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Il fatto che i
"sessantottini" più eminenti siano diventati oggi i porta parola del sistema
capitalista viene presentato da alcuni come la prova che il Maggio ‘68 non sia
stato affatto portatore di un messaggio rivoluzionario. Per gli ideologi
borghesi dietro "l'evoluzione dei costumi" dopo il ‘68 c'è solo un
"adattamento" ad una società capitalista più moderna e più progressista.
In realtà c'è stato un cambiamento di periodo storico dal Maggio ‘68 dove lo sciopero di massa di più di 9 milioni di operai ha espresso la fine del lungo periodo di controrivoluzione subito dal proletariato dopo lo schiacciamento dell'ondata rivoluzionaria del 1917-23. Gli avvenimenti del Maggio ‘68 hanno aperto una nuova prospettiva di sviluppo internazionale della lotta di classe.
Su questo tema invitiamo i compagni a partecipare ad una RIUNIONE PUBBLICA che si terrà:
▪ a Milano sabato 17 maggio, ore 16.00, presso la libreria Calusca, via Conchetta 18
▪ a Napoli sabato 31 maggio, ore 17 presso la libreria Jamm, via San Giovanni Maggiore Pignatelli 35