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Sono passati pochi mesi dalla vittoria del centrosinistra e già si sente mormorare che qualcosa non va, che tutta questa differenza con Berlusconi non si vede proprio. Anzi, che va anche peggio. È proprio vero che un nuovo dittatore, presidente del consiglio, governo, padrone, capo, ecc. è sempre peggio di chi lo ha preceduto. Con questo non vogliamo certo richiedere un ritorno del Berlusconi, ma vogliamo far vedere gli effetti reali delle leggi e leggine che, all’interno del quadro della finanziaria, il governo Prodi–D’Alema–Bertinotti sta sfornando e che vengono abilmente nascosti da TV e stampa che portano viceversa in prima pagina argomenti del tutto diversi o che toccano settori particolari di persone e non la massa dei lavoratori. Un esempio vale per tutti: nelle settimane precedenti il varo della finanziaria l’attenzione dei media era sulla questione dell’eutanasia e la sua approvazione è passata quasi sotto silenzio grazie al grande clamore giornalistico che si è creato intorno alla morte di Welby.
Cosa conteneva questa finanziaria da Robin Hood che doveva togliere ai ricchi per dare ai poveri? Per quanto riguarda la parte relativa alla modifica delle aliquote sulle tasse, se sfogliamo i giornali del periodo precedente la finanziaria vediamo che fanno riferimento a soggetti particolari, presi ad esempio, come il capoufficio “single”, gli operai con 3 figli e moglie a carico, etc. Tutto un modo di spezzettare la classe operaia per mettere uno contro l’altro, far dire all’uno che le nuove aliquote sono favorevoli e all’altro che ci si rimette. Il vero bilancio di questa finanziaria (1) lo potremo fare solo l’anno prossimo quando verranno confrontati tutti i salari, le variazioni nell’ambito lavorativo, le ore di lavoro in più, l’aumento della precarizzazione, il peggioramento dei servizi sociali, scolastici, sanitari. La diminuzione delle spese sanitarie significa che i medici ridurranno i tempi di visita, aumenteranno le spese per le visite specialistiche (che sono richieste sempre di più, visto il continuo peggioramento delle condizioni di vita), la sola visita al pronto soccorso ci costerà minimo 25 euro e gli infermieri ti tratteranno peggio di un manufatto in una catena di montaggio, ma non per cattiveria ma per i ritmi a cui sono costretti. I ragazzi a scuola saranno più liberi di picchiarsi o non avere una istruzione adeguata perché diminuirà il personale sia docente sia non docente, diminuiranno le classi perché aumenta il numero degli alunni per classe e aumenteranno le incombenze per i lavoratori. Molti ragazzi portatori di handicap non saranno più riconosciuti come tali e quindi non avranno il sostegno. Le conseguenze di questa politica saranno pagate in seguito da tutta la società perché questi ragazzi non saranno mai più recuperati. La (promessa di) stabilizzazione di 150.000 precari servirà a rimpiazzare l’andata in pensione di altrettanti lavoratori e la riduzione del precariato sarà fatta con la riduzione delle supplenze e delle ore di lezione per gli alunni (istituti professionali). In compenso i giovani potranno sempre arruolarsi per le missioni di “pace” all’estero che sono in costante aumento e con un congruo aumento di spesa, almeno per la strumentazione bellica: navi, aerei, carri armati e missili a volontà per la riaffermazione dell’imperialismo italico.
Comunque già oggi possiamo fare una sorvolata su ciò che ci aspetta.
In genere, per i salari più bassi, c’è stato, nella busta paga di gennaio, un aumento di una decina di euro che, in verità a prima vista, sembra più alto del reale perché nel mese di gennaio non viene applicata l’addizionale regionale IRPEF. Addizionale che, insieme a quella comunale dove è in vigore, potrà essere aumentata dall’attuale 0,5% fino ad un massimo dello 0,8%. Già questo aumento - prevedibile perché il governo ha diminuito i trasferimenti alle regioni - sarà sufficiente a far scomparire gli spiccioli avuti con le nuove aliquote. È stata inoltre introdotta la “tassa di scopo” sotto forma di addizionale ICI per finanziare i lavori locali. C’è poi il rincaro del bollo auto eccetto per chi ha l’auto nuova (euro 4 o 5) o può acquistarsela. Un modo come un altro per spingere in su i conti della Fiat. Non dobbiamo dimenticare di elencare gli aumenti indotti da questa politica di attacco ai lavoratori nell’elettricità, gas, trasporti locali e nazionali, alimenti, etc…
È previsto inoltre il trasferimento, per le aziende private con più di 50 dipendenti, del TFR, Trattamento di Fine Rapporto, ai fondi pensione o all’INPS per il finanziamento delle grandi opere. E con il fallimento di qualche azienda o dei continui crolli di borsa scompariranno, per magia, anche questi soldi. Dopo la stangata della finanziaria, Prodi dice che “Tutti gli indici stanno migliorando, la disoccupazione sta calando, l'inflazione sta calando, i conti pubblici stanno tornando nei parametri europei; solo la popolarità del mio governo sta calando. Ma questo - ha osservato il premier - è il prezzo che si deve pagare” a fronte di “misure molto forti in termini di liberalizzazioni nel commercio e nelle professioni, con decisioni severe sul debito pubblico e sulla spesa”. (canali.libero.it/affaritaliani/politica/prodiafghanistan1002.html)
Lui paga il prezzo della popolarità e i lavoratori pagano il conto.
In attesa del prossimo grande attacco alle pensioni è necessaria una riflessione sul fatto che i governi di destra o di sinistra non sono altro che due espressioni della stessa classe al potere - la borghesia - e che è necessario che i lavoratori si difendano senza fare affidamento alle forze cosiddette di sinistra, siano essi partiti o sindacati.
Oblomov, 11 febbraio 2007
1. E del precedente decreto Bersani che prevede una riduzione delle ore di appalto esterne nei vari ministeri; ciò porterà ad un incremento dello sfruttamento sui lavoratori precari utilizzati da queste ditte appaltatrici.