazioni internazionaliste (essenzialmente la TCI e voi, CCI) che, come noi la vediamo, dovrebbero essere gli agglutinanti naturali del futuro partito anche se ora siete molto deboli (come, ben inteso, tutta la classe)". (7 novembre 2017 - Da [email protected] a [email protected])
[31] I tre articoli citati che abbiamo scritto su Nuevo Curso e Gaizka sono tutti in difesa della Sinistra comunista.
[32] In una Circolare a tutti i membri dell'Internazionale, il Consiglio Generale dell'AIT dichiarava che era giunto il momento di porre fine una volta per tutte alle lotte interne causate dalla "presenza di un corpo parassitario". E aggiungeva: "Paralizzando l'attività dell'Internazionale contro i nemici della classe operaia, l'Alleanza serve magnificamente la borghesia e i suoi governi".
Questions of Organisation, Part 3: The Hague Congress of 1872: The Struggle against Political Parasitism, International Review n.87 (anche in spagnolo e francese
[33] Le grandi lotte condotte dal proletariato nel maggio 1968 in Francia e successivamente in molti altri paesi provocarono l'emergere di un'intera generazione di elementi che si rivolgevano alla prospettiva della rivoluzione comunista rifiutando lo stalinismo. I gruppi gauchiste, in particolare maoisti e trotskisti, ebbero come funzione storica deviare la speranza di questi elementi verso vicoli ciechi, sterilizzando la loro volontà militante, demoralizzandoli e rendendoli addirittura oppositori dichiarati della prospettiva rivoluzionaria (come nel caso di Daniel Cohn Bendit). Questo è il tipo di funzione che, al loro livello, svolgono oggi i gruppi parassitari e gli avventurieri nei confronti dei giovani elementi che si avvicinano alla Sinistra comunista.