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Leggendo il n° 27 del Bollettino della cosiddetta Frazione interna della CCI, la sezione italiana della CCI ha preso conoscenza di essere ingaggiata in una lotta all'interno dell'organizzazione per «opporsi alla "liquidazione" della CCI». Questa affermazione, che compare nel titolo dell'articolo dedicato alla nostra sezione, cosí come tutto l'articolo, è completamente falsa. L'articolo, costruito a partire dall'invenzione di divergenze relative all'analisi sull'attualità (stato della lotta di classe e quadro dell'imperialismo mondiale) tra la sezione italiana e l'organizzazione, o per meglio dire tra la sezione italiana e la «attuale direzione liquidazionista della CCI», non costituisce che l'ennesimo tentativo da parte della FICCI di creare artificialmente delle fratture all'interno della nostra organizzazione. Noi denunciamo ugualmente gli atteggiamenti, a volte di adulazione e falsamente "fraterni", a volte di colpevolizzazione e ricattatori, volti a far credere ai lettori poco esperti del loro atteggiamento parassitario e distruttivo, che per davvero ci sarebbe una lotta all'interno della nostra organizzazione e che veramente ci sarebbe una difficoltà, se non addirittura una censura tra i militanti dell'organizzazione che impedirebbe loro ogni possibilità di esprimersi in maniera libera sulla sorte dell'organizzazione e sulle sue analisi.
Se la FICCI ha questo atteggiamento è perchè non sa più che fare nel tentativo disperato di difendere un'avventura senza uscita. Per quanto ci riguarda noi, sezione della CCI in Italia, non abbiamo e non avremo mai niente a che fare con i ladri, con i falsificatori, con gli spioni della FICCI.
2 ottobre 2004 - La sezione italiana della CCI