Guerra

Il Medio Oriente resta la posta in gioco dell’imperialismo mondiale

Due anni fa, l’attentato dell’11 settembre sulle Twin Towers a New York apriva la strada ad un’accelerazione senza precedente degli scontri imperialisti dalla fine della Guerra fredda. Questo ulteriore passo del mondo nel caos ha avuto come giustificazione la “lotta contro il terrorismo internazionale” e la “lotta per la difesa della democrazia”.

Sulle manifestazioni pacifiste in tutto il mondo: per lottare contro la guerra bisogna combattere il capitalismo

Lo scorso 15 febbraio, nel mondo intero, le strade delle principali metropoli di tutti i continenti hanno risuonato di slogan quali: “No alla guerra!”, “Niente sangue per il petrolio!”, “Rifiutiamo una nuova carneficina!”, “Bush, Sharon, assassini!”, “Che assurdità è la guerra!” ed altri dello stesso tipo.

Contro la guerra imperialista! Contro le illusioni pacifiste! Per la lotta di classe in tutti i paesi!

Ancora una volta il Medio Oriente è immerso nell’orrore. Ancora una volta una pioggia di bombe si abbatte sull’Iraq. E mentre le potenze “civilizzate” spargono morte e miseria su una popolazione che già muore di fame, una pioggia di menzogne si abbatte sul resto del mondo per giustificare questa guerra, o per mistificare e deformare ogni opposizione reale ad essa.

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