Lettera della CCI al BIPR

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Parigi, 1 ottobre 2004

Compagni

In primo luogo, salutiamo la tenuta di una riunione pubblica del Bipr a Parigi, il 2 ottobre, così come abbiamo salutato qualche mese fa le riunioni pubbliche della vostra organizzazione a Berlino. Non si tratta da parte nostra, come sapete, di un atteggiamento di circostanza: da molti anni, soprattutto in occasione di avvenimenti importanti della situazione mondiale, vi abbiamo fatto proposte affinché possano esprimersi nel modo più esteso possibile le posizioni della vostra organizzazione, offrendovi la nostra ospitalità nelle città dove abbiamo delle sezioni. È per lo stesso motivo che, dopo aver saputo della tenuta della vostra riunione pubblica, abbiamo informato i nostri simpatizzanti.
Su questo soggetto, vogliamo fare una serie di osservazioni:

  • non è attraverso una lettera (postale o elettronica) del Bipr alla nostra organizzazione, né attraverso il sito internet del BIPR (dove l’avviso è apparso più tardi), che noi abbiamo appreso della tenuta della vostra riunione pubblica ma attraverso una lettera alla nostra casella postale inviata da un gruppo, la FICCI, la cui essenziale attività consiste nel denigrare la CCI;

  • molti nostri abbonati hanno ricevuto ciò che voi non avete considerato utile inviare alla CCI, un invito alla vostra riunione pubblica.

Concernente questo ultimo punto, alcuni di loro ci hanno espresso il loro stupore poiché, non essendo abbonati alle pubblicazioni del BIPR, non gli avevano dato il loro indirizzo. Alcuni di questi compagni si sono scandalizzati per il fatto che il loro indirizzo, che ci avevano confidato, circoli oggi all'infuori dell'organizzazione a cui l'avevano dato.

Da parte nostra, sappiamo con certezza come vi siete procurati questi indirizzi, che provengono dallo schedario degli abbonati che è stato rubato alla CCI da uno dei membri della FICCI. Perciò, protestiamo in modo solenne su questo tipo di metodo: che abbiate informato i nostri abbonati della tenuta della vostra riunione pubblica non ci pone alcun problema, al contrario, poiché noi abbiamo informato tutti i nostri simpatizzanti appena l'abbiamo saputo. In compenso, stimiamo assolutamente inaccettabile che vi siate resi complici del furto del nostro materiale da parte di vecchi militanti della nostra organizzazione. Anche se non difendiamo le stesse posizioni, anche se le nostre posizioni rispettive sono troppo distanti per fare un lavoro in comune (questa non è la nostra opinione), pensiamo che sia necessario rispettare nelle relazioni tra il BIPR e la CCI alcune regole e principi propri alle organizzazioni del campo proletario. Sono queste regole che purtroppo avete violato rendendovi complici del furto del nostro materiale.

Per finire con questo punto, vi poniamo una domanda molto semplice: come avrebbe reagito il BIPR se la CCI avesse avuto nei suoi riguardi lo stesso atteggiamento, se avessimo portato il nostro sostegno e la nostra complicità al furto dello schedario degli indirizzi del BIPR da parte di uno dei suoi anziani membri utilizzandolo per invitare i suoi abbonati alle nostre riunioni pubbliche?

Questo episodio assolutamente spiacevole, nel quale il BIPR si è lasciato andare ad una condotta totalmente inaccettabile, illustra il pericolo che esiste nel collaborare con la FICCI: intrattenendo rapporti politici con persone che si sono comportate come teppisti, si rischia di lasciarsi trascinare ad adoperare dei metodi che non hanno più niente a che vedere con quelle di un gruppo della Sinistra Comunista ma che sono dei gruppi gauchisti.
Più concretamente, se ancora una volta salutiamo la tenuta di questa riunione pubblica, deploriamo che essa sia stata l’occasione per la FICCI di farsi conferire un certificato di rispettabilità.

Nella nostra stampa come nelle nostre corrispondenze col BIPR, abbiamo messo in guardia contro i comportamenti e gli obiettivi di questa pretesa “frazione”. Il BIPR può non credere affatto sulla parola ciò che abbiamo scritto concernente i comportamenti di bugiardi, ladri, ricattatori in seno alla CCI dei membri della FICCI, allo stesso modo può continuare a credere che non hanno mai avuto luogo le campagne nei corridoi che accusano uno dei nostri membri di essere “un poliziotto” (mentre la FICCI non lo ha smentito, come l'abbiamo messo in evidenza nella nostra stampa). Tuttavia, il BIPR ha avuto tutto il tempo di prendere conoscenza, sul sito internet della FICCI, del fatto che questo gruppo si comporta come uno spione che fornisce deliberatamente al mondo intero, e particolarmente ai servizi di polizia, delle notizie confidenziali sull'identità di alcuni nostri militanti. E ciò senza la minima utilità dal punto di vista “strettamente politico”.

Tuttavia, il BIPR ha deciso di passare oltre la nostra messa in guardia, così come non ne aveva tenuto conto, in passato, delle nostre messe in guardia sul Communist Bulletin Group, il SUCM, il Los Angeles Workers' Voice, o l'elemento che chiameremo L. e che, dopo che la CCI ha rifiutato di integrarlo, ha percorso praticamente tutte le organizzazioni della Sinistra Comunista. L'esperienza ha mostrato tuttavia nel meglio l'assenza di serietà, nel peggio il pericolo rappresentato da questi gruppi ed elementi di cui alcuni non si sono privati, in seguito, di coprire di fango il BIPR.

Oggi, le motivazioni della FICCI appaiono chiaramente, particolarmente con l’avviso che ha messo in evidenza sul suo sito internet sulla riunione pubblica del BIPR: dopo le denigrazioni menzognere d’uso contro la CCI (non è vero che le nostre riunioni pubbliche a Parigi sono “disertate”, al contrario, è da anni che non si vedeva la partecipazione di tanti elementi esterni ed invitiamo i compagni del BIPR ad assicurarsene venendo a queste riunioni pubbliche), la FICCI conclude così il suo avviso: “Su nostro suggerimento e col nostro sostegno politico e materiale, il BIPR terrà una Riunione Pubblica a Parigi (RP che, lo speriamo, sia solamente la prima) alla quale chiamiamo tutti i nostri lettori a partecipare”. Insomma, è grazie alla FICCI che il BIPR terrà una riunione pubblica a Parigi, ecco il messaggio principale di questo annuncio. In altri termini, è per farsi la sua propria pubblicità che la FICCI ha portato il suo sostegno alla RP del BIPR.
È anche per farsi conferire un altro certificato di rispettabilità che la FICCI scrive nel suo Bollettino n°27 che “questa riunione [che si è tenuta a fine giugno tra la FICCI ed il BIPR] ha permesso di gettare le basi per un lavoro comune nel quale il dibattito deve prendere un posto di prima importanza”.
Nel misura in cui: 

- la FICCI pretende rappresentare la fedeltà alle posizioni fondamentali della CCI;

- il BIPR, a più riprese, ha rifiutato ogni “lavoro comune” con la CCI a causa proprio dell'importanza dei disaccordi tra le posizioni fondamentali della CCI e le sue proprie posizioni; poniamo al BIPR la domanda seguente: per quali ragioni il BIPR ha deciso di fare un “lavoro comune” con la FICCI?

La FICCI conosce perfettamente l'obiettivo delle sue proposte di lavoro in comune col BIPR (parimenti con tutte le adulazioni che riversa nei suoi riguardi): farsi riconoscere una "rispettabilità". Quale è l'obiettivo del BIPR nell’accettare queste proposte?

Con chi il BIPR pensa di fare un lavoro in comune, con gli elementi sinceri che difendono le stesse posizioni della CCI (come si presentano i membri della FICCI), o con gli elementi che hanno abbandonato ogni convinzione e ogni morale comunista adottando una condotta di teppisti e di spioni (come essi sono realmente)?

Ricevete, compagni, i nostri saluti comunisti.

Corrente Comunista Internazionale

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