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Abbiamo ricevuto il seguente articolo dai compagni di Enternasyonalist Komünist Sol (EKS)[1], che da un resoconto di un importante sciopero alla Telecom in Turchia. Oltre all’importanza dello sciopero in sé ed alle lezioni da trarne, i compagni dell’EKS mettono giustamente in risalto l’importanza dello sciopero all’interno del contesto dell’attuale atmosfera di sfrenato nazionalismo guerrafondaio ed alla chiara linea di classe che separa il patriottismo del presidente del sindacato Haber–İş e la determinazione dei lavoratori a difendere le proprie condizioni di vita. La difesa nazionale e gli interessi degli operai non sono compatibili!
Il massiccio sciopero di oltre 26.000 operai della Turk Telekom è finito. Dopo 44 giorni gli scioperanti hanno ripreso il lavoro. 1.100 giornate lavorative perse nel più grande sciopero nella storia della Turchia dopo quello del 1991 dei minatori. È tempo di tirare un bilancio degli eventi.
La prima e più importante lezione da comprendere è che i lavoratori possono proteggere le proprie condizioni di vita lottando. L’offerta iniziale della Turk Telekom di un aumento salariale del 4% era ben al di sotto della percentuale d’inflazione previsto per la fine dell’anno che è di 7.7%. In effetti la Turk Telekom stava offrendo ai lavoratori un taglio sui salari.
L’aver ottenuto il 10% per questo anno ed il 6.5% per il prossimo anno per l’aumento dell’inflazione è certamente una grande vittoria. Seguito subito dopo alla vittoria dei lavoratori della THY (compagnia aerea turca) che hanno ottenuto un aumento del 10% solo minacciando uno sciopero, questo lancia un chiaro messaggio a tutti gli operai in Turchia: l’unico strumento per difendere i salari dall’inflazione è l’azione collettiva ed unita. Esso mostra chiaramente la via da seguire a tutti gli altri lavoratori ed in particolare a quelli del pubblico impiego ai quali il governo ha offerto un misero 2%+2%. Ogni aumento salariale al di sotto dell’inflazione è una decurtazione del salario. Per molti aspetti il settore pubblico è il settore più importante in Turchia. Molte famiglie proletarie hanno almeno un membro che lavora per lo Stato. Una vittoria in questo settore sarebbe una vittoria per ogni lavoratore del paese.
La seconda lezione concerne coloro che sono stati accusati di atti di sabotaggio. È positivo che tutti gli impiegati che erano stati licenziati durante lo sciopero siano stati reintegrati. Tuttavia, gli operai che sono accusati di sabotaggio possono ritornare al loro posto di lavoro solo se saranno ritenuti innocenti. Diversamente dai dirigenti, dai boss dei media e dei sindacati, noi ci rifiutiamo di condannare gli operai che lottano per difendere le loro condizioni di vita. È importante che questi operai non vengano dimenticati. Come reagire se dei lavoratori vengono condannati per sabotaggio e vengono licenziati è una questione chiave che tutti gli operai della Telekom devono discutere.
La lezione successiva riguarda le illazioni di tradimento. Il presidente del sindacato Haber–İş, Ali Akcan è stato pronto a dichiarare che i lavoratori che scioperavano non erano dei “traditori”, e che se il paese ne avesse avuto bisogno in caso di guerra, gli scioperanti “avrebbero fatto il loro dovere”. Per noi è più che evidente che la classe operaia in questo paese ha messo per troppo tempo gli interessi della nazione prima dei loro propri interessi. La classe operaia ha pagato la situazione di guerra nel Sud-Est non solo con anni di inflazione e austerità, ma anche con il sangue dei propri figli. È tempo di mettere i nostri interessi di lavoratori al primo posto.
L’ultima lezione interessa l’intera classe operaia. I lavoratori della Telekom hanno lottato da soli. Mentre si facevano picchetti sul posto di lavoro, gli impiegati nelle PTT (servizio postale turco) continuavano a lavorare. Eppure la rivendicazione per la quale i lavoratori della Telekom stavano lottando, la difesa degli stipendi dall’inflazione, interessa l’intera classe operaia. I sindacati bloccano i lavoratori nei loro differenti settori. Se i lavoratori della Telekom da soli riescono ad ottenere il 10%, che cosa avrebbero potuto ottenere se si fossero uniti ai lavoratori delle PTT? Che cosa avrebbero potuto ottenere se si fossero uniti ai lavoratori del settore pubblico? E’ necessario che i lavoratori non restino isolati ciascuno nel proprio settore, ma si uniscano con altri settori. Se gli scioperanti fossero andati direttamente dai lavoratori delle PTT ed li avessero chiamati ad unirsi allo sciopero, la vittoria sarebbe potuta essere per entrambi maggiore e più rapida.
L’inflazione non sta andando via, la banca centrale ha rivisto ancora una volta le previsioni di inflazione. Non saranno solo i lavoratori del settore pubblico a dover lottare per difendere i loro stipendi dai tagli in busta paga, ma gli stessi lavoratori della Telekom dovranno lottare ancora, in un futuro più o meno vicino, per difendere quanto ottenuto con questo sciopero. E lottare insieme è il modo migliore per farlo.
EKS
Da World Revolution, on-line