“Caso” Eluana: ovvero come il capitalismo cerca di bloccare la riflessione nella classe operaia

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La situazione economica e sociale mondiale è ormai nota a tutti. Non siamo più i soli a denunciare che il sistema capitalista è fallito, anche se tv e giornali spostano l’attenzione più sui singoli casi che sul sistema nel suo insieme. E potendo fare di più e meglio, le televisioni e i giornali di grande audience spostano l’attenzione su fatti di cronaca che normalmente resterebbero un solo giorno o al massimo una settimana come notizia. Come spiegarsi che venerdì 6 febbraio i telegiornali di prima serata intorno alle 20 abbiano aperto tutti con la storia di Eluana? E che lo abbiano fatto anche nei giorni precedenti e successivi per dilungarsi in ipotesi pro e contro? Come spiegarsi il grande interesse per la vita di una ragazza che è stata in coma per 17 anni e che nessuno ha mai visto (in teoria potrebbe anche non esistere). Come spiegarsi che ci sia un così grande interesse a livello nazionale, riunioni speciali, promulgazioni di leggi, per salvare la vita di persone ridotte ad uno stato vegetativo e incapaci di nutrirsi? Pardon, abbiamo detto di persone parlando al plurale! Qui non si tratta di salvare persone, ma una persona che, fino ad oggi, interessava realmente solo a suo padre e alla sua famiglia!

Nessuno del potere, sia politico che religioso, nessun capitalista si è preoccupato del “barbone” morto tre notti fa per freddo e/o fame a Milano. È l’ottavo morto dall’inizio dell’anno, non nelle campagne sperdute del terzo mondo, ma nei pressi del Duomo o del Comune di Milano. Dov’è in questo caso la pietas di quella chiesa che vuole nutrire a forza una ragazza in coma da 17 anni con assistenza continua e spese notevoli, dov’è ancora l’intervento di quello Stato che si preoccupa di fare una legge ad hoc per bloccare un atto legalmente ottenuto dal padre di Eluana? Nessuno si preoccupa di fare una legge per dare un salario di base o un’assistenza gratuita e continua a migliaia e migliaia di persone che muoiono di fame e freddo nel parco sotto casa. Solo interventi d’urgenza per salvarsi la faccia: tende per 10 persone e non requisizione di palazzi vuoti (vicino il Pirellone a Milano c’è un palazzo di 20 e più piani vuoto da anni!). Questo è il capitalismo, utilizza - “violenta”, come dice giustamente il padre - una povera ragazza in coma per non far capire di quale terribile natura poco pietosa sia fatto, per impedire che i lavoratori e i disoccupati prendano coscienza del baratro senza fine in cui ci sta portando e della necessità di abbatterlo.

Cosa ha approvato il senato venerdì? Le ronde padane e la denuncia degli immigrati ammalati da parte dei dottori, la democrazia borghese non ha nulla da invidiare alla dittatura borghese. Roba da far west, ma anche da Germania Hitleriana. Le ronde padane o qualsiasi ronda, approvata o meno dallo Stato, avrà il potere di attaccare lavoratori, immigrati, emarginati. Con l’impoverimento crescente della classe operaia e degli strati sociali meno protetti e con il conseguente acutizzarsi delle tensioni sociali, il capitalismo ha bisogno di più polizia ed esercito e lo sta ottenendo facendo lavorare gratis gli elementi più arretrati di questa società. Non troveremo i pezzi grossi della politica o dell’economia a fare le ronde, ma giovani disperati, carichi di odio e vittime anch’essi di questa squallida società capitalista.

Ora che Eluana è morta, gli esponenti di questo vergognoso mondo della politica si presentano chi vestendo i panni del lutto per Eluana (facendo un minuto di raccoglimento, ostentando un viso da funerale durante le interviste concesse), chi gridando vendetta per l’omicidio perpetrato e chi ancora, piuttosto che denunciare tutta questa operazione per quello che è, una indegna pantomima sul cadavere di una povera ragazza già morta da 17 anni (altro che “persona capace di procreare un figlio”, come ha avuto il coraggio di dire Berlusconi!), è stato al gioco cercando anche di tirare qualche sgambetto all’avversario politico che nella vicenda si sbilancia un poco troppo.

Il cinismo del capitalismo è ributtante: ha fatto della pietosa vicenda di una ragazza e della sua famiglia un “caso” politico e (orrore!) morale solo per distogliere l’attenzione della gente da quello che è l’unico caso da prendere in considerazione, l’esistenza stessa del capitalismo!

10 febbraio 2009        Oblomov

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