Sud e Centro America

Cile: il dilemma non è Democrazia o Dittatura, ma Barbarie capitalista o Rivoluzione Proletaria Mondiale

Ciò che è accaduto in Cile ha come origine la crisi economica internazionale come dimostra il deficit fiscale che lo Stato cileno si trascina da diversi anni. Organizzazioni internazionali come la Banca mondiale, il FMI e il CEPAL[1] indicano una graduale riduzione della crescita negli ultimi 3-4 anni. Nonostante gli sforzi per diversificare l'economia, il Cile dipende essenzialmente dal rame e, come espressione dell'aggravarsi della crisi, il suo prezzo è fortemente diminuito.

Il Brasile entra nella tormenta

Crisi economica, spettro di una repressione sempre maggiore, approfondimento della miseria, insicurezza crescente, previsione di profondi attacchi anti-operai, minacce di guerra, rischi di caos legati alla personalità stessa del nuovo presidente, Bolsonaro, entrato in carica il 1 gennaio 2019.

Manifestazioni contro l’aumento del prezzo dei trasporti in Brasile: la repressione poliziesca provoca la collera della gioventù

Un’ondata di proteste contro l’aumento del prezzo dei trasporti pubblici si sta sviluppando attualmente nelle grandi città del Brasile, particolarmente nella città di San Paolo, ma anche a Rio de Janeiro, Porto Alegre, Goiânia, Aracaju e Natal. Questa mobilitazione raccoglie dei giovani, studenti liceali e universitari e in una misura minore ma non trascurabile anche dei lavoratori salariati e autonomi.

Un saluto alle nuove sezioni della CCI in Perù ed Ecuador!

È con grande gioia che la nostra organizzazione ed i suoi militanti salutano la costituzione di due nuove sezioni della CCI, in Perù ed in Ecuador.

La costituzione di una nuova sezione nella nostra organizzazione rappresenta sempre per noi un avvenimento della più grande importanza. Da una parte, perché costituisce una verifica ulteriore della capacità del proletariato mondiale, malgrado le sue difficoltà, a secernere delle minoranze rivoluzionarie a scala internazionale e, dall’altra, perché rafforza la presenza nel mondo della nostra organizzazione.

America Latina. Come in ogni paese capitalista, a Cuba i lavoratori pagano la crisi

L’acuirsi della crisi capitalista si vede senza dubbio nell’aggravamento delle condizioni di vita della classe operaia; ma se questi attacchi ci sono è perché la borghesia vede i suoi profitti messi in discussione. La crisi non è qualcosa che la classe dominante cerca con premeditazione, né tantomeno viene da fattori esterni al sistema capitalista, ma è l’espressione delle contraddizioni di questo. E questa crisi, che affligge il capitalismo dalla fine degli anni sessanta, ad ogni momento recessivo conosce una profondità maggiore che viene scaricata sui lavoratori in ogni parte del pianeta.

Sulla situazione al sud del Cile dopo il terremoto

Il 3 marzo scorso abbiamo ricevuto sul nostro sito in lingua spagnola un commento relativo alla situazione degli abitanti dei quartieri operai e popolari dell’agglomerato di Concepción, in seguito al sisma di fine febbraio. Contrariamente a quanto propagandato dai media a livello internazionale che hanno denigrato il comportamento delle popolazioni locali attribuendo loro dei «saccheggi scandalosi», questo testo restituisce la realtà dei fatti mettendo avanti lo spirito autenticamente proletario di solidarietà e di mutua assistenza che ha animato gli operai nella ridistribuzione dei beni, opponendosi all’azione predatrice delle bande armate contro le quali la popolazione operaia ha tentato di assumere e di organizzare la sua propria difesa.

Una nuova riunione pubblica nella Repubblica dominicana: Crisi e decadenza del capitalismo

Lo scorso 25 giugno si è tenuta una riunione pubblica a Santiago, seconda città della Repubblica dominicana, organizzata dal Nucleo di discussione internazionalista della Repubblica dominicana (NDIRD). È la seconda volta che il nucleo organizza una riunione pubblica e che invita la CCI a fare la presentazione del tema che, questa volta, è stato: “Crisi e decadenza del capitalismo.

“Nuovo Sud America”: una vecchia menzogna con una nuova veste

l giornale Le Monde Diplomatique ha pubblicato un articolo intitolato “Il Nuovo Sud America”, salutando l’ascesa al potere della sinistra del capitale nel Salvador (Mauricio Funes del FMLN1 ha vinto le elezioni presidenziali) e l’alleanza con altri governi di sinistra capeggiati da Chavez ed altri. In tutto il mondo la sinistra prova ad ingannare le masse presentando questi governi come un’alternativa per i lavoratori. Questa è una tipica menzogna della borghesia e dei suoi servi di sinistra per assoggettare il proletariato al giogo capitalista.

Riunione pubblica della CCI in Perù. L’estensione del dibattito proletario nel continente americano

 

La CCI ha tenuto la sua prima riunione pubblica a Lima, in Perù, nell’ottobre scorso. E’ stato un avvenimento importante perché ha dato l’opportunità ad alcuni elementi che si avvicinano al progetto rivoluzionario di comprendere meglio le idee della Sinistra Comunista e di prendere contatto con la nostra organizzazione. In questo paese i sinceri militanti della causa proletaria hanno sopportato per decine di anni il peso terribile dello stalinismo, del maoismo (in particolare attraverso “Sendero Luminoso”), del trotzkismo, ecc. In questa regione del mondo che soffre della repressione brutale dello Stato capitalista e dell’isolamento dal resto del proletariato internazionale, era molto importante, per la classe operaia, che sorgesse una minoranza di militanti politici che cercassero di chiarirsi le idee sulla rivoluzione mondiale e sul comunismo.

 

Che Guevara: mito e realtà. A proposito della corrispondenza di un lettore

Già qualche mese fa, abbiamo ricevuto sul nostro sito Internet due messaggi su Che Guevara da un compagno firmatosi E.K. Pubblichiamo la lettera che gli abbiamo mandato all’inizio d’aprile cogliendo l’occasione per completare ed allargare la nostra risposta alle domande restate allora in sospeso. Rendiamo pubblica questa corrispondenza perché, come lo stesso EK dice, si è "nelle celebrazioni dei 40 anni della sua morte di combattente" e si tratta per noi, CCI, non di aggiungerci alle cerimonie celebrative ma, al contrario, di provare a comprendere se Che Guevara è stato realmente un rivoluzionario e se la classe operaia e le giovani generazioni devono o non rivendicarsi alla sua azione.

Dopo l'Asia, la Russia e l'America latina, la catastrofe economica raggiunge il cuore del capitalismo

La crisi finanziaria, che si è manifestata da poco più di un anno nel sud-est asiatico, è attualmente in via di prendere la sua vera dimensione. Essa ha conosciuto una nuova impennata nel corso dell'estate, con il crollo dell'economia russa e con le convulsioni senza precedenti nei “paesi emergenti” dell'America latina. Ma sono ora le principali metropoli del capitalismo, i paesi più sviluppati d'Europa e d'America del nord, che si trovano in prima linea con una caduta continua dei loro indici borsistici e con previsioni di crescita continuamente riviste al ribasso.

Un dibattito internazionalista nella Repubblica Dominicana

Recentemente abbiamo tenuto due conferenze sul tema Socialismo e decadenza del capitalismo in due università del paese: Santiago de los Caballeros (seconda città del paese) e Santo Domingo (la capitale). Questi dibattiti sono stati possibili grazie alla volontà ed allo sforzo organizzativo di un nucleo di discussione internazionalista che ringraziamo calorosamente per il lavoro realizzato. Queste riunioni non hanno avuto niente di accademico. Come in occasione di una simile esperienza in una università del Brasile, sono state espresse delle inquietudini e delle preoccupazioni sul futuro che ci offre il capitalismo, sul modo di lottare per una nuova società che superi le contraddizioni in cui si trova immerso il sistema attuale, sulle forze sociali capaci di realizzare questo cambiamento...

Scioperi in Sud America

Un compagno di Lima, che è in corrispondenza e discute regolarmente con la nostra organizzazione, ci ha inviato recentemente un articolo sullo sciopero dei minato in Perù dell’aprile scorso (vedere Acción Proletaria n° 195) e degli elementi su un movimento di insegnanti che si stava sviluppando quando i focolai della prima lotta non erano ancora spenti. Salutiamo calorosamente questo sforzo del compagno perché è di primaria importanza che circolino velocemente le esperienze, le lezioni, le notizie sulle lotte operaie che sorgono nel mondo. Il contributo del compagno è un esempio che incoraggiamo a seguire. L’articolo che segue è ripreso interamente dai testi e dagli elementi informativi che il compagno ci ha inviato.

Saluto alla creazione di un nucleo della CCI in Brasile

Informiamo i nostri lettori della creazione di un nucleo della CCI in Brasile. Per noi questo è un avvenimento di grande importanza che viene a concretizzare lo sviluppo della presenza politica della nostra organizzazione nel primo paese dell’America latina, con la maggiore concentrazione industriale in questa regione del mondo e tra le più importanti a livello mondiale.

Intervento della CCI in Brasile: Dibattito sulle prospettive della lotta di classe

Nel settembre scorso, la CCI ha presentato, davanti ad un uditorio di 170 studenti di un'università brasiliana, la propria analisi sulla situazione mondiale e sull’alternativa storica che si pone. I punti centrali della nostra relazione introduttiva sono stati: la guerra, la lotta di classe ed il ruolo delle elezioni. Qui di seguito facciamo un breve resoconto del dibattito sviluppatosi nella riunione.

Prima ancora vogliamo però sottolineare il modo con cui i partecipanti si sono posti rispetto alla nostra presentazione il cui contenuto non era per loro "consueto" poiché denunciava le elezioni come strumenti della borghesia e metteva in evidenza la prospettiva dello sviluppo della lotta di classe internazionale. Malgrado ciò, lungi dal provocare ostilità o scetticismo, le nostre analisi hanno suscitato al contrario un grande interesse e spesso anche un sostegno esplicito.

 

America latina: le lotte operaie si sviluppano nonostante la repressione e le trappole della borghesia

Dovunque nel mondo, la classe operaia subisce pesanti colpi da parte dei suoi sfruttatori, sia da parte dei padroni privati che dello Stato, sia nei paesi evoluti che in quelli più poveri. Attacchi sui salari, aggravamento della disoccupazione, riduzione di sovvenzioni di qualsiasi natura, attacchi alle condizioni di lavoro, riduzione alla miseria di frazioni sempre più ampie della classe operaia a livello internazionale, questo è il compenso per un proletariato che paga ad un prezzo ogni giorno più caro la crisi del capitalismo. Ma questi attacchi non colpiscono un proletariato sconfitto, pronto ad accettare passivamente tutti i sacrifici che gli vengono chiesti.

Oaxaca (Messico): di fronte alla repressione dello Stato riflessione,organizzazione e mobilitazione proletarie

Nella prima mattinata del 14 giugno, 3000 poliziotti attaccano un presidio di manifestanti nel centro di Oaxaca, capitale dello Stato messicano dallo stesso nome. Questo presidio era stato formato tre settimane prima dai lavoratori della Scuola Pubblica per esigere aumenti salariali. Nello Stato di Oaxaca ci sono tra le regioni più povere del Messico dove gli insegnanti sono sottopagati e lavorano in condizioni inimmaginabili, tra bambini affamati. Gli insegnanti, attraverso manifestazioni di massa, hanno cercato il sostegno di altri lavoratori.

Ondata di scioperi in Argentina: IL PROLETARIATO SI ESPRIME SUL SUO TERRENO DI CLASSE

Tutto ciò che racconta il governo del presidente argentino Kirschner sulla "fantastica ripresa " dell'economia argentina dopo il crollo del 2001, è solamente una frottola. La realtà subita quotidianamente dai lavoratori e dall'immensa maggioranza della popolazione è sempre più opprimente. Alcune cifre possono dimostrarla: la popolazione che vive sotto la soglia di povertà è passata dal 5% nel 1976 al 50% nel 2004. La carestia, limitata fin là alle province del Nord, Tucumán o Salta, dove l' 80% dei bambini soffrono di malnutrizione cronica, invade oramai le zone povere della spaventosa cintura di bidonville del sud di Buenos Aires.
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