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Dopo un anno guerra in Ucraina non si intravede alcuna via di uscita se non un’accelerazione di distruzione, morte e ancora più tensioni tra le forze imperialiste. Al contempo, la pandemia Covid 19 e i suoi milioni di vittime; le catastrofi climatiche che si abbattono con raddoppiata violenza sui quattro angoli del pianeta; la crisi economica, senza dubbio una delle peggiori nella storia del capitalismo, che getta interi settori del proletariato nella precarietà e nella miseria... Tutte queste manifestazioni di barbarie, caos e miseria dimostrano l’impasse irreparabile in cui si trova il capitalismo.
Il decennio 2020 vedrà un aumento senza precedenti di convulsioni, di disastri e delle peggiori forme di sofferenza in tutte le regioni del mondo e in tutti i continenti. È l’esistenza stessa della civiltà umana a essere apertamente minacciata! Come spiegare questo accumulo e aggregazione di tante catastrofi?
Tuttavia, le lotte operaie in Gran Bretagna che continuano ancora adesso insieme alle lotte in Francia dimostrano che la classe operaia sta cominciando a reagire, anche se con grande difficoltà, e si rifiuta di subire i continui attacchi alle sue condizioni di lavoro e di vita. È sviluppando le lotte su questo terreno che la classe operaia si darà i mezzi per riscoprire la propria identità di classe e potrà costruire un’alternativa alla spirale mortale in cui il capitalismo sta facendo precipitare l’umanità.
Ti invitiamo a discutere di tutto questo alla prossima Riunione Pubblica della CCI che si terrà online
Sabato 4 febbraio alle ore 17.00
Per partecipare scrivere a [email protected] per ricevere il link per accedere all’incontro.
Suggeriamo la lettura dei testi:
Gli anni 20 del 21° secolo L’accelerazione della decomposizione capitalista pone apertamente la questione della distruzione dell’umanità
3° Manifesto della CCI Il capitalismo porta alla distruzione dell’umanità... Solo la rivoluzione proletaria mondiale può porvi fine