Dopo qualche segno di riconoscimento e di
dibattito tra i gruppi della Sinistra Comunista nel corso di questi ultimi
anni, compresa una riunione pubblica in comune sulla Rivoluzione russa tra il Bureau
Internazionale per il Partito Rivoluzionario (BIPR) e la CCI in Gran Bretagna,
la guerra nei Balcani ingaggiata dalla Nato, rappresentava un test per valutare
la capacità di questi gruppi ad assumere una difesa comune dell’internazionalismo
proletario quanto più larga e più forte possibile. Malauguratamente i gruppi
hanno rifiutato un appello della CCI per una dichiarazione comune contro la
carneficine imperialista nella ex-Jugoslavia. Abbiamo già fatto un primo
bilancio delle reazioni seguite a questo appello nella nostra Revue Internationale n. 97.
In questo articolo risponderemo brevemente all’idea
avanzata dal BIPR secondo la quale il metodo politico della CCI, supposto essere
“idealista”, giustificava un tale rifiuto.