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Chi c’è in “Nuevo Curso”?
Il proletariato può liberare l’umanità dalle catene sempre più soffocanti del capitalismo mondiale solo se la sua lotta sarà ispirata e fecondata dalla continuità storica critica delle sue organizzazioni comuniste, quel filo storico che va dalla Lega dei comunisti nel 1848 fino alle organizzazioni attuali che si richiamano alla Sinistra Comunista. Privati di questa bussola, le loro reazioni contro la barbarie e la miseria imposte dal capitalismo saranno condannate ad azioni cieche e disperate, che possono portare a una catena definitiva di sconfitte.
Il blog di Nuevo Curso cerca di far passare il lavoro di Munis come parte della “Sinistra comunista”, ma Munis non è mai riuscito a rompere veramente con l’approccio e gli orientamenti sbagliati dell’Opposizione di sinistra che sarebbe degenerata nel trotskismo, una corrente che dagli anni ‘40 si è chiaramente posizionata dietro la difesa del capitalismo, assieme ai suoi fratelli maggiori, lo Stalinismo e la Socialdemocrazia.
Abbiamo risposto a questa pretesa con l’articolo Nuevo Curso e una “Sinistra Comunista Spagnola”. Da dove viene la Sinistra Comunista?[1], mettendo in evidenza il fatto che “il futuro partito mondiale della rivoluzione comunista, per contribuire realmente ad essa, non potrà basarsi sull’eredità dell’Opposizione di Sinistra. Dovrà necessariamente basare il suo programma e i suoi metodi d’azione sull’esperienza della sinistra comunista. […] c’è una eredità comune della sinistra comunista che la distingue da altre correnti di sinistra che si formarono nell’Internazionale Comunista. Perciò, chiunque afferma di appartenere alla Sinistra Comunista ha la responsabilità di sforzarsi per conoscere e far conoscere la storia di questa componente del movimento operaio, le sue origini in reazione alla degenerazione dei partiti dell’Internazionale Comunista, i differenti gruppi legati a questa tradizione per aver partecipato alla sua lotta, i diversi rami politici che la compongono (la Sinistra Comunista Italiana, la Sinistra tedesco-Olandese, ecc.). In particolare è importante chiarire i contorni storici della sinistra comunista e le differenze che la distinguono da altre correnti di sinistra, in particolare quella trotskysta.”
Quest’articolo, scritto nell’agosto 2019, è stato totalmente ignorato da Nuevo Curso. Il suono del suo silenzio ha risuonato forte nelle orecchie di tutti noi che difendiamo l’eredità e la continuità critica della Sinistra Comunista. Ciò è ancora più scioccante quando si vede che Nuevo Curso pubblica ogni giorno un nuovo articolo trattando qualunque argomento immaginabile, da Netflix al messaggio natalizio del re spagnolo e l’origine della festa di Natale. Tuttavia, non ha ritenuto necessario dedicare nulla a qualcosa di così vitale come giustificare in maniera argomentata la sua pretesa di far passare come parte della Sinistra Comunista la continuità più o meno critica tra Munis e l’Opposizione di sinistra che ha dato origine al trotskismo.
Il nostro articolo si chiudeva ponendo la questione seguente: “Forse si tratta di un culto sentimentale di un ex combattente proletario [Munis]. Se è così, dobbiamo dire che si tratta di un’impresa destinata a creare più confusione che altro perché le sue tesi, trasformate in dogmi, distilleranno solo il peggio dei suoi errori. […] Un’altra possibile spiegazione è che l’autentica Sinistra Comunista venga attaccata con una “dottrina” spam […] utilizzando i materiali di quel grande rivoluzionario. Se questo è il caso, è obbligatorio per i rivoluzionari combattere tale impostura con la massima energia.”
La cosa peggiore della sconfitta dell’ondata rivoluzionaria mondiale del 1917-23 è la gigantesca distorsione perpetrata facendo passare lo stalinismo per “comunismo”, “marxismo” e come “principi proletari”. Le organizzazioni rivoluzionarie di oggi non possono permettere che tutta l’eredità che è stata dolorosamente sviluppata nel corso di quasi un secolo dalla sinistra comunista sia sostituita da una dottrina spam basata sulla confusione e la gangrena opportunista che fu l’Opposizione di Sinistra. Questo sarebbe un colpo brutale e decisivo alla prospettiva della rivoluzione proletaria mondiale.
Le origini di Nuevo Curso
Nel settembre 2017 abbiamo scoperto un sito web (un blog) di un gruppo chiamato Nuevo Curso[2], che inizialmente si è mostrato interessato alle posizioni della sinistra comunista e aperto al dibattito. Questo è almeno ciò che NC scriveva nella sua risposta alla prima lettera che la CCI inviò loro. Ecco la loro risposta:
“Noi non ci consideriamo come un gruppo politico, un proto-partito o qualcosa del genere ... Al contrario, vediamo il nostro lavoro come qualcosa di “formativo”, che ci aiuta a discutere nei luoghi di lavoro, tra i giovani, ecc. e una volta chiariti alcuni elementi di base, che servono da ponte tra le nuove persone che scoprono il marxismo e le organizzazioni internazionaliste (essenzialmente la TCI e voi, la CCI) che, a nostro avviso, devono essere le forze naturali fondanti del futuro partito anche se oggi esse sono molto deboli (come, ovviamente, lo è l’intera classe operaia)”. (7.11.2017, dal [email protected] a [email protected]).
Questo approccio è scomparso pochi mesi dopo, senza una spiegazione dettagliata e convincente, quando NC ha dichiarato di essere la continuazione di una cosiddetta Sinistra Comunista Spagnola, le cui origini sarebbero state Munis e il suo gruppo, il FOR[3]. Abbiamo già sottolineato che questa pretesa filiazione non era altro che una confusione tra la Sinistra Comunista e il trotskismo e che, dal punto di vista della continuità dei principi politici, le posizioni di NC non erano in continuità con quelle della Sinistra Comunista, ma con quelle del Trotskismo o, nella migliore delle ipotesi, con i tentativi di rottura con il trotskismo[4]. Non esiste dunque alcuna continuità programmatica tra NC e la sinistra comunista.
E la continuità organica? Ecco quello che essi stessi hanno detto all’inizio:
“Dietro il blog e la “Scuola di marxismo”, c’è un piccolo gruppo di cinque persone che hanno lavorato e vissuto insieme per 15 anni in una cooperativa di lavoro che funziona come una comunità di beni. Questo è il nostro modo di resistere alla precarietà e di guadagnarci da vivere. E anche per mantenere uno stile di vita in cui potessimo discutere, imparare ed essere utili alle nostre famiglie e ai nostri amici in un periodo difficile”(idem).
E, come hanno anche riconosciuto, la loro attività principale era ben lungi dall’essere caratterizzata da un atteggiamento critico marxista; in generale, in assenza di qualcosa di più concreto, consisteva nel dedicare i loro sforzi “a rendere possibile un lavoro organizzato in maniera produttiva (un nuovo movimento cooperativo o comunitario che rendesse evidente la possibilità tecnologica di una società de-mercificata, cioè una società comunista” [5] (idem).
D’altra parte, oltre a questo nucleo centrale, e apparentemente provenienti da dinamiche diverse di riflessione e di discussione, vari gruppi di giovani convergevano verso questo gruppo in diverse città[6].
Ciò che sorprende è come, nei confronti di tali elementi, il sito web di NC si sia presentato sin dall’inizio facendo riferimento alle posizioni della Sinistra Comunista. Il ruolo di uno degli elementi che hanno contribuito a questo è spiegato in questa lettera:
“Uno di noi [cioè del nucleo della cooperativa, nota editoriale], Gaizka[7], che è stato uno dei vostri vecchi contatti negli anni ‘90 e che, come ha detto lui stesso, aveva imparato molto di marxismo da voi. Il fatto che abbiamo potuto contare su di lui e sulla biblioteca che ha portato con sé è stato una parte importante del nostro processo” (idem).
In realtà questo “membro della cooperativa” è apparso nel dicembre 2017 alla nostra riunione pubblica a Madrid sul centenario della Rivoluzione russa ed era qualcuno che già conoscevamo, il summenzionato Gaizka, che negli anni ‘90 aveva preso parte a una discussione programmatica con la CCI. Alla fine della riunione, ci ha informato che era in contatto con un gruppo di giovani, ai quali stava “dando una formazione marxista”, incoraggiandoci a riprendere i contatti.
La nostra risposta alla sua proposta di riprendere i contatti è stata che lui avrebbe dovuto prima chiarire alcuni comportamenti politici che non era riuscito a spiegare negli anni ‘90 e che riguardavano dei sui atteggiamenti carrieristici e dei rapporti stretti e consolidati con il Partito Socialista Operaio Spagnolo[8] (PSOE) pur rivendicando al tempo stesso le posizioni della sinistra comunista[9].
Lui non ci ha risposto nel dicembre 2017 né, successivamente, alle quattro lettere che gli abbiamo inviato negli stessi termini. Ecco perché, secondo la tradizione proletaria di cercare di chiarire questo tipo di episodi “oscuri” nella vita politica, abbiamo continuato a chiedere spiegazioni. In assenza di queste spiegazioni, il monitoraggio della sua attività politica[10] da quando lo abbiamo incontrato mostra che i collegamenti con il PSOE sono stati mantenuti.
La tortuosa traiettoria di Gaizka.
1992-94: contatto con la CCI, fuga e scomparsa
Nel 1992, Gaizka prese contatto con la CCI, presentandosi come membro di un gruppo chiamato “Unión Espartaquista”, che sosteneva di difendere le posizioni della sinistra comunista tedesca (posizioni che oggi non sembrano più di suo gusto). In realtà, questo gruppo era essenzialmente lui e la sua compagna[11]; e all’epoca la loro conoscenza delle posizioni programmatiche e delle tradizioni della sinistra comunista era più un’aspirazione che una realtà.
Fin dall’inizio, si mostrò interessato a integrarsi quanto prima nella nostra organizzazione e si sentiva a disagio quando le discussioni si dovevano prolungare per fare i necessari chiarimenti o quando alcuni dei suoi comportamenti venivano messi in discussione, in particolare per quanto riguarda un altro elemento che si era unito a un circolo di discussione a Madrid a cui partecipava occasionalmente anche Battaglia Comunista.
Anche la discussione sulla sua traiettoria politica pose problemi. Benché ci avesse informato di essere stato in contatto con la Gioventù Socialista (del PSOE), mostrò una sorta di fascinazione per l’esperienza dei kibbutz[12] e fece commenti che sembravano collegarlo a Borrell[13] e alla lobby socialista filoisraeliana[14]. Inoltre, Gaizka non ha mai chiarito i suoi rapporti organizzativi con il PSOE o una sua rottura con questo[15].
Nel 1994, nella CCI, si era sviluppato un dibattito sul problema del peso dello spirito di circolo nel movimento operaio dal 1968 e sulle relazioni di affinità sviluppate sotto la copertura di progetti “comunitari” di vita. Durante le discussioni sui nostri principi organizzativi, abbiamo presentato a Gaizka le nostre posizioni su tutto questo. Ed è forse per questo motivo che, quando gli abbiamo chiesto direttamente spiegazioni su degli aspetti della sua traiettoria personale che ci sembravano poco chiari[16], prima di tutto non sembrava affatto sorpreso, nonostante il fatto che avessimo presentato questo incontro come un confronto che sarebbe stato registrato (non avevamo mai registrato una discussione con lui prima). E in secondo luogo, non ci ha dato alcuna spiegazione ed è scomparso dall’ambiente della sinistra comunista … Fino ad ora!
I legami sono continuati con il PSOE ...
Ciò che è problematico nella traiettoria politica di Gaizka non è il fatto che, in un certo momento, sia stato simpatizzante o militante della gioventù socialista e che non lo abbia detto chiaramente. Ciò che merita una spiegazione è il fatto che, nonostante la sua pretesa convinzione nelle posizioni della Sinistra comunista, la sua storia personale contenga tante tracce che rivelavano rapporti politici con personaggi che sono o sono stati funzionari di alto rango nel PSOE.
Nel 1998-99, Gaizka partecipa come “consigliere”, senza mai precisare a cosa corrispondesse questo ruolo, nella campagna di Borrell nelle primarie del PSOE, come si può vedere da alcuni dei suoi account su Internet. Uno dei nostri militanti l’ha visto in televisione nell’ufficio del candidato[17]. Gaizka ha cercato di minimizzare la questione dicendo che stava lì solo come “ragazzo d’ufficio” nella campagna, qualcuno che Borrell non aveva mai nemmeno notato. Ma la verità è che alcuni leader del PSOE, come Miquel Iceta[18] per esempio, hanno dichiarato pubblicamente di aver incontrato Gaizka durante questa campagna. E non sembra molto logico che i vertici del PSOE vadano da Borrell per chiedergli di presentarli al suo ragazzo d’ufficio.
Inoltre, durante questi stessi anni, Gaizka ha anche partecipato a una “missione umanitaria” organizzata dal Consiglio europeo per l’azione e la cooperazione umanitaria in Kosovo[19] insieme a David Balsa, attuale presidente della Conferenza euro-centro americana, e poi presidente del Consiglio europeo per l’azione e la cooperazione umanitaria, ex leader della Gioventù Socialista ed ex membro dell’Esecutivo del Partito Socialista in Galizia. In una lettera al Partito Radicale Italiano, Gaizka dice di D. Balsa che costui era “il ragazzo che andò in Albania al mio posto”.
A parte il fatto che tutto ciò rafforza i sospetti di una più stretta relazione tra Gaizka e il PSOE di quanto lui ammettesse, ciò implica anche una partecipazione attiva a una guerra imperialista sotto la copertura di un’“azione umanitaria” e dei “diritti dell’uomo”[20].
Nel 2003 è stato anche consigliere nella campagna per Belloch[21] del PSOE come sindaco di Saragozza, e questa volta egli ha ammesso: “Sono stato molto coinvolto nella campagna per il sindaco Juan Alberto Belloch, per ridefinire la città come uno spazio urbano, come paesaggio economico, dove ci possa essere uno sviluppo di tipi di imprese legate a comunità reali, molto trans-nazionalizzate e iper-connesse”.
Nel 2004, dopo gli attacchi terroristici dell’11 marzo e la vittoria elettorale nazionale del PSOE, Rafael Estrella scrisse un prologo per un libro di Gaizka, pieno di elogi per le sue qualità. Questo signore era un membro del PSOE, un portavoce della Commissione per gli affari esteri del Congresso dei deputati e presidente dell’Assemblea parlamentare della NATO[22]. Il libro sottolineava l’incapacità dell’ala destra del Partito Popolare di comprendere gli attacchi di Atocha, ma non c’è una sola parola di critica nei confronti del PSOE. Felipe Gonzalez lo ha citato alcune volte.
Questo stesso deputato del PSOE è diventato successivamente nel 2007 (fino al 2012) ambasciatore della Spagna in Argentina e ha invitato Gaizka a presentare il suo libro all’ambasciata, mettendolo in contatto con l’ambiente politico ed economico di questo paese.
Un altro “padrino” che ha avuto un ruolo importante nell’avventura sudamericana di Gaizka è stato Quico Maňero, di cui lui dice in una dedica in un altro dei suoi libri: “A Federico Maňero, amico, connettore di mondi e tante volte un maestro, che per anni ci ha spinto a “vivere nella danza” dei continenti e delle conversazioni, che ci ha accolto e preso cura di noi ovunque andassimo. Senza di lui, non avremmo mai potuto vivere come dei neo-veneziani”.
Ecco quello che dice la Izquierda Socialista (una corrente di sinistra nel PSOE) su questo signore:
“La filiale di REPSOL[23] di proprietà dell’Argentina è affare del Sig. Quico Maňero, ex marito di Elena Valenciano[24], leader storico del PSOE (segretario generale della gioventù socialista), consigliere e acquirente di imprese vicine a Felipe Gonzalez, nominato nel 2005 membro del Consiglio di amministrazione argentino di REPSOL-YPF. Attualmente egli è oggetto di un’inchiesta sullo scandalo di Invercaria e sui fondi andalusi dei “rettili” (uno scandalo finanziario) da cui ha ricevuto 1,1 milioni di euro” [25].
Nello stesso periodo, nel 2005, Gaizka ha lavorato per la Fondazione Jaime Vera del PSOE che, tradizionalmente, è un’istituzione per la formazione dei quadri politici del partito, e sembra che a partire dal 2005 questa istituzione abbia dato inizio a un programma internazionale per la formazione di quadri con l’obiettivo di guadagnare un’influenza oltre i confini della Spagna. In questo contesto, Gaizka ha partecipato alla formazione dei “Cyberattivisti K” in Argentina, che hanno sostenuto la campagna di Cristina Kichner nel 2007, quando costei è diventata presidente.
“L’idea è nata due anni fa da un accordo politico con il governo. È stato nel 2005, tra una ventina di giovani selezionati dalla Casa Rosada [sede del presidente argentino, ndr], per essere formati dalla Fondazione Jaime Vera, la scuola governativa dei dirigenti del PSOE, il Partito socialista spagnolo. Includevano i creatori dei Cyberattivisti K: il militante Sebastian Lorenzo (www.sebalorenzo.co,ar) e Javier Noguera (www.nogueradeucuman.blogspot.com), segretario del governo di José Alperovich, governatore di Tucumán ... Eravamo stupiti quando ci ha parlato di blog e social network, ha dichiarato Noguera a La Nación. Questo era il minimo: il “professore” spagnolo era il riferimento mondiale della cyber-attività ... lo stesso che, un mese fa, accompagnato da Rafael Estrella, ha presentato il suo nuovo libro a Buenos Aires” [26].
Nel corso degli anni dopo il 2010, e specialmente dopo la sconfitta elettorale del PSOE, ci sono meno prove del coinvolgimento con questo partito.
... e a volte con il liberalismo di destra
Infatti, prima della vittoria del PSOE nel 2004, Gaizka cercò di profittare anche del Partito Popolare (PP), e ha collaborato con la Gioventù del PP, fondando Los Liberales.org che, secondo i termini degli organizzatori, servivano a “creare un repertorio nel quale mettere un po’ di ordine nel liberalismo spagnolo online. Questo fine settimana ci siamo messi al lavoro e, dopo diverse ore davanti al computer, abbiamo delineato ciò che esisteva su Internet, il prodotto di diverse famiglie liberali e libertarie (da non confondere con gli anarchici) che a volte sono in contrasto le une con le altre. È così che è nato Los Liberales.org, un progetto non partigiano per i liberali e per coloro che sono interessati a questo tipo di pensiero” [27].
Questa famiglia comprendeva persone come Jiménez Losantos[28] e la sua testata Libertad digital, per cui Gaizka ha scritto numerosi articoli, o dei conservatori cristiano-liberali, sui quali gli altri non erano sicuri se dovessero essere visti come liberali o come parte dell’estrema destra.
Come ha scritto il giornalista Ignacio Escolar[29] nel libro La Blogoesfera hispana, questo club “non è durato a lungo. Disaccordi ideologici tra i fondatori hanno posto fine al progetto”.
Che ci fa uno come Gaizka nella sinistra comunista?[30]
Un esame del Curriculum Vitae politico di Gaizka mostra chiaramente i suoi stretti rapporti con il PSOE. Da quando ha abbandonato definitivamente il campo proletario nel suo congresso straordinario dell’aprile 1921[31], il PSOE ha vissuto una lunga storia al servizio dello Stato capitalista: sotto la dittatura di Primo de Rivera (1923-30), il suo sindacato, l’UGT, fungeva da informatore della polizia, spiando molti militanti della CNT; e Largo Caballero, che fungeva da ponte tra il PSOE e l’UGT, prestò servizio come consigliere del dittatore. Nel 1930, il PSOE cambiò rapidamente tono e si mise al comando delle forze che, nel 1931, costituirono la Seconda Repubblica, dove guidò un governo in collaborazione con i repubblicani dal 1931 al 1933. Va notato che durante questi due anni, 1500 lavoratori furono uccisi nella repressione di scioperi e rivolte. Più tardi, il PSOE fu l’asse del governo del Fronte popolare che guidò lo sforzo bellico e il processo di militarizzazione, dando carta bianca ai criminali stalinisti per reprimere l’insurrezione dei lavoratori a Barcellona nel maggio 1937. Con il ristabilimento della democrazia nel 1975, il PSOE è stato la spina dorsale dello Stato, essendo il partito che più a lungo è stato alla testa del governo (1982-1996, 2004-2011 e dal 2018). Le misure più brutali contro le condizioni della classe operaia sono state imposte dai governi del PSOE, in particolare i piani di riconversione degli anni ‘80 che hanno comportato la perdita di un milione di posti di lavoro, o il programma di tagli sociali lanciato dal governo Zapatero e che il governo popolare di Rajoy avrebbe continuato.
È con questo bastione dello stato borghese che Gaizka ha collaborato; e non stiamo parlando di “elementi di base”, più o meno ingannati, ma di personaggi ai vertici del partito, come con Borrell, che è stato nominato responsabile della politica estera della Commissione Europea, Belloch, che è stato ministro degli interni, Estrella, che è stato presidente dell’assemblea parlamentare della NATO.
Nel CV di Gaizka non si trova la minima traccia di una ferma convinzione nelle posizioni della sinistra comunista; per essere chiari, è come se non avesse alcuna convinzione politica, dal momento che non ha esitato a flirtare a un certo punto con la destra. Il “marxismo” di Gaizka è piuttosto una forma di “Groucho-marxismo”: ricorda il celebre comico Groucho Marx quando scherzava dicendo: “ecco i miei principi. Non ti piacciono ? Ne ho altri in tasca”.
Ecco perché la domanda è: cosa ha indotto Gaizka a creare Nuevo Curso come collegamento “storico” con la cosiddetta “sinistra comunista spagnola”? Cosa c’entra questo signore con le posizioni della Sinistra Comunista e con la lotta storica della classe operaia?
E in continuità con ciò, che ci fa un gruppo parassita come il “Groupe International de la Gauche Communiste” (GIGC) di cui alcuni elementi erano membri dell’organo centrale della CCI nel 1992-1994 ed erano dunque al corrente del comportamento di Gaizka, proprio come lo sono oggi del fatto che egli è il principale animatore di Nuevo Curso. Ma questi preferiscono distogliere lo sguardo, tacendo e cercando di nascondere la sua traiettoria e dichiarando che questo gruppo è il futuro della sinistra comunista e cose del genere.
“Nuevo Curso è un blog di compagni che hanno iniziato a pubblicare regolarmente sulla situazione e su questioni più ampie, comprese le questioni teoriche. Purtroppo il loro blog è solo in spagnolo. L’insieme di posizioni che loro difendono sono posizioni di classe che fanno parte del quadro programmatico della sinistra comunista ... Siamo molto colpiti non solo dalla loro affermazione senza concessioni delle posizioni di classe, ma anche dalla ‘qualità marxista’ dei testi dei compagni ...” [32].
“Così la costituzione di Emancipacion[33] come gruppo politico a pieno titolo esprime il fatto che il proletariato internazionale, benché soggiogato e molto lontano dall’essere in grado di respingere i vari attacchi del capitale, tende a resistere attraverso la lotta e a rompere con la presa ideologica del capitale e che il suo futuro rivoluzionario rimane intatto. Esprime la ‘vitalità’ (relativa) del proletariato” [34].
Nella tradizione del movimento operaio, la cui continuità storica è rappresentata oggi dalla Sinistra comunista, i principi di organizzazione, di funzionamento, di comportamento e di onestà dei militanti sono importanti quanto i principi programmatici. Alcuni dei congressi più importanti nella storia del movimento operaio, come il Congresso dell’Aia del 1872, sono stati dedicati a questa lotta per la difesa del comportamento proletario (e questo nonostante il fatto che il congresso avesse luogo un anno dopo la Comune di Parigi e si trovasse di fronte alla necessità di trarne le lezioni)[35]. Lo stesso Marx dedicò un libro intero, che gli portò via più di un anno, interrompendo il suo lavoro sul Capitale, alla difesa del comportamento proletario contro gli intrighi del sig. Vogt, un agente bonapartista che aveva organizzato una campagna di calunnie contro Marx e i suoi compagni. Di recente abbiamo pubblicato un articolo sulla denuncia da parte di Bebel e Liebknecht del comportamento disonesto di Lassalle e Schweitzer[36]. E nel 20° secolo, Lenin dedicò un libro - Un passo avanti, due passi indietro - per tirare le lezioni del II Congresso del Partito Socialdemocratico Operaio Russo sul peso dei comportamenti estranei al proletariato. Possiamo anche citare Trotsky che ha fatto appello a un giurì d’onore per difendere la sua integrità contro le calunnie di Stalin.
Il fatto che un personaggio che ha dei legami stretti con i vertici del PSOE arrivi improvvisamente nel campo della Sinistra comunista dovrebbe mettere in guardia tutti i gruppi e i militanti che lottano per gli interessi storici della nostra classe, compresi quegli stessi che partecipano al blog Nuevo Curso che lo fanno in buona fede, credendo di lottare per i principi della Sinistra comunista.
Nel 1994, abbiamo chiesto a Gaizka di chiarire la sua traiettoria e le sue relazioni già dubbie a quel tempo. Ma scomparve dalla scena. Nel 2018, dopo essere tornato con un’intera valigia di contatti nelle sfere alte del PSOE, glielo abbiamo chiesto di nuovo e lui è rimasto in silenzio. Per la difesa della sinistra comunista, la sua integrità e il suo contributo futuro, dobbiamo chiedergli di rendere conto di tutto ciò.
20.01.2020
[1] https://it.internationalism.org/content/1490/nuevo-curso-e-una-sinistra-comunista-spagnola-da-dove-viene-la-sinistra-comunista.
[2] Dal giugno 2019, Nuevo Curso si è in effetti trasformato in un gruppo politico con il nome Emancipación, nonostante il fatto che il suo blog sia ancora attivo sotto il nome di Nuevo Curso. Questa evoluzione non influisce affatto sul contenuto di questo articolo.
[3] Vedi, tra l’altro, i seguenti articoli, disponibili in lingua inglese, francese o spagnola:
·“Farewell to Munis, a revolutionary militant”, “A la mémoire de Munis, un militant de la classe ouvrière”, “En memoria de Munis, militante de la clase obrera”;
·“Polemic: Where is the F.O.R. going?”, “Polémique : où va le F.O.R. ? ("Ferment Ouvrier Révolutionnaire")”, “Polémica: ¿Adónde va el F.O.R.?”;
·“Communism is on the agenda of history: Castoriadis, Munis and the problem of breaking with Trotskyism”, “Le communisme est à l'ordre du jour de l'histoire : Castoriadis, Munis et le problème de la rupture avec le trotskisme”, El comunismo está al orden del día en la historia: Castoriadis, Munis y el problema de la ruptura con el trotskismo”;
·“Castoriadis, Munis and the problem of breaking with Trotskyism. Second part: On the content of the communist revolution”, “Castoriadis, Munis et le problème de la rupture avec le trotskysme”, Castoriadis, Munis y el problema de la ruptura con el trotskismo.(II);
·“The confusions of Fomento Obrero Revolucionario (FOR): on Russia 1917 and Spain 1936”, “Les confusions du «Fomento Obrero Revolucionario» sur RUSSIE 1917 et Espagne 1936”, “Las confusiones del FOR sobre Octubre 1917 y España 1936”;
·Critica-del-libro-jalones-de-derrota-promesas-de-victoria (disponibile solo in lingua spagnola).
[5] Che significa questa frase? Da parte nostra, non cercheremo di capire cosa rappresenti esattamente questo tipo di attività. Basti dire per ora che, nonostante vi si appiccichi un’etichetta di “comunista” sopra, resta qualcosa che non ha nulla a che fare con una vera attività comunista o rivoluzionaria, come riconosce la stessa lettera quando afferma che, per passare al marxismo, si deve iniziare con una critica di questo tipo di attività.
[6] “Ma per un anno e mezzo o due anni, abbiamo iniziato a notare un cambiamento intorno a noi. Possiamo parlare in modo diverso e una dozzina di giovani sono apparsi con uno spirito che ci piace molto ma che sono caduti nelle forme più classiche di stalinismo o di trotskismo” (dalla lettera citata di NC, op cit).
[7] Nella lettera viene usato il suo vero nome; qui useremo il nome con cui lo conosciamo dagli anni ’90.
[9] Tuttavia, non abbiamo avuto problemi – tutt’altro – a incontrare i gruppi di giovani, ed è quello che abbiamo fatto con uno di loro a novembre 2018.
[10] Con il suo vero nome e cognome, Gaizka è un personaggio pubblico sul web e questo ci consente di seguire la sua presenza e partecipazione a diverse iniziative politiche. Tuttavia non possiamo fornire tutta la documentazione qui senza rivelare la sua identità.
[11] All’inizio c’erano altre persone che poi lasciarono il gruppo.
[12] Questa fascinazione rimane nel più recente discorso di Gaizka, ma è mascherata dalla difesa dell’esperienza comunitaria del kibbutz, in particolare nella sua fase iniziale all’inizio del 20° secolo, senza fare alcun riferimento al ruolo politico che questo ha giocato nell’interesse imperialista dello Stato di Israele: “Gli ‘indiani’ [cioè la comune di Gaizka, nota redazionale] sono comunità simili ai kibbutz (non ci sono risparmi individuali, le stesse cooperative sono sotto il controllo collettivo e democratico, ecc.), ma vi sono anche importanti distinzioni, come l’assenza di un’ideologia nazionale o religiosa condivisa; e sono distribuiti in diverse città piuttosto che concentrarsi in alcune installazioni, e una comprensione del fatto che alcuni criteri vanno oltre la razionalità economica”(estratto da un’intervista a Gaizka).
[13] Ingegnere aeronautico ed economista, Borrell è entrato in politica negli anni '70 come militante del PSOE durante la transizione spagnola verso la democrazia e ha occupato diversi incarichi di responsabilità nel governo di Felipe Gonzales, prima in Economia e Finanze come segretario generale per il bilancio e le spese pubbliche (1982-1984) e segretario di Stato per le finanze (1984-1991); poi nel Consiglio dei ministri con un portafoglio per l’industria e i trasporti. All’opposizione dopo le elezioni generali del 1996, Borrell fu candidato nel 1998 come primo ministro dal PSOE, ma si dimise nel 1999. Da allora, focalizzato sulla politica europea, divenne membro del parlamento europeo nel periodo 2004-2009 e presidente della camera nella prima metà della legislatura. Dopo essersi ritirato dal fronte politico, è tornato al Consiglio dei Ministri nel giugno 2018, con la sua nomina alla carica di Ministro degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione del governo guidato da Pedro Sanchez (da Wikipedia). Recentemente è stato il Commissario europeo per gli affari esteri.
[14] Nel 1969 Borrell era in un kibbutz e la sua prima moglie e madre dei suoi due figli è di origine ebraica. È noto per essere un difensore degli interessi filo-israeliani all’interno del Partito socialista.
[15] Questa non è l’unica relazione che rimane poco chiara. Abbiamo appreso solo di recente che durante lo stesso periodo in cui voleva aderire alla CCI, faceva parte ed era il principale animatore in Spagna della tendenza chiamata cyberpunk, essendo un promotore del cyber attivismo.
[16] Il desiderio di uno stile di vita “comunitario”, che spiega il suo fascino per il kibbutz, e che era presente nell’Unione Spartachista, dove c’era un tentativo di vivere in comune, ne era un esempio.
[17] Negli anni ‘80 un elemento chiamato “Chenier” fu scoperto e denunciato sulla nostra stampa come avventuriero. Non molto tempo dopo, lo vedemmo lavorare agli ordini del Partito Socialista Francese. Questo ci mise in allerta per una possibile relazione tra Gaizka e il PSOE che era molto più stretta di quanto lui avesse mai riconosciuto.
[18] Segretario generale attuale del PSC (Partito socialista della Catalogna); militante della Gioventù Socialista e del PSOE dal 1978; nel 1998-99 deputato di Barcellona al Congresso dei deputati. https://pp.one/.
[19] Poiché l'istituzione non è poco conosciuta, vedi qui un riferimento alla sua fondazione dal quotidiano Ultima Hora di Maiorca, basato su un articolo dell’agenzia Efe: https://www.ultimahora.es/noticias/sociedad/1999/03/01/972195/espanol-preside-nuevo-consejo-europeo-accion-humanitaria-cooperacion.html
[20] Fu proprio la guerra nell’ex Jugoslavia (i primi bombardamenti e massacri in Europa dalla II Guerra Mondiale) a essere condotta sotto la bandiera dell’“umanitarismo”; e gli attacchi aerei della NATO furono presentati come “aiuti alla popolazione” contro i para-militari. Per conoscere la nostra posizione sul conflitto imperialista del 1999 nel Kosovo, consultare il nostro sito « La “paix” au Kosovo, un moment de la guerre impérialiste”, https://fr.internationalism.org/french/rint/98_edito_kosovo.
[21] Juan Alberto Belloch è stato Ministro della Giustizia e degli Interni con Felipe González (1993-96) prima di assumere la carica di sindaco di Saragozza.
[23] REPSOL è la prima azienda specializzata in estrazione, raffinazione e commercio di petrolio e derivati. Tiene una importante presenza internazionale, specialmente in America del Sud.
[24] Leader del PSOE e numero due di Alfredo Pérez Rubalcaba, un defunto Ministro degli Interni e autentico “Richelieu” dei governi socialisti, che costrinse i controllori del traffico aereo a tornare al lavoro con la mitragliatrice.
[25] web.psoe.es/izquierdasocialista/docs/648062/page/patriotas-por-dios-por-patria-repsol.html.
[26] Dal giornale La Nación, Argentina.
[27] Questo blog non esiste più, quindi non possiamo fornire un link, ma possediamo le schermate pertinenti.
[28] Un giornalista che era stato in precedenza militante del gruppo maoista Bandera Roja e del partito stalinista in Catalogna (PSUC) e che oggi sostiene Vox e l’estrema destra del PP. Ha scritto per ABC ed El Mundo ed è stato speaker di Radio COPE. Oggi è animatore del giornale on-line Libertad e della sua es.radio.
[29] Fondatore della rivista Público che ha poi abbandonato per promuovere Dairio.es come suo principale conduttore. È analista nel talk-show della catena televisiva La Sexta.
[30] “Che ci fa una brava ragazza come te in un posto come questo?”, espressione presa da una canzone del gruppo di Madrid Burning che ebbe molto successo negli anni ‘80, al punto che a partire da questa fu girato un film diretto da Fernando Colomo e interpretato da Carmen Maura.
[31] In questo congresso vi era una separazione tra le ultime tendenze proletarie che ancora stavano combattendo all’interno del PSOE, sebbene fossero molto confuse (centriste). Il tema di questo congresso era se aderire alla Terza Internazionale, proposta che fu respinta con 8269 mandati contro e 5016 a favore. I partigiani dell’adesione al Comintern abbandonarono il Congresso per fondare il Partito Comunista dei Lavoratori spagnolo.
[32] Revolution or War, n°9 (GIGC).
[33] Vedi nota 1.
[34] Revolution or War n° 12. Lettera del GIGC a Emancipación sul suo 1° Congresso.