Proposta d'appello

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Appello della sinistra comunista alla classe operaia contro la campagna internazionale di mobilitazione a favore della democrazia borghese.

Per la lotta implacabile della classe operaia contro la dittatura della classe capitalista

Contro l'inganno della democrazia borghese e le sue false scelte!

Negli ultimi mesi, i media di tutto il mondo –  controllati ed agli ordini della classe capitalista – si sono concentrati sul carnevale elettorale che si è svolto in Francia, poi in Gran Bretagna e nel resto del mondo come in Venezuela, Iran e India e ora sempre più diffusamente negli Stati Uniti.

Il tema dominante della propaganda di questi carnevali elettorali è stata la difesa della facciata democratica dei governi al servizio del dominio capitalista. Una facciata progettata per nascondere la realtà della guerra imperialista, l’impoverimento della classe operaia, la distruzione dell’ambiente, la persecuzione dei rifugiati. È la foglia di fico democratica che maschera la dittatura del capitale, indipendentemente da quale partito – di destra, di sinistra o di centro – arrivi al potere politico nello Stato borghese.

Alla classe operaia viene chiesto di effettuare la falsa scelta tra un governo capitalista o un altro, tra questo o quel partito o leader e, sempre più, di optare per coloro che pretendono di rispettare le regole democratiche dello Stato borghese, contro coloro che, come la destra populista, li trattano con aperto disprezzo, anziché dissimulato come fanno i partiti democratici.

Tuttavia, invece di scegliere per un giorno chi debba “rappresentarla” e reprimerla poi per diversi anni, la classe operaia deve difendere i propri interessi di classe per quanto riguarda i salari e le condizioni di vita e cercare di conquistare il proprio potere politico - obiettivi che la propaganda sulla democrazia è destinato a far deragliare e far apparire impossibili.

Qualunque sia il risultato delle elezioni, in questi e in altri paesi, la stessa dittatura capitalista del militarismo e della povertà persisterà e peggiorerà. In Gran Bretagna, ad esempio, dove il partito laburista di centro-sinistra ha appena sostituito un governo conservatore influenzato dai populisti, il nuovo primo ministro non ha perso tempo a rafforzare il coinvolgimento della borghesia britannica nella guerra Russia-Ucraina e a mantenere e approfondire i tagli al salario sociale della classe operaia per contribuire a finanziare le sue imprese imperialiste.

Quali sono le forze politiche che stanno realmente difendendo gli interessi della classe operaia contro i crescenti attacchi della classe capitalista? Non gli eredi dei partiti socialdemocratici che hanno venduto l’anima alla borghesia durante la Prima Guerra mondiale e che, insieme ai sindacati, hanno mobilitato la classe operaia per il massacro di diversi milioni di persone in uniforme nelle trincee. Né lo sono gli ultimi apologeti del regime “comunista” stalinista che ha sacrificato decine di milioni di lavoratori per gli interessi imperialisti della nazione russa durante la Seconda Guerra mondiale. Né il trotzkismo né la corrente anarchica ufficiale che, nonostante alcune eccezioni, ha dato un sostegno critico all’una o all'altra parte in questa carneficina imperialista. Oggi, i discendenti di queste ultime forze politiche si stanno schierando “criticamente dietro la democrazia borghese liberale e di sinistra contro la destra populista per aiutare a smobilitare la classe operaia.

Solo la Sinistra comunista, anche se poco numerosa, è rimasta fedele alla lotta indipendente della classe operaia negli ultimi cento anni. Nell’ondata operaia rivoluzionaria del 1917-23, la corrente politica guidata da Amadeo Bordiga, allora alla testa del Partito Comunista d’Italia, rifiutò la falsa scelta tra i partiti fascista e antifascista che avevano lavorato insieme per schiacciare violentemente l’ascesa rivoluzionaria della classe operaia. Nel suo testo del 1922 “Il principio democratico, Bordiga denunciò la natura del mito democratico al servizio dello sfruttamento e dell’assassinio capitalistico.

Negli anni ‘30, la Sinistra Comunista denunciò le frazioni di destra e di sinistra della borghesia, fasciste e antifasciste, che stavano preparando l’imminente bagno di sangue imperialista. Quando scoppiò la Seconda Guerra mondiale, solo questa corrente fu in grado di mantenere una posizione internazionalista, chiedendo la trasformazione della guerra imperialista in guerra civile da parte della classe operaia contro l'intera classe capitalista in ogni paese. La Sinistra Comunista rifiutò la macabra scelta tra la carneficina democratica o quella fascista, tra le atrocità di Auschwitz o di Hiroshima.

Ecco perché, oggi, di fronte a rinnovate campagne a sostegno di queste false scelte, tutte a favore dei regimi capitalistici, per far si che la classe operaia si allinei o con la democrazia liberale o con il populismo di destra, il fascismo o l'antifascismo, le diverse espressioni della Sinistra Comunista, quali che siano le loro differenze politiche, hanno deciso di lanciare un appello comune alla classe operaia:

ABBASSO LA FRODE DELLA DEMOCRAZIA BORGHESE CHE NASCONDE LA DITTATURA DEL CAPITALE E IL SUO MILITARISMO IMPERIALISTA!

CONTRO L'AUSTERITÀ DELLA DEMOCRAZIA CAPITALISTA E L'INTERESSE NAZIONALE, VIVA LA LOTTA DELLA CLASSE OPERAIA INTERNAZIONALE PER LA DIFESA DEI SUOI INTERESSI DI CLASSE!

PER LA RIVOLUZIONE DELLA CLASSE OPERAIA PER STRAPPARE ALLA BORGHESIA IL SUO POTERE POLITICO, ESPROPRIARE LA CLASSE CAPITALISTA E PORRE FINE AI CONFLITTI FRATICIDI IMPOSTI AL PROLETARIATO DAGLI STATI-NAZIONE CONCORRENTI.