Germania

La politica tedesca e il problema dei rifugiati: un pericoloso gioco col fuoco

L’articolo che segue, apparso su Welt Revolution, organo di stampa della CCI in Germania, rappresenta un contributo sulla questione dei rifugiati come si pone in questo paese. Alcuni aspetti dell’analisi non sono applicabili agli altri paesi europei. Ad esempio il problema demografico, affrontato nell’articolo, si presenta in modo diverso in Spagna o in Italia, dove esiste un forte tasso di disoccupazione, malgrado il basso tasso di natalità.

Il sindacalismo rivoluzionario in Germania (I): La nascita del sindacalismo rivoluzionario nel movimento operaio tedesco

La caratteristica maggiore del sindacalismo rivoluzionario è, riassumendo, la concezione secondo la quale, i sindacati costituiscono, da una parte, l'organizzazione di lotta più adatta alla classe operaia all'interno del capitalismo e, dall'altra, dopo la rivoluzione attraverso lo sciopero generale vittorioso, la base di una nuova struttura della società.

Manifestazione di liceali e universitari in Germania: “Manifestiamo perché ci stanno rubando il nostro futuro”

Dal 15 al 20 giugno 2009 c’è stato in Germania uno sciopero nel settore dell’educazione. Si è trattato di un tentativo di bloccare con lo sciopero i licei e le università per protestare contro la miseria crescente dell’educazione capitalista. In rapporto all’ambizione dei suoi obiettivi, questo movimento non ha ottenuto che un modesto successo. È rimasto opera di una minoranza. In particolare nella maggior parte dei centri universitari non è riuscito a mobilitare un gran numero di studenti. Anche negli istituti scolastici delle grandi città ci sono state poche informazioni sulle mobilitazioni previste. Tuttavia, nel mezzo della settimana di mobilitazione, questo movimento è riuscito a mettere insieme circa 250.000 manifestanti in più di 40 città. L’importanza di questo movimento risiede nel fatto che una parte della nuova generazione ha fatto la sua entrata sulla scena politica e ha cominciato a fare le sue esperienze di lotta.

90 anni fa, la rivoluzione tedesca: di fronte alla guerra il proletariato ritrova i suoi principi internazionalisti

90 anni fa, la rivoluzione proletaria culminava in modo tragico in Germania nelle lotte del 1918 e 1919. Dopo l‘eroica presa del potere da parte del proletariato in Russia nell’ ottobre del 1917, il cuore della battaglia per la rivoluzione mondiale si spostò in Germania. Là fu condotta la battaglia decisiva, ed essa fu persa. La borghesia mondiale ha sempre voluto mantenere questi avvenimenti nell'oblio. Tuttavia, non potendo negare l'esistenza delle lotte in quel periodo, la borghesia afferma pretestuosamente che quest'ultime sono state condotte in nome

Germania 1918 - 1919 (II). La Socialdemocrazia tende una trappola mortale alla rivoluzione

Il primo articolo di questa serie (Rivoluzione Internazionale n.158) ha riguardato l’inizio della rivoluzione in Germania nel novembre 1918. In questa seconda parte ci soffermeremo sul modo in cui la classe dominante ha utilizzato le sue armi più potenti per infliggere una forte sconfitta al movimento rivoluzionario: non solo la repressione armata, ma anche le campagne ideologiche del partito operaio di una volta, il SPD.

90 anni fa, la rivoluzione proletaria in Germania mette fine alla Prima Guerra mondiale

Il 4 novembre del 1918, a Kiel, porto tedesco sul Mar del Baltico, migliaia di marinai si rivoltarono contro il comando dell'esercito che aveva ordinato loro di lanciarsi in un'altra avventura guerriera.

Era stato raggiunto un punto culminante di malcontento e di rigetto della guerra. Dopo quattro anni di uccisioni di massa, 11 milioni di morti, un numero incalcolabile di feriti, dopo l'estenuante guerra di trincea che stava causando numerosissime perdite per gli attacchi con gas nel Nord della Francia ed in Belgio, con la carestia che stava colpendo la popolazione operaia, dopo questa immonda carneficina senza fine, la classe operaia tedesca fu tanto disgustata dalla guerra da non essere più disposta a sacrificare la propria vita per gli interessi della "nazione". Tuttavia, il comando militare impose il proseguimento della guerra con una brutale repressione e decise di punire spietatamente i marinai che si erano ammutinati.

Le lotte dei lavoratori in Germania espressione di un accumulo di insoddisfazioni

Gli ultimi cinque anni hanno mostrato uno sviluppo della lotta di classe a livello internazionale. Queste lotte si sono sviluppate in risposta alla brutalità della crisi del capitalismo e al drammatico peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro in tutto il mondo. Oggi, entrando in una nuova fase della crisi economica annunciata dalla crisi

Lotte in Germania. La combattività crescente della classe operaia a livello mondiale

Nel 2007 in Germania c’è stato il maggior numero di giornate di sciopero dal 1993 (all’indomani della riunificazione), delle quali il 70% a causa degli scioperi della primavera scorsa contro il decentramento di 50.000 posti di lavoro nelle telecomunicazioni. Questo paese è stato sempre vantato in questi ultimi anni per il suo dinamismo economico ma anche come modello di “concertazione sociale”.

L'annientamento del proletariato tedesco e la vittoria del fascismo (Bilan, marzo 1935)

L'attualità del metodo di Bilan

Ogni volta che i partiti dell'estrema destra conseguono un buon risultato elettorale o che le bande dei naziskin danno la caccia ad immigrati e rifugiati politici nell'ex Repubblica Democratica Tedesca, la propaganda della borghesia "democratica", con in prima fila sinistra ed estrema sinistra, ricomincia ad agitare lo spettro del "pericolo fascista".

Karstadt, Opel, Volkswagen: il bisogno della solidarietà operaia contro la logica del capitalismo in bancarotta

Qual è il mezzo di lotta più efficace quando il “proprio” lavoro o la “propria” azienda non sono considerate più redditizie? L’arma dello sciopero perde la sua efficacia quando il capitalismo intende chiudere una fabbrica ad ogni costo, o quando delle intere aziende sono sull’orlo del fallimento? Questioni di questo tipo si pongono oggi in maniera concreta non solo alla Opel, alla Karstadt o alla Volkswagen, ma dovunque si pone il problema, dato dalla crisi economica del capitalismo, della “salvezza” o della chiusura di fabbriche o compagnie. Oggi questo accade un po’ dappertutto. Non solo in Germania, ma in America e anche in Cina. Non solo nell’industria, ma anche negli ospedali e nei servizi pubblici.

Volantino della CCI in Germania: la risposta alla crisi capitalista: la solidarietà operaia

l padronato sembra avere ottenuto ciò che desiderava. Milioni di salariati sono stati mandati in vacanza con la notizia che la più grande compagnia europea industriale, la Mercedes a Stoccarda-Sindelfingen, sta economizzando sui costi di produzione, circa mezzo milione di euro, a spese dei suoi dipendenti. Vogliono che ci sia ben chiaro che anche là dove le imprese hanno fatto dei profitti, gli operai sono impotenti di fronte al ricatto del decentramento della produzione e sotto la minaccia di licenziamenti massicci. Pensavano che durante le vacanze ci saremmo rassegnati di fronte all'obbligo di lavorare di più con salari più bassi.

Sciopero alle fabbriche Mercedes / Daimler-Chrysler: la classe operaia reagisce contro il ricatto dei decentramenti

A metà luglio la Daimler ha posto un ultimatum ai suoi dipendenti di Sindelfingen-Stoccarda (Bade-Würtemberg): o accettano di sacrificare alcune "agevolazioni" (1) permettendo così una riduzioni dei costi di produzione, o la produzione della nuova Mercedes classe-C sarà trasferita a Brema ed a East London (in Sud Africa).
In risposta, il 15 luglio, il sindacato dei metallurgici IG Metall ha chiamato i lavoratori della Daimler a scioperi e manifestazioni di protesta. Il sindacato ha giustificato il suo "atteggiamento combattivo" con il fatto che lo scorso anno l'azienda ha fatturato 5,7 miliardi di euro di utili.

Riunione pubblica del BIPR a Berlino: per il dibattito aperto tra i rivoluzionari

All’inizio di quest’anno il Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario (BIPR) ha iniziato una serie di riunioni pubbliche a Berlino, iniziativa che salutiamo. La prima riunione, che trattava della lotta di classe, ha avuto luogo a metà febbraio; la seconda, a metà maggio, aveva come tema le cause della guerra imperialista. In questo articolo parleremo della prima delle due riunioni, mentre nel prossimo numero ci sarà un articolo sul dibattito sviluppato nella seconda riunione.
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